Fratel Teodoreto Prof. Giovanni Garberoglio

Indice

L'amico e collaboratore di Fr. Teodoreto: Fra Leopoldo

Fra Leopoldo Maria, o. f. m. al secolo Luigi Musso, nacque a Terruggia, nel Monferrato, il 30 gennaio 1850.

Educato cristianamente dai genitori, palesò presto delle grazie eccezionali che lo inclinavano alla pietà e lo rendevano delicatissimo nella virtù: il candore dell'anima, che irradiava dallo sguardo e da tutto l'atteggiamento, il fervore dello spirito, che lo portava ad una straordinaria intimità col Signore e che si manifestava nelle parole ricche di sapienza e di consolazione, erano le sue caratteristiche.

Non mancarono le prove della sua virtù: da ragazzo subì le percosse di un bruto, che non era riuscito a fargli commettere il minimo male, e più tardi sopportò eroicamente l'invidia, un'infame calunnia che tendeva a disonorarlo, e la perdita dell'impiego, piuttosto che venir meno alla rettitudine e alla giustizia.

Passò la più parte della sua vita nel secolo, esercitando il mestiere di cuoco presso Istituti o presso famiglie patrizie, e dovunque emerse la sua abilità professionale, la sua scrupolosa correttezza amministrativa che ne faceva l'uomo di sicura fiducia dei suoi padroni, ma soprattutto la sua affabilità e premura, per cui era amato da tutti, ed il suo fervore religioso che trascinava col suo esempio e che si traduceva in belle iniziative, come l'abbellimento della Chiesa di S. Rocco a Viale e la benedizione del cimitero di colà, con grande concorso di popolo e funzioni religiose che fecero epoca.

All'età di cinquant'anni, dopo aver assistito fino alla morte la sua virtuosissima mamma, si trovò libero di seguire la vocazione religiosa a cui da tempo si sentiva chiamato ed entrò nell'Ordine dei Frati Minori.

Destinato al convento di S. Tommaso in Torino, vi fece il noviziato e vi passò tutto il restante della sua vita, facendo ancora il cuoco.

Nell'Ordine trovò la piena soddisfazione dell'animo e alimento sempre maggiore al suo amore per Gesù Crocifisso.

Tutto il tempo che gli era lasciato libero dal lavoro e dagli impegni della carità verso numerosissime persone che incominciarono ad affluire verso di lui per consigli e preghiere, era da lui trascorso in cella, oppure nel Santuario di N. S. del S. Cuore, annesso alla Chiesa di S. Tommaso, in fervido colloquio con Gesù e Maria.

Anzi vi si intratteneva anche durante le ore notturne, riducendo il suo riposo ad un massimo di quattro ore per notte.

Fin da quando era ancora nel secolo il Signore gli aveva detto: " Fra me e tè vi sarà molta intimità ".

Ora questa intimità era vissuta da Fra Leopoldo nella contemplazione amorosa dei patimenti del Salvatore e dava origine alla formula della " Divozione a Gesù Crocifisso " che divenne come il simbolo della sua spiritualità ed il mezzo per condurre molti, a suo esempio, alla vita di intimità con l'amabilissimo Signore Gesù Cristo.

Divotissimo della SS. Vergine si intratteneva con Lei e con Gesù ogni giorno in lunghi colloqui, durante i quali era favorito di lumi soprannaturali riguardanti la vita di unione con Dio e l'apostolato: una voluminosa raccolta di quaderni, nei quali egli annotava le parole del Signore, contiene un'altra dottrina spirituale.

Appoggiato a queste rivelazioni egli divenne consigliere e guida a molti nella attuazione di opere meravigliose.

L'opera a cui è particolarmente legato il suo nome è l'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, che Fratel Teodoreto delle S. C. fondò a Torino nella Scuola S. Pelagia e che è la caratteristica opera di perseveranza degli allievi dei Fratelli.

Fra Leopoldo fu il fedelissimo intermediario tra Gesù Crocifisso e Fratel Teodoreto il quale, da lui sicuramente guidato, propose ai giovani la vita perfetta, e ottenne una rispondenza talmente piena che i Catechisti del SS. Crocifisso sono uno dei primi Istituti Secolari approvati dalla Chiesa.

Le rivelazioni di Gesù Crocifisso e Fra Leopoldo confortarono l'orientamento apostolico dei Catechisti verso l'attività catechistica e sociale, specialmente presso le Parrocchie e attraverso le Case di Carità Arti e Mestieri dove si provvede alla formazione cristiana e professionale dei giovani operai dell'industria.

Gli ultimi anni della vita di Fra Leopoldo furono particolarmente dominati dal pensiero dell'opera voluta dal Signore per la salvezza e la formazione delle giovani generazioni di lavoratori.

Fra Leopoldo si prodigò col consiglio, con la preghiera incessante, affinché la nuova scuola professionale si costituisse come " Casa di Carità Arti e Mestieri ".

Le difficoltà incontrate furono per lui dolorosissime e costituirono l'ultima prova, durante la quale il Signore lo chiamò a sé.

Fra Leopoldo morì a Torino il 27 gennaio 1922 e fu accompagnato al cimitero da innumerevoli persone che lo avevano avuto guida spirituale.

Venticinque anni dopo la sua salma venne traslata solennemente nella Cappella di N. S. del S. Cuore a S. Tommaso, già testimone delle sue lunghe e ferventi preghiere.

La causa di beatificazione è avviata, e chiunque, per sua intercessione riceve grazie ne mandi relazione al Vice Postulatore presso il Convento di S. Tommaso, Via Pietro Micca - Torino, oppure all'Unione Catechisti del SS. Crocifisso - Via Bernardino Galliari 2 - Torino.

Per ottenere grazie si consiglia la recita della " Divozione a Gesù Crocifisso ".

Indice