Summa Teologica - III

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Articolo 7 - Se il corpo di Cristo nella sua presenza sacramentale possa essere visibile almeno all'occhio glorificato

Pare che il corpo di Cristo nella sua presenza sacramentale possa essere visibile almeno all'occhio glorificato.

Infatti:

1. I nostri occhi sono impediti di vedere il corpo di Cristo presente in questo sacramento dalle specie sacramentali che lo ricoprono.

Ma nulla può impedire a un occhio glorificato di vedere tutti i corpi come sono.

Quindi un occhio glorificato può vedere il corpo di Cristo come è presente in questo sacramento.

2. I corpi gloriosi dei santi « saranno simili al corpo glorioso di Cristo », come dice S. Paolo [ Fil 3,21 ].

Ma Cristo con i suoi occhi vede se stesso come è nel sacramento.

Quindi per la stessa ragione può vederlo qualunque altro occhio glorificato.

3. I santi nella risurrezione saranno « uguali agli angeli », come si legge in S. Luca [ Lc 20,36 ].

Ma gli angeli vedono il corpo di Cristo come è in questo sacramento: poiché si riscontra che anche i demoni lo rispettano e lo temono.

Quindi per lo stesso motivo l'occhio glorificato può vederlo come è presente in questo sacramento.

In contrario:

Un'identica cosa non può apparire simultaneamente sotto specie diverse alla medesima facoltà.

Ma l'occhio glorificato vede sempre Cristo come è nella sua propria specie, in conformità alle parole di Isaia [ Is 33,17 ]: « Vedranno il re nel suo splendore ».

Quindi non lo vede come è sotto la specie di questo sacramento.

Dimostrazione:

Ci sono due tipi di occhi: gli occhi del corpo, ossia gli occhi in senso proprio, e gli occhi dell'intelletto, che vengono detti tali in senso metaforico.

Ora, il corpo di Cristo come è in questo sacramento non può essere visto da alcun occhio corporale.

Primo, poiché un corpo visibile agisce sul mezzo ambiente attraverso i suoi accidenti.

Ma gli accidenti del corpo di Cristo sono in questo sacramento solo indirettamente mediante la sostanza, per cui gli accidenti del corpo di Cristo non hanno un rapporto diretto né con questo sacramento né con i corpi circostanti.

Quindi non possono agire sul mezzo ambiente, così da rendersi visibili a un occhio corporale.

Secondo, poiché il corpo di Cristo, come si è detto sopra [ a. 1, ad 3; a. 3 ], è in questo sacramento al modo della sostanza.

Ma la sostanza in quanto tale non è visibile a un occhio corporale, né è conoscibile da alcun senso, e neppure dall'immaginazione, ma solo dall'intelligenza, che ha per oggetto « ciò che la cosa è », come dice Aristotele [ De anima 3,6 ].

Perciò, propriamente parlando, il corpo di Cristo nella sua presenza sacramentale non è percettibile né dal senso né dall'immaginazione, ma solo dall'intelletto, che viene chiamato l'occhio dello spirito.

È tuttavia percepito diversamente dalle diverse intelligenze.

Essendo infatti la presenza di Cristo in questo sacramento del tutto soprannaturale, egli è direttamente visibile all'intelletto soprannaturale, cioè a quello divino, e per conseguenza è visibile all'intelletto beato, sia dell'angelo che dell'uomo, che per la partecipazione della luce dell'intelletto divino vede le realtà soprannaturali nella visione dell'essenza divina.

Dall'intelletto dell'uomo viatore invece [ il corpo sacramentale di Cristo ] non può essere percepito se non mediante la fede, come anche tutte le altre realtà soprannaturali.

Anzi, neppure l'intelletto angelico è in grado di percepirlo con i suoi mezzi naturali.

Per cui i demoni non possono vedere intellettualmente Cristo in questo sacramento se non mediante la fede, alla quale si arrendono non liberamente, ma vinti dall'evidenza dei segni, secondo le parole di S. Giacomo [ Gc 2,19 ]: « I demoni credono e tremano ».

Analisi delle obiezioni:

1. Ai nostri occhi corporali le specie sacramentali impediscono la visione del corpo di Cristo presente sotto di esse non solo perché lo ricoprono come un velo materiale, ma anche perché il corpo di Cristo non si rapporta all'ambiente che circonda questo sacramento per mezzo dei propri accidenti, bensì per mezzo delle specie sacramentali.

2. Gli occhi corporei di Cristo vedono lui stesso esistente sotto il sacramento, tuttavia non possono vedere il modo stesso di tale presenza, che è oggetto dell'intelletto.

Non possono in ogni modo fare lo stesso gli altri occhi glorificati: poiché anche gli occhi di Cristo sono presenti in questo sacramento; cosa che non si verifica per alcun altro occhio glorioso.

3. L'angelo buono o cattivo non può vedere nulla con l'occhio del corpo, ma solo con l'occhio dell'intelletto.

Quindi il confronto non regge, come risulta da quanto si è detto [ nel corpo ].

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