Pensieri

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Serie XXXIV

696

Persecutori ingiusti di coloro che Dio protegge visibilmente.

Se vi rimproverano gli eccessi, parlano come eretici.

Se affermano che la grazia di Gesù Cristo ci discrimina, sono eretici.

Se si verificano dei miracoli, questo è il segno della loro eresia.

Ezechiele.

Si dice: « Ecco il popolo di Dio che parla così ».

Ezechias.

Miei reverendi Padri, tutto ciò avveniva come figura.

Le altre religioni scompaiono, questa per niente.

I miracoli sono più importanti di quanto non pensiate.

Sono serviti alla fondazione e serviranno alla continuazione della Chiesa fino all'anticristo, fino alla fine.

I due testimoni.

Nell'Antico e nel Nuovo Testamento i miracoli avvengono in relazione alle figure, alla salvezza o a una cosa inutile, oppure per mostrare che bisogna sottomettersi alle creature.

Figura dei sacramenti.

È detto: « Credete alla Chiesa »; ma non si dice: « Credete ai miracoli », perché l'ultima cosa, a differenza della prima, è naturale.

Una aveva bisogno di un precetto, l'altra no.

La sinagoga era figura, e così non periva; ma non era che figura, e così è perita.

Era una figura che conteneva la verità, per questo è sopravvissuta fino a quando non ha più contenuto la verità.

697

Gli uomini hanno sempre parlato del vero Dio, ossia il vero Dio ha parlato agli uomini.

I due fondamenti, uno interiore, l'altro esteriore: la grazia, i miracoli, tutti e due soprannaturali.

Gli sventurati che ci hanno costretto a parlare del fondamento della religione!

Montaigne contro i miracoli.

Montaigne a favore dei miracoli.

Peccatori purificati senza penitenza, giusti santificati senza carità, tutti i cristiani senza la grazia di Gesù Cristo, Dio senza potere sulla volontà degli uomini, una predestinazione senza mistero, una redenzione senza certezza.

« I miracoli non sono necessari perché ce ne sono già ».

Ma quando non si dà più ascolto alla tradizione, quando non si propone altro che il papa, quando lo si è ingannato e così, avendo escluso la vera fonte della verità che è la tradizione, e avendo prevenuto il papa che ne è il depositario, e la verità non è più libera di apparire, allora gli uomini non parlano più della verità.

La verità deve parlare da sola agli uomini.

È quanto accadde ai tempi di Ario.

Miracoli sotto Diocleziano e sotto Ario.

698

Perpetuità.

La vostra peculiarità si fonda su Escobar?

Forse avete dei motivi per non condannarli.

È sufficiente che approviate ciò che ve ne mando.

Sarebbe dunque un disonore per il papa far derivare il proprio convincimento da Dio e dalla tradizione?

Non è forse un disonore separarlo da questa santa unione, ecc.?

Tertulliano: « Nunquam ecclesia reformabitur ».

Per fare di un uomo un santo è necessaria la grazia, chi ne dubita non sa cos'è un santo e cos'è un uomo.

Gli eretici hanno sempre combattuto questi tre segni che non possiedono.

Perpetuità.

Molina.

Novità.

Miracoli.

Come disprezzo quelli che dubitano dei miracoli!

Montaigne ne parla come si deve in due passi.

In uno si vede come, pur credendoci, è prudente, nell'altro si prende gioco degli increduli.

Comunque sia, la Chiesa è senza prove, se essi hanno ragione.

O Dio ha confuso i falsi miracoli, o li ha predetti.

E in un modo o nell'altro si è elevato al di sopra di ciò che per noi è soprannaturale, e ha elevato noi stessi.

La Chiesa insegna e Dio ispira, l'uno e l'altra infallibilmente.

L'agire della Chiesa serve solo a preparare la grazia, o la dannazione.

Ciò che essa fa basta per condannare, non per ispirare.

« Omne regnum divisum », perché Gesù Cristo agiva contro il diavolo e distruggeva il suo dominio sui cuori, cosa di cui l'esorcismo è una figura, per stabilire il regno di Dio, e così aggiunge: « Si in digito Dei … regnum Dei ad vos ».

