Diario di Cesone

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18 - 19 novembre 1950

Casa di Carità ( 877 )

Assemblea Generale dei Catechisti Congregati

Il Presidente Tessitore fa una dettagliata relazione morale-finanziaria dell'Unione e prospetta il seguente quesito: É bene aver incominciati i corsi diurni, che obbligano una parte dei Catechisti a dedicarsi alla scuola?

Si risponde che si è seguita la traccia di Fr. Leopoldo con spirito di fede e gli avvenimenti accompagnati dagli aiuti strardinari dell'Arcivescovo e dell'AUSA ci hanno dato ragione e confermata la volontà di Dio.

"Se si fosse agito diversamente - dice Fr. Teodoreto - si sarebbe veramente sbagliato.

Si può quindi ritenere che la scuola diurna era necessaria.

L'aiuto datoci da S. E. il Card. Fossati è doppiamente significativo data la prudenza e la severità da Lui sempre dimostrata in materia amministrativa.

Dobbiamo quindi contare sulla Provvidenza Divina usando però tutta la prudenza negli affari".

Fratel Teodoreto afferma che la Casa di Carità Arti e Mestieri è stata affidata all'Unione perché fosse un modello di scuola per operai.

"Voi non siete impegnati o comunque obbligati a promuoverne altre vi saranno altri Vescovi e Religiosi che vi seguiranno".

"L'apostolato catechistico parrocchiale è più consono alla natura del vostro Istituto".

"La Casa di Carità ha serviti a farvi conoscere e quindi si deve proseguire nella scuola diurna".

"Abbiamo il gran mezzo della preghiera, cerchiamo di farci santi, questo dev'essere il nostro impegno stringato".

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