Diario di Cesone

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29 dicembre 1918

Carità fraterna - Scherzi ( 66 )

Adunanza degli Aspiranti

Sig. Direttore, Papino, Salvadori, F.lli Geda, Castagneri Guido, Giraudo, Cerva, Mussino G. e s.

Il Sig. Direttore basandosi sul Regolamento spiega che è necessario trattarsi col massimo rispetto e riserbo nella persona non facendo scherzi prolungati e che molte volte annoiano anche chi li riceve.

Avvertirsi con carità a vicenda quando si vede qualcuno che trasgredisce a questo articolo; perché è un'offesa che si fa all'Unione e al SS. Crocifisso che ha voluto mettere questo articolo nel Regolamento essendo indispensabile.

A riguardo dell'affetto esagerato dice che è conveniente che lo si dimostri con le gentilezze e con avvertirsi nei difetti a vicenda.

Questo quanto riguarda all'esterno, però ci vuole anche l'interno cioè aver molta stima dei nostri compagni, anche se si scorge qualche difetto, perché ogni Socio è come G. C. Vivente avendo fatto la S. Comunione.

E su questo argomento raccomanda la frequenza ai SS. Sacramenti e che la Confessione sia fatta possibilmente dallo stesso Confessore.

aver poi confidenza col medesimo, domandare consigli, esporre i nostri dubbi.

Continuando il primo argomento dice che l'abitudine di ridere e di burlarsi di tutte le cose anche le più serie del mondo, non è di G. C. che pur essendo affabile con tutti non si legge nel Vangelo che abbia riso.

Perciò avere dentro e fuori dell'Unione un contegno allegro, ma nello stesso tempo serio.

Raccomanda l'assiduità all'oratorio per poter dividere bene i gruppi e di darne uno a tutti; prepararsi il catechismo.

Il ritiro sia fatto colla massima buona volontà e possibilmente farlo tutto il giorno.

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