Appunti del Catechista Giovanni Baiano

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Martedì 6 agosto 1940 - ore 21

Della Meditazione.

La meditazione è difficile, così noi diciamo, nonostante l'anima nostra sia incline alla meditazione.

Noi la dobbiamo considerare la festa dei santi pensieri.

Tutti meditano: il commerciante sui suoi affari, il professionista, l'industriale sui giornali, sui libri ecc.

Bisogna fare la preparazione remota.

Alla sera prima di coricarsi fissare l'argomento, il soggetto al mattino appena svegliati, poi continuarla anche dopo, durante il giorno.

Se nel mondo si compie tanto male è perché non si riflette abbastanza.

Voi che siete a contatto del male dovete arricchirvi di buoni pensieri.

Il ricordarsi che Gesù è con noi nel nostro cuore.

Estendere la meditazione durante la messa e la Santa Comunione.

Intonare la preparazione ed il ringraziamento della Santa Comunione col soggetto della meditazione.

Così ogni camminare abbia la sua fisionomia e renda attraente e varia la nostra pratica religiosa.

Preghiera assidua specie durante questo periodo del secondo Noviziato.

E poi devozione alla Madonna.

Approfondirsi nella conoscenza dei Voti.

Per la povertà non far niente senza il permesso.

Per la castità salire alla massima perfezione vigilanza alla volontà, bando all'inquietudine, mantenersi tranquilli e pregare proprio di cuore con insistenza.

Il peccato non consiste nel fisico ma nella volontà.

Obbedienza di esecuzione, di volontà piegare la propria a quella del Superiore nel giudizio.

Il Superiore giudica così perché si trova sull'alto.

Vede meglio di me.

I vizi sono come la cattiva semente da sradicarsi.

Lasciare Dio la Sua gloria.

Vivere di sacrificio, sacrificare il nostro gusto il nostro benessere per il nostro prossimo, spogliarsi delle affezioni naturali.

Amare i nostri parenti con amore soprannaturale.

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