Diario di Cesone

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9 ottobre 1918

Ritiri - Predilezioni( 52 - 53 )

Colloquio col Fratel Teodoreto

Domenica si è pregato molto.

Rosari se ne sono detti anche dai piccolini, i quali benché non capiscono gran che avranno ottenuto tante grazie.

Non dobbiamo preoccuparci se vi sono pochi soci, abbiamo l'approvazione del Crocifisso: dobbiamo però procurare di trovarne dei nuovi e buoni.

Desidera di avere nei ritiri tutto il giorno il SS. Sacramento esposto ed ha l'intenzione di formare due gruppi che fanno il ritiro, uno composto degli Effettivi e l'altro degli Aspiranti.

Il primo diretto da Lui ed il secondo da un Socio che faccia delle esortazioni, perchè i piccoli bisogna aiutarli, infervorarli.

Cerchiamo di accettare tutte le cose dalle mani della Divina Provvidenza sia favorevoli che avverse: salute, infermità, tutto.

Siamo i beniamini del Signore, in quanto che poche sono le società come la nostra dirette, anche nelle piccole cose, dal Signore.

Il nome del Bollettino, la dicitura per le offerte la quale venne dettata dalla Madonna, l'omissione dell'elenco dei Benefattori per ordine del Crocifisso che promise che il nome dei medesimi sarà scritto in Cielo.

Sono tre miracoli perenni soltanto sul frontespizio del Bollettino che del resto fu fatto per ordine di Dio, senza di cui non si sarebbe fatto.

Crede che questa mortalità ( si era in tempo della così detta spagnola ) sia veramente quella preannunciata da Fra Leopoldo circa dieci anni fa.

Il mondo non vuol capire che è un castigo; almeno noi, che per grazia di Dio vediamo qualcosa, ripariamo.

La Chiesa nell'introdurre i processi di canonizzazioe propone sempre quelli che sono adatti ai tempi.

Procurerà alla biblioteca dell'Unione la vita di una santa torinese che ha dei detti simili a quelli di Fra Leopoldo: La Suor Benigna Consolata.

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