Appunti del Catechista Giovanni Baiano

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Domenica 25 settembre 1938 - ore 16.35

Chi ha intrapreso una vita d'orazione deve continuare senza interruzione.

Senza la pratica della povertà, non si può seguire N.S.

La condizione per essere perfetto: amare e praticare la povertà, spogliarsi di tutto.

L'amore alla roba al denaro va a detrimento del vero amore, quindi staccarsi dalle cose della terra.

Gesù venendo sulla terra ha scelto la povertà, il massimo tesoro.

Sforzarsi per quanto è possibile a rinunciare al superfluo nel cibo, nel vestito, in quello che ci sta attorno.

Ogni pasto la sua mortificazione.

Essere contenti di provare gli effetti della povertà.

Amare la povertà come madre!

Tenerla come sicura difesa.

La fortezza dipende dagli assalti e la povertà ben intesa e praticata è come una fortezza.

Il povero è abituato a soffrire.

Uno solo può fare degli spropositi, invece in seno alla Congregazione avrete modo di essere guidati, sorretti, consigliati.

L'attaccamento alle cose non ci lascia volare verso la santità.

Le convinzioni non si formano da quel che si sente dire, ma da quello che si è riflettuto bene.

Ricorriamo a Gesù, ma se non riesco, ritornare sovente e sempre a chiedere gli aiuti a Gesù per questa riuscita.

Domandarla per me ed i miei confratelli.

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