Articoli per il processo ordinario informativo

Della castità eroica

201 Fin dall'infanzia Fr. Teodoreto pratico la purezza e dimostrò per questa virtù una vera predilezione, tanto che veniva detto « il piccolo San Luigi ».

In Congregazione si distinse per le attenzioni che ebbe, onde non offuscare menomamente la castità.

202 Aveva nello sguardo qualcosa di arcano che incoraggiava e illuminava.

203 Era assai delicato e riservatissimo, senza essere scrupoloso.

Fu fedelissimo nell'osservare le precauzioni suggerite dalla Regola.

Non guardava fisso in volto le persone d'altro sesso, teneva in parlatorio le conversazioni con loro, impegnadovi il puro tempo necessario, andava modesto e raccolto per via, faceva le cure mediche con modestia e riservatezza, non toccava i ragazzi e li rispettava come vasi sacri...

204 Ebbe un'assoluta padronanza degli occhi.

205 Pur essendo affabilissimo, era di una riservatezza esemplare nel trattare sia con gli allievi, sia con i giovani che dirigeva, come anche con le persone di altro sesso, con cui per ministero aveva da trattare frequentemente.

206 A tutti ha lasciato l'impressione di un religioso geloso della sua virtù, e che usava tutti i mezzi per non offuscarla neppure minimamente.

207 Vegliò perché la purezza venisse praticata da tutti i suoi dipendenti.

In caso di mancanze interveniva decisamente e non temeva di rinviare i recidivi.

208 Mentre parlava con ammirazione e venerazione della purezza, non parlava mai del vizio contrario, se non con brevissimi cenni che dicevano la sua esecrazione, e non permetteva che se ne parlasse, secondo il precetto del Fondatore S. Giovanni B. de La Salle.

209 Per conservare la purezza più facilmente, si mortificava, usava strumenti di penitenza che vennero trovati talvolta nel suo letto, e, in morte, tra i suoi oggetti personali: catenella, braccialetti, croce con punte metalliche, noce di Santa Teresa, disciplina...

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