Diario di Cesone

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22 febbraio 1946

Riconoscenza - Santità ( 797 )

Colloquio col Fratel Teodoreto

Mi dice che il signore si compiace in modo particolare del lavoro che ciascun Caatechista fa per la propria santificazione personale.

"Come il Signore - continua Fr. Teodoreto - si compiaceva un giorno degli anacoreti, così si compiace di avere ai giorni nostri di quelli che sanno soprannaturalizzare tutti i loro affari e vivere in unione cob Gesù.

Essere regolari senza il suono di nessuna campana è grande merito e richiede particolare virtù.

Sarà un grande argomento per Gesù nel giorno del giudizio universale il poer presentare a quelli che si scuseranno di essersi lasciati trascinare dagli affari, di questi campioni che nelle stesse condizioni si sono fatti santi".

"Nell'Unione ci sono di questi soggetti e se anche non si sviluppasse di più sarebbe ciò già sufficiente per un'opera che vuol raggiungere con la santità il fine dei suoi membri".

"Questo è un lato dei più attraenti della Unione e questi pensieri sono anche dono di Dio che ha promesso di trovarsi con quelli che sono riuniti in Suo nome".

"Nelle giornate del Crocifisso cercate che i ragazzi migliori abbiano la lavorare un pò.

Se ben diretti possono aiutare moltissimo e diventare i migliori protagonisti.

Fate i piccoli crociati".

Continua colloquio col Fr. Teodoreto

"Aiutami a ringraziare il Signore che ha voluto prolungarmi la vita perché lavorassi ancora un pò.

L'altro ieri son disceso in cappella e c'era un funerale e pensai che avrebbe potuto essere celebrato per me.

Mi dice di pregare per la Comunità di S. Pelagia di cui oggi la R.O.M.I discuterà di riassumere la scuola di Via delle Rosine.

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