Supplemento alla III parte

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Articolo 2 - Se la penitenza solenne possa essere reiterata

Pare che la penitenza solenne possa essere reiterata.

Infatti:

1. I sacramenti che non imprimono il carattere, quali l'Eucaristia e l'Estrema Unzione, vengono ripetuti con la loro solennità.

Ora, la penitenza non imprime il carattere.

Quindi va ripetuta in tutta la sua solennità.

2. La penitenza avviene in modo solenne a causa della gravità e pubblicità del peccato.

Ma dopo la penitenza si possono commettere peccati simili, o anche più gravi.

Quindi si può fare nuovamente uso della penitenza solenne.

In contrario:

La penitenza solenne significa l'espulsione del primo uomo dal paradiso [ a. 3 ].

Ma questa avvenne una sola volta.

Quindi anche la penitenza solenne può essere fatta una volta soltanto.

Dimostrazione:

La penitenza solenne non va ripetuta per tre motivi.

Primo, perché ripetendola non la si esponga al disprezzo.

- Secondo, a causa del suo significato.

- Terzo, perché la solennità è come una promessa di perseverare sempre nella penitenza: quindi la ripetizione è incompatibile con la solennità.

Se poi il penitente pecca di nuovo non gli si chiude la via alla penitenza, però non gli si deve imporre nuovamente quella solenne.

Analisi delle obiezioni:

1. Nei sacramenti dei quali si ripete la solennità, questa non è in contrasto con la ripetizione, come invece accade nel nostro caso.

Quindi non è la stessa cosa.

2. Non è conveniente reiterare la solennità per le ragioni esposte sopra [ nel corpo ], benché in forza del delitto commesso uno sia meritevole della medesima penitenza.

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