Diario di Cesone

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18 novembre 1918

Ritiri - Esempio ( 55 - 56 )

Adunanza della Direzione

Fratel Teodoreto, Vasina, Giaccardi, Cesone

Il Sig Direttore propone che per prima cosa si faccia per i soci reduci un ritiro.

Si studia pertanto di anticipare ai ritiri l'orario del mattino, procurando di aver già avuto almeno una conferenza prima della Santa Messa.

Il Signor Direttore raccomanda che bisogna star attenti all'arivo dei soci reduci di prendere nuovi impegni, ma invece coltivare bene e mandare aiuti in quelle opere che già esistono e meglio ancora occuparli per l'andamento interno dell'Unione.

Questo per arrivare al punto di avere due gruppi di soci che fanno il ritiro, uno alla prima domenica del mese e l'altro per esempio alla terza.

Si conclude che nel primo ritiro che si farà ai soci reduci si spiegherà il vero spirito che deve prendere l'Unione, senza sottintesi e nel secondo vista la buona volontà dei Soci si ripeterà la Consacrazione nominale.

Giaccardi propone che per spirito di umiltà e di incoraggiamento si estenda anche la consacrazione per quelli che sono rimasti a casa.

Il Sig. Direttore approva tale proposta, raccomanda però di fare tale atto con grande generosità, dovendo il medesimo segnare un'era nuova per l'Unione.

Propone inoltre di ripristinare il quadro delle presenze e visto il parere dei presenti delibera di incominciare per primo quello degli Aspiranti.

Passa poi a raccomandare di lavorare più coll'esempio che colle parole, in primo luogo con l'assidua presenza all'adunanza del sabato e con la puntualità alla Messa domenicale; esempio che servirà ad incoraggiare gli altri soci a tale pratica.

si propone al Signor Diretore di fare conferenze basate sui principi della vita interiore e come dai suggerimenti dell'Ame de tout apostolat.

Si espone qualche idea per la festa prossima dell'Immacolata rimandando la discussione all'adunanza di venerdì 22 corrente.

Si chiude l'adunanza alle 22,30 colle preghiere della sera.

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