Appunti del Catechista Giovanni Baiano

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Mercoledì 12-6-1935

Obbedienza d'esecuzione pronta

Obbedienza intera senza omettere cosa alcuna di quanto il superiore ha ordinato essendo riconosciuta per volontà di Dio.

Obbedienza universale in tutti gli ordini e non solo esterni ma anche interni, unire alla volontà del superiore la nostra volontà.

Stimare e non solo ma amare quanto ci viene ordinato dal superiore.

Sforzarsi di rendere amabile quanto ci è comandato non solo facendola esteriormente ma internamente.

Le doti

I - Cordiale ed affettuosa ossia dobbiamo ricevere con gaudio quanto ci è ordinato senza rammaricarci di quanto ci viene ordinato anche se ci fosse molesta.

II - Umile e rispettosa senza repliche con prontezza.

III - Cristiana e religiosa farla come virtù di religione, onde viene rispettato Dio nella persona del superiore.

- Obbedire ad un superiore per affetto a cui si significa rendere l'obbedienza un atto di amicizia e quindi un'obbedienza naturale, ma per tutte si fa con affetto e non per l'affetto si acquista maggior buona disponibilità per servire Dio.

Di questo affetto se ne serve per rendere più amabile e quindi un aiuto per compiere.

- Obbedire con ripugnanza a quanto ci viene comandato dal superiore se questo ci viene in seguito ambizione od all'amor proprio dipende dalla nostra mortificazione rendendoci svantaggiosa e quindi pericolosa l'obbedienza la quale viene a perdere il suo valore; e non ci può essere di impedimento quando si vive con risolutezza.

- Amare quanto il superiore ci ha comandato.

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