Summa Teologica - III

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Articolo 2 - Se si debba dire che Cristo fu concepito di Spirito Santo

In 3 Sent., d. 4, q. 1, a. 1, sol. 4; In Matth., c. 1

Pare che non si debba dire che Cristo fu concepito di Spirito Santo.

Infatti:

1. Il testo di S. Paolo [ Rm 11,36 ]: « Da lui [ ex ipso ] e per mezzo di lui e in lui sono tutte le cose » viene così commentato da S. Agostino [ Glossa ord. ]: « Osservate che non dice "de ipso", ma "ex ipso".

Poiché il cielo e la terra sono stati fatti da lui, avendoli egli creati, ma non di lui, poiché non li ha fatti della sua stessa sostanza ».

Ma lo Spirito Santo non ha plasmato il corpo di Cristo con la sua propria sostanza.

Quindi non si deve dire che Cristo fu concepito di Spirito Santo.

2. Il principio attivo della concezione si comporta come il seme nella generazione.

Ma lo Spirito Santo non fece le parti del seme nella concezione di Cristo.

Scrive infatti S. Girolamo [ Pelagio, Lib. fid. ad Innoc. ]: « Noi non diciamo, come pensavano alcuni scelleratissimi, che lo Spirito Santo abbia fatto le veci del seme, ma diciamo che il corpo di Cristo fu prodotto », o formato, « dalla potenza del Creatore ».

Quindi non si deve dire che Cristo fu concepito di Spirito Santo.

3. Di due cose non se ne fa una sola se non mescolandole insieme in qualche modo.

Ma il corpo di Cristo è stato formato dalla Vergine Maria.

Se dunque si dice che Cristo fu concepito di Spirito Santo, bisogna ammettere che lo Spirito Santo si sia mescolato alla materia somministrata dalla Vergine, il che è falso.

Quindi non si deve dire che Cristo fu concepito di Spirito Santo.

In contrario:

Nel Vangelo [ Mt 1,18 ] si legge: « Prima che andassero a vivere insieme, [ Maria ] si trovò incinta per opera dello Spirito Santo ».

Dimostrazione:

Il concepimento non riguarda soltanto il corpo di Cristo, ma Cristo stesso in ragione del suo corpo.

Ora, lo Spirito Santo ha con Cristo due diversi rapporti.

Con il Figlio stesso di Dio, che è stato concepito, ha un rapporto di consostanzialità; con il suo corpo invece ha un rapporto di causalità efficiente.

Ora, la preposizione di [ de ] indica ambedue i rapporti, come quando diciamo che uno ha tutto « di suo padre ».

Possiamo quindi dire giustamente che Cristo fu concepito di Spirito Santo, riferendo la causalità efficiente dello Spirito Santo al corpo assunto e la consostanzialità alla persona assumente.

Analisi delle obiezioni:

1. Il corpo di Cristo, non essendo consostanziale allo Spirito Santo, non può dirsi propriamente concepito di Spirito Santo, ma piuttosto « per opera dello Spirito Santo » [ « ex Spiritu Sancto » ].

Da cui le parole di S. Ambrogio [ De Spir. Sancto 2,5 ]: « Ciò che viene da qualcuno [ ex aliquo ] viene o dalla sua sostanza o dalla sua potenza: dalla sostanza, come il Figlio che procede dal Padre; dalla potenza, come tutte le cose che vengono da Dio, e come anche Maria ricevette nel suo seno ciò che veniva dallo Spirito Santo ».

2. Su questo punto pare che vi sia una certa discordanza fra S. Girolamo e alcuni altri dottori, i quali affermano che lo Spirito Santo nella concezione avrebbe fatto le veci del seme.

Dice infatti il Crisostomo [ Op. imp. in Mt hom. 1 ]: « All'Unigenito di Dio, che stava per entrare nella Vergine, fece strada lo Spirito Santo, perché Cristo nascesse nella santità secondo il corpo, operando la divinità al posto del seme ».

E il Damasceno [ De fide orth. 3,2 ] scrive: « La Sapienza e la Potenza di Dio scese su di lei, come seme divino ».

Ma le cose si possono conciliare con facilità.

Considerando infatti nel seme la virtù attiva, il Crisostomo e il Damasceno paragonano al seme lo Spirito Santo, oppure il Figlio, che è « la Potenza dell'Altissimo ».

Considerando invece nel seme la sostanza materiale, che nella concezione viene trasformata, S. Girolamo nega che lo Spirito Santo abbia fatto le veci del seme.

3. Come nota S. Agostino [ Enchir. 40 ], Cristo non è detto concepito e nato di Spirito Santo nello stesso senso in cui è detto concepito e nato da Maria Vergine: infatti da Maria Vergine ebbe la materia del concepimento, e dallo Spirito Santo il principio efficiente.

Quindi non ci fu alcuna mescolanza.

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