Se il diavolo favorisse la dottrina che lo distrugge, sarebbe diviso, come diceva Gesù Cristo.

Se Dio favorisse la dottrina che distrugge la Chiesa, sarebbe diviso.

« Quando il forte armato tiene in possesso il proprio bene, ciò che sta in suo possesso è tranquillo ».

699

« Est et non est » sarà ammesso nella fede esattamente come nella morale, se è così inseparabile negli autori?

Quando san Saverio fa dei miracoli.

«Sant'llario. Miserabili, che ci costringete a parlare dei miracoli! »

Giudici ingiusti, non fate leggi simili sul momento; giudicate con quelle che sono stabilite, e stabilite da voi stessi.

« Vae qui conditis leges iniquas ».

Miracoli continui falsi.

Per indebolire i vostri avversari, disarmate tutta la Chiesa.

Se dicono che sono sottomessi al Papa, è un'ipocrisia.

Se sono pronti a sottoscrivere tutti i suoi decreti, non basta.

Se dicono che la nostra salvezza dipende da Dio, sono degli eretici.

Se dicono che non bisogna uccidere per una mela, combattono la morale cattolica.

Se tra loro si verificano dei miracoli, questo non è un segno di santità, al contrario è un sospetto d'eresia.

Il modo grazie al quale la Chiesa si è conservata ha coinciso con il fatto che la verità non è stata contestata, o se è stata contestata, c'è stato il papa, e altrimenti, c'è stata la Chiesa.

Prima obiezione: « Angelo del cielo ».

Non si deve giudicare la verità dai miracoli, ma i miracoli dalla verità.

Dunque i miracoli sono inutili.

Ora essi servono, e non bisogna essere contro la verità.

Dunque ciò che ha detto Padre Lingendes, che Dio non permetterà che un miracolo possa indurre all'errore …

Quando all'interno della stessa Chiesa ci saranno contestazioni, sarà il miracolo a decidere.

Seconda obiezione: « Ma l'anticristo produrrà dei segni ».

I maghi di Faraone non inducevano in errore.

Così, a proposito dell'anticristo, non si potrà dire a Gesù Cristo: « Mi hai indotto in errore », perché l'anticristo li farà contro Gesù Cristo, e dunque non possono indurre in errore.

O Dio non permetterà falsi miracoli, o ne farà di più grandi.

« Ubi est Deus tuus? ».

I miracoli lo mostrano, e sono come un lampo.

« Gesù Cristo esiste dall'inizio del mondo: questo è più forte di tutti i miracoli dell'anticristo. »

Se nella Chiesa stessa anche da coloro che errano venisse il miracolo, saremmo indotti all'errore.

Lo scisma è visibile, il miracolo è visibile.

Ma lo scisma è un segno maggiore di errore di quanto il miracolo non lo sia della verità; dunque il miracolo non può indurre all'errore.

Ma a parte lo scisma, l'errore non è così visibile come il miracolo; dunque il miracolo indurrebbe all'errore.

« Uomini naturalmente aggiustategole e occupati in ogni attività, purché fuori dalla propria camera. »

700

Le cinque proposizioni erano equivoche, esse non lo sono più.

701

Le cinque proposizioni condannate, nessun miracolo.

Perché non veniva attaccata la verità, ma la Sorbona, ma la bolla.

È impossibile che quelli che amano Dio con tutto il cuore non riconoscano la Chiesa, tanto essa è evidente.

È impossibile che quelli che non amano Dio siano assertori della Chiesa.

I miracoli hanno una tale forza che Dio ha dovuto mettere in guardia dal non usarli contro di lui, per quanto sia chiaro che esiste un Dio.

Senza di questo sarebbero stati in grado di confondere.

E così non è vero che certi passi, Deuteronomio 13, siano contrari all'autorità dei miracoli, anzi niente ne indica maggiormente la forza.

E così per l'anticristo: « Fino a sedurre gli eletti, se fosse possibile ».

702

Atei.

Che motivi hanno per dire che non si può resuscitare?

Cos'è più difficile, nascere o resuscitare, che ciò che non è mai stato sia o che ciò che è stato sia ancora?

È più difficile arrivare all'essere che farvi ritorno?

