Diario di Cesone

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6 ottobre 1944

Umiltà ( 744 )

Colloquio col Fratel Teodoreto

Già fin da ieri l'altro il Fratel Teodoreto mi aveva fatto leggere la prefazione scritta dal Rev.mo p. Francesco Maccono o.f.m., Vice Postulatore della causa di Fra Leopoldo, dove esaltando il Servo di Dio, si fa un pò spiccare la santità dello stesso Fratel Teodoreto "il discepolo dotto".

Naturalmente ciò non è tanto facilmente passabile al buon Fratel Teodoreto, ragione per cui mi son dato a spiegargli, o almeno ho tentato spiegargli, che tale dischiarazione non era da considerarsi tanto rivolta a Lui quanto al corpo dell'istituto dei Fratelli, corpo insegnante di valenti professori e dotti.

D'altra parte fa veramente stupire che ad un Istituto di 200 anni di vita, un frate laico vada a consigliare l'apertura di una scuola.

La mia affermazione non persuade il Fratel Teodoreto, che asserisce che dopo tutto non è che un modesto Professore di disegno e niente di più di un maestro di elementari.

Scriverà quindi al Rev.do Padre Maccono e lo pregherà di modificare, però se "dovrò portare anche questa croce la porterò".

Mi fa quindi leggere le note esplicative da aggiungersi alla vita, fatte dietro consiglio di Padre Maccono, veramente dotto che dà del suo agli altri.

Il buon Fratel Teodoreto mi accompagna fino alla porta e a conclusione sogiunge: "Guardiamo di non guastare di più l'opera di Dio".

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