Diario di Cesone

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12 aprile 1943

Casa di Carità ( 697 )

Colloquio con il Fr. Teodoreto

L'ora della vostra Unione non è ancora arrivata ma verrà, e avrete il vostro da fare a tenere dietro a tutto.

A riguardo al 2° interrogatorio al Processo di Fra Leopoldo dice ridendo: É stata una requisitoria coi fiocchi, mi hanno torchiato bene.

Mi legge la minuta delle domande e risposte.

Ho cercato di dire tutta la verità.

L'Ing. Dematteis è forse da scusare nelle sue pretese di essere nominato Direttore avendo in mano una lettera che faceva allusione alla sua carica.

Mi legge parte della interessantissima deposizione del Fratel Isidoro dalla quale risulta la contemporaneità della ispirazione di fondare le scuole professionali, la parte del Fratel Isidoro e l'ordine di Gesù a Fra Leopoldo.

L'insistenza del nome Casa di Carità a giudizio del Fratel Teodoreto è dovuto al fatto che tali scuole devono avere una quota ridotta perché sia possibile la frequenza ai figli degli operai.

Voi altri ricordatevi.

Per i Fratelli la cosa è possibile quando un Collegio come il s. Giuseppe può sostenere una Scuola come quella di S. Pelagia.

Quando potrete cercare anche di avere scuole elementari che vi prepara gli elementi per le Case di Carità.

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