L'abitudine ci fa ritenere la prima una cosa facile, la mancanza d'abitudine ci fa ritenere la seconda una cosa impossibile.

Modo popolare di giudicare.

Perché una vergine non può partorire?

Forse che una gallina non fa le uova senza il gallo?

Cosa le distingue esteriormente dalle altre?

E chi ci dice che la gallina non possa formare l'embrione bene quanto il gallo?

C'è una tale sproporzione tra il merito che crede di avere e la sua stupidità, che è difficile pensare che si sbagli fino a quel punto.

Oltre a tanti segni di pietà, hanno anche la persecuzione, che è il miglior segno della pietà.

È bene che commettano ingiustizie, perché non sembri che i molinisti abbiano agito giustamente, e così non bisogna risparmiarli.

Sono degni di commetterne.

Scettici per ostinazione.

Cartesio inutile e insicuro.

Nessuno dice cortigiano tranne quelli che non lo sono, pedante un non pedante, provinciale un non provinciale, e scommetterei che è stato l'editore che ha scelto come titolo le lettere al provinciale.

Pensieri.

« In omnibus requiem quaesivi ».

Se la nostra condizione fosse veramente felice, non sarebbe necessario evitare di pensarci per essere felici.

Tutte le occupazioni degli uomini sono rivolte ad avere beni che essi non hanno titolo per possedere in modo giusto, né forza per possederli in modo sicuro.

Così la scienza, i piaceri.

Noi non abbiamo né il vero né il bene.

Miracolo.

È un effetto che eccede la forza naturale dei mezzi che vi sono impiegati.

Mentre un non miracolo è un effetto che non eccede la forza naturale dei mezzi che vi sono impiegati.

Così quelli che operano guarigioni invocando il diavolo non fanno un miracolo, perché questo non eccede la forza naturale del diavolo, ma …

703

Abramo, Gedeone: segno al di sopra della Rivelazione.

Gli Ebrei si accecavano giudicando i miracoli per mezzo della Scrittura.

Dio non ha mai abbandonato i suoi veri adoratori.

Preferisco seguire Gesù Cristo che un altro, perché egli ha con sé il miracolo, la profezia, la dottrina, la perpetuità, ecc.

Donatista, nessun miracolo che obblighi a dire che è il diavolo.

Più si va nel particolare, Dio, Gesù Cristo, la Chiesa.

704

Accecamento della Scrittura.

« La scrittura », dicevano gli Ebrei, « afferma che non si sa da dove verrà il Cristo », Giovanni 7,27.

Gv 12,34: « La scrittura afferma che il Cristo dimora in eterno, e costui dice che morirà ».

« Così », dice San Giovanni, « essi non credevano benché facesse tanti miracoli, perché si compisse la parola di Isaia: Egli li ha accecati, ecc. ».

705

I tre segni della religione: perpetuità, vita giusta, miracoli.

Essi distruggono la perpetuità con la probabilità, la vita giusta con la loro morale, i miracoli distruggendo o la loro verità o le loro conseguenze.

Se si crede loro, la Chiesa non saprà che farsene della perpetuità, della santità, e dei miracoli.

Gli eretici li negano, o ne negano le conseguenze, loro anche, ma per negarli bisognerebbe non essere affatto sinceri, o anche perdere la ragione per negarne le conseguenze.

La religione è proporzionata a ogni tipo d'intelletto.

I primi si fermano alla sua esistenza, ma questa religione è tale che la sua sola esistenza è sufficiente per provarne la verità.

Gli altri arrivano fino agli apostoli, i più istruiti si spingono fino all'inizio del mondo.

Gli angeli la vedono ancora meglio e da più lontano.

Mio Dio, che discorsi stupidi!

Dio avrebbe fatto il mondo per dannarlo?

Richiederebbe tante persone così deboli? Ecc.

Lo scetticismo è il rimedio a questo male e respingerà questa vanità.

« Comminuentes con san Paolo ».

Ecco il carattere cristiano.

« Alba ti ha chiamato, io non ti conosco più », Corneille.

Ecco il carattere disumano.

Il carattere umano è il contrario.

Quelli che hanno scritto ciò in latino parlano francese.

Il male essendo consistito nel metterle in francese, bisognava fare il bene, condannandole.

