Diario di Cesone

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26 - 29 giugno 1948

Vita interiore ( 831 - 832 )

Villa Luigina - Esercizi spirituali

Fr. Teodoreto dice di ringraziare Iddio di averci mandato un predicatore che conosce molto bene la Sacra scrittura e quindi ci dice parole di Dio.

Il decreto di riconoscimento dell'Istituto Secolare firmato da Sua eminenza il Card. Arcivescovo nomina tutti i membri dell'Unione: Catechisti, Ascritti e Zelatori e ciò conferma che siete un tutto unico.

Dobbiamo quindi animarci e sostenerci reciprocamente.

Questi giorni di S. Spirituali esercizi ci danno una luce particolare sulla vita di Dio in noi.

Questa seconda vita si sviluppa come la prima, quella naturale, con la nostra cooperazione.

Siamo pertanto ancora molto lontani dalla pienezza di questa vita soprannaturale.

Frutti manchevoli alla pianta di cui ci parla il S. Vangelo ci ricorda che siamo al momento di dare i frutti.

Dopo tanti esercizi ancora siamo infruttuosi e dire che il Padre ha ricordato che S. Ignazio ha affermato che sarebbe bastato un solo corso per santificare un'anima.

Questo è stato l'argomento degli Esercizi del 1914.

Per alcuni cominciarono a diminuire le grazie e lasciarono l'Unione ... e oggi non ci sono più.

Legge un brano di Fra Leopoldo in cui si dice che vivendo uniti a Dio sulla terra si inizia la vita del Cielo.

Anche S. Giovanni della Croce conferma che la vita divina si inizia sulla terra.

Conviene prendere lena per giungere a sì alto stato.

Dio in cielo e noi uniti a Lui sulla terra.

Finora Dio non è stato e non è ancora l'anima della nostra vita.

Molti di noi segnano il passo e non progrediscono; fanno la Comunione quotidiana e non ne traggono i frutti: non entrano abbastanza profondamente nella realtà eucaristica.

La nostra seconda vita, quella soprannaturale, si svilupperà come quella naturale mangiando e bevendo.

Finora non abbiamo tenuto conto del piano divino della nostra santificazione: la croce, l'Eucaristia e la Madonna.

Cerchiamo di non appoggiarci solo sul sentimento.

Non abbiamo fatto sul serio la divozione coll'imparare la penitenza e la mortificazione.

Quando ci decideremo alle privazioni continue.

Abbiamo da propagare questa divozione specialmente con l'esempio della penitenza.

Possiamo ricominciare anche oggi coll'imitere i due bambini di Fatima e fare atti eroici ...

Siamo venuti avanti finora, ma adesso dobbiamo deciderci: la grazia di Dio è abbondante, non lasciamoci abbattere dalle difficoltà.

Questi sono momenti decisivi.

Rpetiamo con San Paolo: "Cosa volete che io faccia".

Preghiamo per noi, per tutti, per quelli che non sono completamente lontani da noi.

Viene a noi un decreto molto importante, quello riconoscimento dell'Unione come Istituto Secolare. viene a noi che siamo all'avanguardia e noi col fervore dobbiamo attuare anche gli altri e formare un tutto unico.

Il decreto è fatto per tutto associati e congregati.

Restiamo dipendenti dal nostro capo, il Presidente sottomettiamoci e lui.

Questo sarà la forza del corpo che guidato dallo Spirito Santo attirerà altri.

Permette che alcuni si allontanino perché vuole che la vita dell'Unione sia più ardente.

Tutto per Iddio e ben decisi, osservanti con la volontà all'unissono con la volontà di Dio.

Tante anime attirate da questo fervore arriveranno All'Unione; tante vocazioni arriveranno dopo.

Chi partecipa all'educazione ha maggiori grazie.

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