Summa Teologica - I

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Articolo 2 - Se la missione sia eterna o soltanto temporale

In 1 Sent., d. 15, q. 4, a. 3

Pare che la missione possa essere eterna.

Infatti:

1. Dice S. Gregorio [ In Evang. hom. 26 ]: « Il Figlio è mandato per lo stesso motivo per cui è generato ».

Ma la generazione del Figlio è eterna.

Quindi anche la sua missione.

2. Riceve nel tempo una qualifica [ nuova ] ciò che va soggetto a mutamento.

Ma le Persone divine non vanno soggette a mutamento.

Quindi la loro missione non è temporale, ma eterna.

3. La missione implica la processione.

Ma la processione delle Persone divine è eterna.

Quindi anche la missione.

In contrario:

S. Paolo [ Gal 4,4 ] afferma: « Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio ».

Dimostrazione:

Fra i termini che indicano l'origine delle divine Persone c'è una certa differenza.

Alcuni infatti in forza del loro significato indicano soltanto un rapporto con il principio, come processione e derivazione.

Altri invece insieme con il rapporto di derivazione implicano anche il termine della processione.

E di questi alcuni indicano un termine eterno, come generazione e spirazione: infatti la generazione è la processione di una Persona divina verso la natura divina, e la spirazione passiva comporta la processione dell'Amore sussistente.

Altri invece implicano, assieme al rapporto con il principio, un termine temporale, come missione e donazione: infatti uno è inviato per essere in qualche luogo, e una cosa è donata perché qualcuno cominci a possederla.

Ora, per una persona divina essere posseduta da una creatura, o trovarsi in una creatura in modo nuovo, è qualcosa di temporale.

Perciò in Dio missione e donazione sono denominazioni soltanto temporali.

Generazione e spirazione sono denominazioni esclusivamente eterne.

Processione e uscita sono insieme temporali ed eterne: poiché il Figlio è proceduto da tutta l'eternità per essere Dio; è proceduto invece nel tempo per essere anche uomo, secondo la missione visibile; o anche per essere nell'uomo, secondo una missione invisibile.

Analisi delle obiezioni:

1. S. Gregorio [ probabilmente ] parla della generazione temporale del Figlio dalla Madre, e non di quella eterna dal Padre.

- Oppure vuol dire che il Figlio è capace di essere mandato per il fatto stesso che è generato dall'eternità.

2. Se una Persona divina comincia a trovarsi in qualcuno in una maniera nuova, o viene a essere posseduta nel tempo, ciò non va attribuito a una sua mutazione, ma a una mutazione della creatura: a quel modo in cui Dio a cominciare dal tempo è denominato Signore per mutazione delle creature [ passate dal nulla all'esistenza ].

3. La missione non implica solo la processione da un principio, ma stabilisce anche un termine temporale di tale processione.

Quindi la missione è soltanto temporale.

- O [ possiamo dire che ] la missione include la processione eterna e le aggiunge qualcos'altro, cioè l'effetto temporale: infatti la relazione della Persona divina al suo principio non può essere che dall'eternità.

Per cui la processione è detta doppia, cioè eterna e temporale: non che si raddoppi la relazione al principio, ma il raddoppiamento avviene dalla parte del termine temporale ed eterno.

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