Diario di Cesone

6 gennaio 1928

Santità - Umiltà ( 188 - 189 )

Adunanza

Fr. Teodoreto stralcia dal bollettino dell'Istituto dei Fratelli questo pensiero: "La salvezza del mondo dipende dall'azione efficace dei Santi".

Commenta quindi: I santi ottengono tutto perché uniti a olui che fa tutto.

Stimare molto la vita spirituale e cercare di estenderla.

Nel momento attuale c'è un risveglio consolantissimo per gli esercizi spirituali e ritiri minimi e sarebbe convenientissimo che l?unione potesse organizzare ... di esercizi e ritiri alla Villa, arredandola all'uopo.

I mezzi si potrebbero trovare facilmente.

Continua poi l'argomento "Origine dello stato religioso".

Esso fu istituito da G. C. non dagli uomini i quali prima di Lui, filosofi e sinagoghe seguivano la ritiratezza più per indole che per virtù.

Gesù Cristo la indirizzò a fine soprannaturale.

Inculcò la povertà colle parole al giovane ebreo. "Và vendi ecc.; la castità con le parole che danno ad essa il fine soprannaturale; l'obbedienza assoluta colle parole: "Chi ascolta voi, ascolta me".

G. C. per consigliare le virtù più elette usa talvolta parole meno chiare, che a capirle è necessario esser mossi dalla grazia di Dio.

La Chiesa predilige molto gli ordini religiosi e in Essa si troveranno sempre anime che seguono i consigli, o sotto una forma o sotto l'altra.

La vostra Congregazione, continua Fr. Teodoreto esige molta santità.

Se facciamo poco bene è segno che siamo poco santi.

L'Unione con G. C. è quella che rende efficaci le nostre preghiere.

La santità è misurata dall'umiltà: bisogna quindi essere sinceramente umili.

A proposito raccomanda di spostare nella preghiera per la carità fraterna, nelle nuove stampe, la parola sincera mettendola prima del profonda e costante umiltà.

L'umiltà così sentita diventa potente.

Portiamo alla perfezione i giovani e ricordiamoci che la grazia di Dio ci viene per mezzo dell'umiltà.

La bellezza della virtù è interiore, la povertà per voi è più difficile.

Amate molto la povertà nascosta e praticatela fino al limite massimo permessovi dalla vostra condizione sociale.

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