Diario di Cesone

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18 gennaio 1949

Vita interiore ( 847 )

Colloquio col Fr. Teodoreto

Esprimo a Lui il mio stato d'animo abbattuto per tutti i contrasti che constato.

Il caro Direttore con molta calma, scandendo le parole, mi fa osservare che per quanto i motivi di scoraggiamento siano forti, o almeno tali appariscono, non devono turbare l'anima se questa sta unita a Gesù.

"É verità di fede che Gesù sta nel suo cuore ... verremo da lui e faremo dimora presso di lui ... senza di me non potete fare nulla ...

"É Lui, Gesù, che ha fatto tutto, non Fra Leopoldo, non il Fr. Teodoreto, ma Lui ... Gesù".

Ora tu devi tenere vivo il pensiero di Gesù e domandare a Lui quello che devi fare.

Da oggi in avanti Cesone non c'è più, c'è solo più Gesù.

"Farò così anch'io - dice Fr. Teodoreto _ e ci faremo santi come vuole Gesù".

Si pela una gatta per volta, perché perché vi occorrono tutte due le mani ... prendiamola anche ridendo.

Tu sei consigliere, non fare il Presidente.

É necessario e utile fare le tue osservazioni con calma, di ripeterle sempre restando pacifico sull'effetto delle tue parole.

Gesù è onnipotente, vuole fare Lui.

Non sostituirti a Lui.

Qualora anche tu lo potessi fare, quale sarebbe il risultato?

Superiore al Suo?

Quindi sempre con Lui, Gesù fa tutto Lui.

Chiedere aiuto alla Madonna.

Mi legge poi il Motu proprio del Papa Pio XII sugli Istituti Secolari, me lo commenta facendomi rilevare la grande perfezione che il Signore vuole da noi nel secolo.

Valorizzare spirtualmente la nostra posizione e professione nel secolo.

Gesù è in noi cancella continuamente le nostre mancanze e ci ammette alla sua confidenza ... quanto è buono ... vuole fare Lui.

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