Appunti del Catechista Giovanni Baiano

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Mercoledì 4 novembre 1936 - Villa S. Croce - ore 15.20

È questa un'occasione eccezionale il trovarci riuniti qua assieme.

Perciò ne approfitteremo per parlare di cose nostre e particolarmente nostre, e cioè parleremo della Castità e Obbedienza.

Fragranza e donazione completa a Nostro Signore.

Offrire a Lui il nostro cuore, glielo abbiamo offerto a Lui ora è suo, ci siamo consacrati a Lui, e come tali siamo completamente Suoi, dobbiamo frenare in noi i sentimenti e gli affetti intimi.

Perciò massima attenzione e vigilanza, attenti ai pericoli e soprattutto pregate, ci siamo consacrati a Lui quindi siamo tutti Suoi, attenti a non profanare il nostro cuore.

Dobbiamo mantenerci in continuo fervore, se cessate di essere ferventi voi cadete, fervore che si estende alla puntualità alle vostre adunanze, scuotiamoci nei punti fondamentali: il nostro cuore o ama Dio o le creature; il vostro regolamento parla chiaro, interpretatelo bene, santamente, approfonditelo bene.

Mettetevi nella Santa umiltà e sottomissione ai vostri superiori, costa sacrificio si ma vi fa acquistare dei meriti grandissimi.

Rinunciare alla propria volontà, al proprio modo di vedere per sottoporsi ai desideri del vostro superiore.

Sarà qualche volta sacrificio eroico, ma ricco di aiuti per la perfezione nostra.

Mezzi forti: atti di umiltà più si vince e più si progredisce, o siete santi o siete del pari a quelli della comune del mondo.

Attenti a non profanarvi, mortificazione, dominio dei sensi, carità verso quelli che vi stanno vicino.

Castità austera non solo del nostro corpo ma del nostro cuore e di tutto noi stessi.

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