Supplemento alla III parte

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Articolo 5 - Se questo sacramento abbia una materia

Pare che questo sacramento non abbia una materia.

Infatti:

1. In ogni sacramento che ha una materia, la virtù operativa sacramentale risiede in essa.

Invece nelle realtà materiali che qui vengono adoperate, come le chiavi, i candelabri ecc., non c'è alcun potere santificante.

Quindi nell'ordine non esiste la materia.

2. In questo sacramento, come nella cresima, viene conferita la pienezza « della grazia settiforme », secondo l'espressione delle Sentenze [ 4,24,1 ].

Ma la materia della cresima deve essere benedetta in precedenza.

Non essendo invece benedette le realtà materiali che servono in questo sacramento, è chiaro che esse non ne sono la materia.

3. In tutti i sacramenti che hanno la loro materia si richiede il contatto di essa con coloro che li ricevono.

Invece, secondo l'opinione di alcuni, per chi riceve questo sacramento non si richiede necessariamente il contatto con gli oggetti, ma basta la loro presentazione.

Quindi queste realtà materiali non sono la materia di questo sacramento.

In contrario:

1. Qualsiasi sacramento è fatto di cose e di parole.

Ma le cose in ogni sacramento costituiscono la materia.

Quindi anche in questo sacramento le cose che vengono adoperate ne costituiscono la materia.

2. Si richiede di più per amministrare i sacramenti che per riceverli.

Ora il battesimo, che dà la facoltà di ricevere i sacramenti, esige la materia.

Quindi la esige anche l'ordine, con cui viene data la facoltà di amministrarli.

Dimostrazione:

La materia, che è l'elemento esterno dei sacramenti, sta a indicare che la virtù in essi operante viene totalmente dall'esterno.

Poiché dunque l'effetto proprio di questo sacramento, cioè il carattere, non è ricevuto dall'ordinando in forza di un suo atto, come invece accade nella confessione, ma viene dall'esterno, è giusto che questo sacramento abbia una materia.

In modo diverso però dagli altri sacramenti in cui essa si riscontra.

Poiché l'effetto sacramentale negli altri sacramenti deriva solo da Dio, non da chi li amministra, mentre il potere spirituale conferito in questo sacramento deriva anche da colui che dà il sacramento, come un potere limitato da quello perfetto.

Per questo l'efficacia degli altri sacramenti risiede soprattutto nella materia, la quale significa e contiene la virtù divina in forza della consacrazione del ministro, mentre l'efficacia di questo sacramento risiede principalmente in colui che lo conferisce; e la materia, più che a causare, serve piuttosto a determinare il potere che viene parzialmente trasmesso da chi lo possiede in pienezza.

Il che risulta dal fatto che la materia è quella adatta all'esercizio del potere [ conferito ].

Analisi delle obiezioni:

1. È così risolta anche la prima obiezioni.

2. Negli altri sacramenti la materia deve essere benedetta in precedenza per la virtù che deve contenere.

Ciò non si richiede invece nel sacramento dell'ordine.

3. L'opinione suddetta potrebbe essere giustificata da quanto abbiamo detto [ nel corpo ].

La presentazione della materia infatti è più essenziale al sacramento dell'ordine che non il suo contatto, poiché il potere d'ordine non deriva dalla materia, ma da chi lo conferisce.

- Tuttavia le parole della forma sembrano mostrare che il contatto della materia è essenziale al sacramento; poiché si dice: « Ricevi » questa o quella cosa.

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