Supplemento alla III parte

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Articolo 4 - Se la scomunica inflitta ingiustamente produca qualche effetto

Pare che la scomunica inflitta ingiustamente non produca alcun effetto.

Infatti:

1. Con la scomunica « viene sottratta la protezione e la grazia di Dio » [ Sent. 4,18,6 ], di cui nessuno può essere privato ingiustamente.

Perciò la scomunica inflitta ingiustamente non produce effetto alcuno.

2. S. Girolamo [ In Mt 3, su 16,19 ] afferma che è « cipiglio farisaico » considerare legato o assolto colui che è legato o assolto ingiustamente.

Ma quel cipiglio era superbo ed erroneo.

Quindi una scomunica ingiusta non produce alcun effetto.

In contrario:

Dice S. Gregorio [ In Evang. hom. 26 ] che « i precetti del pastore sono da temersi, siano essi giusti o ingiusti ».

Ora, essi non andrebbero temuti se non avessero nulla di nocivo.

Quindi, ecc.

Dimostrazione:

Una scomunica può essere ingiusta per due motivi.

Primo, in rapporto a colui che la infligge: come quando uno agisce per odio o per ira.

E in questo caso, benché chi la infligge pecchi, la scomunica ottiene il suo effetto: poiché il colpevole la merita, anche se il superiore opera ingiustamente.

Secondo, in rapporto alla scomunica stessa: o per mancanza di una giusta causa, o per inosservanza delle norme giuridiche nell'atto di infliggerla.

E allora, se l'errore rende nulla la sentenza, questa non ha alcun effetto, poiché non vi è scomunica.

Se invece non invalida la sentenza, allora essa produce il suo effetto e lo scomunicato, per conseguenza, dovrà umilmente obbedire, il che ridonderà a suo merito; oppure potrà chiedere l'assoluzione da chi ha inflitto la scomunica, o ricorrere a un giudice superiore.

Se invece disprezza la sentenza, pecca mortalmente.

Talvolta però la causa è giusta dalla parte di chi la infligge e non dalla parte di chi la subisce, come quando uno viene condannato per un falso delitto sufficientemente provato in giudizio.

In questo caso dunque, se sopporterà la pena con umiltà, il merito di tale virtù compenserà il danno della scomunica.

Analisi delle obiezioni:

1. Benché l'uomo non possa perdere ingiustamente la grazia di Dio, può tuttavia perdere ingiustamente ciò che ad essa dispone, come risulta chiaro quando uno viene privato della dovuta istruzione [ religiosa ].

E in questo senso si dice che la scomunica sottrae la grazia di Dio.

2. S. Girolamo in quel testo parla delle colpe, non delle pene, che possono essere inflitte anche ingiustamente dai prelati della Chiesa.

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