C'è una sola eresia, che si spiega in modo diverso nella Scuola e nel mondo.

Mai si è affrontato il martirio per i miracoli che si è detto di aver visto, perché la follia umana si spinge forse fino al martirio per quelli che i Turchi credono per tradizione, ma non per quelli che si sono visti.

I Giansenisti assomigliano agli eretici riguardo alla riforma dei costumi, ma voi siete loro affini nel male.

706

I miracoli permettono di vedere chiaro nelle cose dubbie, tra gli Ebrei e i pagani, tra gli Ebrei e i cristiani; tra cattolici ed eretici, calunniati e calunniatori; tra le due croci.

Ma riguardo agli eretici i miracoli sarebbero inutili, perché la Chiesa, autorizzata dai miracoli che hanno fondato la fede, ci dice che essi non hanno la vera fede.

Non c'è dubbio che essi ne stiano fuori, perché i primi miracoli della Chiesa escludono si possa credere nei loro.

Vi sono così miracoli contro miracoli, i primi e più grandi dalla parte della Chiesa.

Quelle giovani donne stupite perché si dice loro che si trovano sulla via della perdizione, che i loro confessori le porteranno a Ginevra, che suggeriranno loro che Gesù Cristo non si trova nell'eucarestia, né alla destra del Padre; esse sanno che tutto ciò è falso.

Esse si offrono dunque in questo modo a Dio: « Vide si via iniquitatis in me est ».

E cosa accade?

Di questo luogo che si dice essere il tempio del diavolo, Dio fa il suo tempio.

Si dice che bisogna toglierne i bambini, Dio li guarisce.

Si dice che è l'arsenale dell'inferno, Dio ne fa il santuario delle sue grazie.

Infine le si minaccia con tutti i furori e le vendette del Cielo, e Dio le colma dei suoi favori.

Bisognerebbe aver perso la testa per concludere che dunque si trovano sulla via della perdizione.

Ci sono certamente gli stessi segni che ebbe sant'Atanasio.

707

La folle idea che avete dell'importanza della vostra Compagnia vi ha fatto stabilire questi orribili precetti.

È ben evidente che è questo che vi ha fatto seguire la via della calunnia, perché voi biasimate in me come orribili le minime imposture che tollerate in voi, perché pensate a me come a un individuo, e a voi come Imago.

Sembra proprio che le vostre lodi siano follie, fatte di favole come il privilegio di non essere dannati.

È dar coraggio ai vostri figli condannarli quando servono la Chiesa?

È un'astuzia del diavolo rivolgere altrove le armi con cui combattevano le eresie.

Siete dei cattivi politici.

Scetticismo.

Ogni cosa quaggiù è in parte vera, in parte falsa.

La verità autentica al contrario è tutta pura e tutta vera.

Questa mescolanza la distrugge e l'annienta.

Niente è puramente vero, ma così, dal punto di vista della pura verità, niente è vero.

Si dirà che è pur vero che l'omicidio è male: sì, perché conosciamo bene il male e il falso.

Ma cosa chiameremo bene?

La castità?

Io dico di no, perché il mondo finirebbe.

Il matrimonio?

No, meglio la continenza.

Non uccidere?

No, perché ne deriverebbero disordini terribili, e i malvagi ucciderebbero tutti i buoni.

Uccidere?

No, perché questo distrugge la natura.

Noi abbiamo il vero e il bene solo in parte, mescolati al male e alla falsità.

Quando il miracolo delude l'attesa di quelli in presenza dei quali si manifesta, e c'è sproporzione tra la condizione della loro fede e lo strumento del miracolo, allora esso li deve indurre a cambiare, ma quando corona le loro attese, e quelli che hanno sperato che Dio benedicesse i rimedi, si vedono guariti senza rimedi …

Altrimenti ci sarebbero uguali ragioni, se l'eucarestia resuscitasse un morto, per doversi dire calvinisti o rimanere cattolici.

Empi.

Mai da parte del diavolo è arrivato un segno senza che ne venisse uno più forte da parte di Dio, o almeno senza che fosse stata predetta la sua venuta.

Il racconto dell'uomo cieco dalla nascita.

Cosa dice san Paolo?

