Diario di Cesone

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10 maggio 1931

Obbedienza ( 467 - 468 - 469 )

Noviziato dei Catechisti

Conferenza del Fr. Teodoreto

L'unione volontaria dell'anima di Gesù col Verbo di Dio dev'essere stata straordinaria tale da avvicinarsi all'unione ipostatica.

La verità pratica, l'ordine la legge, la giustizia, per G. C. era l'obbedienza.

Egli è il primo e più perfetto servo di Dio perché vede pienamente i diritti di Dio.

L'obbedienza di Gesù si accrebbe ancora alla vista dei diritti di Dio conculcati e divenne sacrificio: "Factus obediens usque ad mortem".

L'obbedienza non è solamente la virtù principale di Gesù, ma ancora la sua riparazione.

Nella legge morale tutto si riduce alla obbedienza.

L'amore mom è verace se non ne ha avuto il suggello: "Se osservate i miei comandamenti rimarrete nel mio amore".

L'obbedienza è legge generale che non ammette eccezioni.

Però ha diversi gradi.

Ai più perfetto Gesù dice: "Vieni e seguimi".

L'obbedienza è la base ed è ciò che costituisce propriamente lo stato religioso.

I - principi che costituiscono la base dell'obbedienza, la illuminano e la regolano sono: l'autorità di Dio, la sua sovranità, il suo potere.

Nell'ordine morale, come in quello fisico, Iddio si serve di cause seconde.

Ripartire la sua autorità fra molti, per guidare tutte le cose al loro fine.

Ogni potere viene dall'alto.

I suffragi degli uomini possono indicare il soggetto, ma l'autorità viene da Dio.

Egli però non abdica, né si allontana, ma dà ordini per mezzo dei Suoi rappresentanti.

Il potere istituito è come un riflettore posto a proiettare la luce del faro principale.

Perciò Dio è il solo Padre ed il solo Signore.

Sottomettendosi a tante volontà, noi obbediamo a Dio solo.

La ribellione è lo spirito dei reprobi e Dio la castiga con particolare severità.

I predestinati alla gloria son chiamati figli della obbedienza.

II - Grazie racchiuse dall'obbedienza e profitto spirituale che assicura all'anima.

Il voto di obbedienza stabilisce con Dio una comunicazione più intelligibile e più frequente, benché non più intima, di quella eucaristica.

L'Eucaristia è nutrimento, l'autorità è luce.

L'obbedienza dà una direzione divina alle anime, rendendole sicure di compiere la volonà di Dio.

La vita è nella volontà di Dio.

L'anima non sottomessa a Dio è morta, come un corpo non sottomesso all'anima è un cadavere.

L'obbedienza ci fa compiere ogni giustizia cristiana.

I superiori sono come la specie sotto cui Iddio si nasconde.

III - Dovere dell'obbedienza.

Obbedire a tutti i Superiori, obbedirli in tutto, negli atti esterni ed anche in quelli interni.

Nulla di più perfetto per l'individuo ci quello che il Superiore ordina o desidera.

Non si tende alla perfezione se non si fa abbondare la giustizia dell'obbedienza.

Bisogna pigliare la volontà presunte del Superiore, come quella dichiarata ed il consiglio come il precetto.

Il Fr. Teodoreto seguita poi a commentare le Costituzioni al capo IX, art. 50.

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