Appunti del Catechista Giovanni Baiano

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Mercoledì 8-5-1935

L'obbedienza è una virtù che inclina la volontà a sottomettersi ai superiori diretti quali rappresentanti di Dio.

Per piegare la volontà è necessario meditare sull'obbedienza di Gesù che ci diede un esempio così grande e luminoso, e poi ancora uscirne con un frutto pratico con un fermo proposito.

La virtù è una buona abitudine, ripeterli questi atti buoni e ridurli ad abitudine, non perderla mai di vista mantenersi sempre in contatto.

Il cibo di Gesù era appunto quello di fare la volontà di Dio - es. la Samaritana parlò del cibo dell'anima.

Fare di questi atti molto frequenti.

Fra virtù e voto d'obbedienza differiscono per il motivo, per la ragione e l'oggetto che porta a farla.

La virtù dell'obbedienza è basata dalla giustizia quale base.

Il motivo del voto è la virtù della religione che obbliga ad essere fedele.

Per oggetto la virtù dell'obbedienza è mossa dal dovere di sottomissione a tutti i superiori.

Per oggetto la virtù dell'obbedienza è mossa dal dovere di sottomettersi ai soli superiori dai quali si dipende.

La virtù si riferisce anche all'interno, il voto invece si riferisce a ciò che si ordina in virtù di Santa obbedienza la virtù si estende a tutto ciò che si ordina mentre per il voto soltanto a quel che ci viene ordinato in virtù di Santa obbedienza.

Per noi propriamente si riferisce anche a quello che ci viene ordinato nel nostro impiego anche se ci vengono dati ordini poco cortesi ma che noi dobbiamo tendere con stessa diligenza.

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