Parla ad ogni istante del suo rapporto con le profezie?

No, ma dei suoi miracoli.

Cosa dice Gesù Cristo?

Parla del suo rappporto con le profezie?

No, la sua morte non le aveva realizzate, ma dice: « Si non fecissem ».

« Credete alle opere ».

Due fondamenti, soprannaturali della nostra religione tutta soprannaturale, uno visibile, l'altro invisibile.

Miracoli con la grazia, miracoli senza grazia.

La sinagoga, che è stata trattata con amore in quanto figura della Chiesa, e con disprezzo in quanto solo figura, è stata sollevata mentre stava per soccombere, quando era in armonia con Dio, dunque figura.

I miracoli provano il potere che Dio esercita sui cuori per mezzo di quello che esercita sui corpi.

Mai la Chiesa ha approvato un miracolo tra gli eretici.

I miracoli, fondamento della religione.

Sono serviti per giudicare gli Ebrei.

Hanno giudicato i cristiani, i santi, gli innocenti, i veri credenti.

Un miracolo da parte degli scismatici non è da temere molto, perché lo scisma, che è più evidente del miracolo, segna visibilmente il loro errore; ma quando non c'è scisma, e si discute sull'errore, decide il miracolo.

« Si non fecissem quae alius non fecit ».

Questi sventurati che ci hanno costretto a parlare di miracoli!

Abramo, Gedeone.

Confermare la fede con i miracoli.

Giuditta.

Alla fine Dio parla nell'oppressione estrema.

Se il raffreddarsi della carità lascia la Chiesa quasi senza veri adoratori, i miracoli ne susciteranno.

Sono le ultime conseguenze della grazia.

Se si fosse verificato un miracolo presso i Gesuiti.

Probabilità.

Essi hanno qualche principio vero, ma ne abusano; ora, l'abuso della verità deve essere punito quanto il ricorso alla menzogna.

Come se ci fossero due inferni, uno per i peccati contro la carità, l'altro per quelli contro la giustizia.

La virtù apritiva di una chiave, attrattiva di un gancio.

Superstizione e concupiscenza.

Scrupoli, desideri malvagi.

Cattiva paura.

Paura, non quella che proviene dalla fede in Dio, ma quella che viene dal dubbio se esista o no.

La paura buona viene dalla fede, la falsa paura dal dubbio, la paura buona è unita alla speranza, perché nasce dalla fede e si spera nel Dio in cui si crede, la cattiva è unita alla disperazione, perché si teme quel Dio in cui non si crede.

Gli uni temono di perderlo, gli altri temono di trovarlo.

« Gente senza parola, senza fede, senza onore, senza verità, infidi di cuore, doppi di lingua e simili, come altra volta vi è stato rimproverato, a quell'animale della favola, anfibio, che stava ambiguamente tra i pesci e gli uccelli. »

Port-Royal vale bene Voltigerod.

Tanto la vostra condotta è giusta secondo questa distorsione, tanto è ingiusta se si guarda alla pietà cristiana.

Per i re e per i principi è importante essere creduti devoti, per questo è necessario che si confessino da voi.

Le figure della totalità della redenzione, come il sole che illumina tutti, indicano solo la totalità, mentre le figure dell'esclusione, come gli Ebrei eletti a esclusione dei Gentili, indicando l'esclusione.

« Gesù Cristo redentore di tutti ».

Sì, perché la sua offerta è stata quella di un uomo che ha riscattato tutti quelli che vorranno andare da lui.

Quanto a quelli che moriranno lungo il cammino, è la loro sventura, ma egli offriva loro la redenzione.

Questo è valido nell'esempio in cui chi riscatta e chi impedisce di morire sono due, ma non in Gesù Cristo che fa l'una cosa e l'altra.

No, perché Gesù Cristo come redentore non è forse signore di tutti, mentre in sé è redentore di tutti.

Quando si afferma che Gesù Cristo non è morto per tutti, voi abusate di un vizio degli uomini che prontamente si applicano questa eccezione, il che significa favorire la disperazione invece di distoglierli da questa per favorire la speranza.

Perché ci si abitua così alle virtù interiori per mezzo delle abitudini esteriori.

Frammenti pervenuti da fonti diverse dalla prima copia

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