Appunti del Catechista Giovanni Baiano

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Sabato 9 maggio 1936 - ore 15.45

S. Giov. Batt. La Salle ci diede un esempio luminoso di fortezza, di coraggio, nonostante le difficoltà, le contrarietà mossogli da tutte le classi sociali di quel tempo, lui superava le difficoltà col fervore delle sue preghiere e delle sue meditazioni.

"Tendere davvero alla nostra santificazione": ecco quel che chiede a me.

Nostro Signore ci richiede fervore.

Dopo 20 anni di selezione, Gesù Cristo scelse noi a seguirlo, e ci vuole appunto "suoi".

Spirito di fermezza: esaminiamoci nell'osservanza del mio regolamento: come faccio la meditazione?

è sufficiente? è veramente riflessione? è unione con Dio? ossia l'abitudine di vedere le cose con gli occhi di Dio.

Se ci ricordiamo di essere alla presenza di Dio, con quale sistema: spirito di fede, di abnegazione nel compimento del nostro dovere.

È la volontà che ci deve smuovere.

È la volontà sottomessa alla volontà di Dio.

"Ci ha chiamati, aiutati, sopportati...": siamo quindi generosi.

Ecco le preghiere, le visite spirituali, le giaculatorie con vera avarizia (?) spirituale, fare tutto ciò che ci è possibile.

Imitiamo S.G.B. La Salle nella fermezza, nel coraggio: nella preghiera prendiamo la forza.

Ore 17

Dopo tutte queste esortazioni, ci sentiamo ancora fiacchi, ma attacchiamoci alla Madonna, e Lei ci porterà: "Il Signore è con Te" ripete a noi l'angelo Custode, quando ritorniamo dalla Comunione.

Dove c'è Gesù c'è pure Maria.

Avere Gesù e Maria nelle nostre intenzioni.

Abbiamoli sempre con noi anche nelle nostre tribolazioni.

Combattere l'abitudine per dare l'intenzione vera nella nostre preghiere, nelle nostre azioni.

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