Supplemento alla III parte

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Articolo 3 - Se la confessione apra il paradiso

Pare che la confessione non apra il paradiso.

Infatti:

1. Cose diverse hanno effetti diversi.

Ora, l'apertura del paradiso è l'effetto del battesimo.

Quindi non è l'effetto della confessione.

2. Non si può entrare in un luogo chiuso prima che esso venga aperto.

Ora, c'è chi morendo prima di confessarsi entra in paradiso.

Quindi non è la confessione che apre il paradiso.

In contrario:

La confessione sottopone l'uomo alle chiavi della Chiesa.

Ma con queste viene aperto il paradiso.

Quindi il paradiso viene aperto anche dalla confessione.

Dimostrazione:

Uno viene impedito dall'entrare in paradiso sia per la colpa che per il debito della pena.

Ma poiché la confessione elimina questi ostacoli, come si è visto sopra [ aa. 1,2 ], si può dire che essa apre il paradiso.

Analisi delle obiezioni:

1. Sebbene il battesimo e la penitenza siano dei sacramenti diversi, tuttavia agiscono entrambi in forza dell'unica passione di Cristo, dalla quale fu aperta la porta del paradiso.

2. Per colui che era caduto in peccato mortale, prima che concepisse il proposito di confessarsi il paradiso era chiuso, sebbene in seguito alla contrizione che implica tale proposito esso gli venga aperto prima ancora che la confessione venga compiuta di fatto.

Però l'ostacolo del debito della pena non viene totalmente rimesso prima della confessione e della soddisfazione

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