Supplemento alla III parte

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Articolo 4 - Se sia giusta l'attribuzione dei compiti ai vari ordini fatta nel libro delle Sentenze

Pare che non sia giusta l'attribuzione dei compiti ai vari ordini fatta nel libro delle Sentenze [ 4,24 ].

Infatti:

1. L'assoluzione prepara l'anima a ricevere il corpo di Cristo.

Ma la preparazione dei fedeli a ricevere i sacramenti spetta agli ordini inferiori.

Quindi non è giusto mettere l'assoluzione dei peccati tra i compiti del sacerdote.

2. L'uomo viene configurato immediatamente a Dio in forza del battesimo, ricevendo il carattere configurante.

Ora, pregare e offrire oblazioni sono atti ordinati immediatamente a Dio.

Perciò questi atti può farli qualsiasi battezzato, e non solo il sacerdote.

3. Ordini diversi devono avere funzioni diverse.

Ma portare le oblate all'altare e leggere l'epistola spetta al suddiacono.

Inoltre i suddiaconi portano la croce dinanzi al Papa.

Quindi tali funzioni non vanno attribuite ai diaconi.

4. Identica è la verità contenuta nel nuovo e nell'antico Testamento.

Ora, leggere l'antico Testamento è ufficio dei lettori.

Quindi per lo stesso motivo toccherebbe a loro leggere anche il nuovo, non ai diaconi.

5. Gli apostoli non hanno predicato altro che il Vangelo di Cristo, come appare da S. Paolo [ Rm 1,1 ].

Ma ai suddiaconi è dato l'incarico di leggere gli insegnamenti degli apostoli.

Quindi andava loro affidata anche la lettura del Vangelo.

6. Secondo Dionigi [ De eccl. hier. 5,1,7 ], ciò che compete a un ordine superiore non può essere attribuito a un ordine inferiore.

Ora, porgere le ampolline spetta al suddiacono.

Quindi non va attribuito agli accoliti.

7. Gli atti spirituali devono prevalere su quelli materiali.

Ora, l'accolito non ha che una funzione materiale.

Perciò l'esorcista, che è a lui inferiore, non può avere la funzione spirituale di scacciare i demoni.

8. Le cose più affini vanno poste l'una accanto all'altra.

Ora, la lettura dell'antico Testamento è sommamente affine alla lettura del nuovo, che spetta ai ministri superiori.

Quindi leggere l'antico Testamento non può essere funzione del lettore, ma piuttosto dell'accolito: specialmente se pensiamo che i lumi materiali portati dagli accoliti stanno a indicare la luce spirituale della dottrina.

9. Per qualsiasi atto di ordine spirituale ci deve essere una virtù spirituale che distingue gli ordinati dagli altri.

Ma nell'aprire e chiudere le porte gli ostiari non hanno un potere che li distingue dagli altri uomini.

Questa dunque non può considerarsi la loro funzione.

Dimostrazione:

La funzione principale di ciascun ordine è quella che più immediatamente è ordinata all'Eucaristia, poiché la consacrazione conferita nell'ordinazione ha come scopo il sacramento dell'Eucaristia, come si è detto [ a. 2 ].

Per questo un ordine è superiore all'altro a seconda che la sua funzione è più o meno connessa con tale sacramento.

Poiché dunque all'Eucaristia, che è il sacramento più nobile, sono ordinate moltissime cose, nulla impedisce che un medesimo ordine abbia molte altre funzioni oltre a quella principale, e ciò in proporzione alla sua perfezione: poiché una virtù tanto più si estende quanto più è perfetta.

Analisi delle obiezioni:

1. La preparazione di chi riceve i sacramenti è di due generi: una remota, che viene fatta dai ministri minori; l'altra prossima, che rende immediatamente idonei a ricevere i sacramenti.

E quest'ultima appartiene al sacerdote.

Poiché anche tra gli esseri materiali la causa agente che dà l'ultima disposizione alla materia è la stessa che introduce la nuova forma.

Ora, consistendo la disposizione prossima all'Eucaristia nel fatto che uno viene purificato dai peccati, ne viene che il ministro proprio di tutti i sacramenti istituiti principalmente per la purificazione dei peccati è il sacerdote: e tali sacramenti sono il battesimo, la penitenza e l'estrema unzione.

2. Gli atti che si riferiscono immediatamente a Dio sono di due specie.

Alcuni sono soltanto personali, come la preghiera individuale, il voto e altri atti consimili.

E questi appartengono a qualsiasi battezzato.

- Altri sono di tutta la Chiesa.

E questi possono essere indirizzati immediatamente a Dio solo dal sacerdote: poiché egli soltanto può agire a nome di tutta la Chiesa, consacrando l'Eucaristia, che è il sacramento della Chiesa universale.

3. Le oblazioni fatte dal popolo vengono offerte dal sacerdote.

Per questo circa le oblate ci devono essere due ministeri.

L'uno dalla parte del popolo: ed è quello del suddiacono, che riceve le oblate dal popolo e le porta sull'altare, o le offre al diacono.

L'altro dalla parte del sacerdote: e questo spetta al diacono, che presenta le oblate al sacerdote stesso.

E queste sono le funzioni principali dei due ordini suddetti.

Ed è per questo che il diaconato è superiore.

- Invece leggere l'epistola non è una funzione del diacono, se non nel senso che le funzioni degli ordini inferiori rientrano in quelle degli ordini superiori.

- E lo stesso si dica per il compito di cruciferario.

Ma questi uffici dipendono dalle consuetudini delle chiese particolari: poiché nelle funzioni secondarie nulla impedisce che ci siano consuetudini differenti.

4. L'insegnamento è una preparazione remota a ricevere l'Eucaristia: per questo viene affidato ai ministri.

Quello però dell'antico Testamento è più remoto dell'insegnamento del nuovo: poiché si limita a esporre le figure di questo sacramento.

Di conseguenza la lettura del nuovo Testamento viene affidata ai ministri superiori, e quella dell'antico agli inferiori.

Inoltre anche nel nuovo Testamento la dottrina che il Signore ha esposto da se stesso è più perfetta dell'insegnamento dato dagli Apostoli.

Per questo il Vangelo viene riservato ai diaconi, e l'epistola ai suddiaconi.

5. È così risolta anche la quinta obiezioni.

6. Gli accoliti esercitano il loro ministero solo sulle ampolle, non sul loro contenuto.

Il suddiacono invece lo esercita sul contenuto: poiché mette l'acqua e il vino nel calice, e versa l'acqua sulle mani del sacerdote.

Il diacono poi, come anche il suddiacono, esercita il suo ministero sul calice, non su ciò che esso contiene: il sacerdote invece sul suo contenuto.

Per questo come nell'ordinazione il suddiacono riceve il calice vuoto, e il sacerdote pieno, così l'accolito riceve le ampolle vuote e il suddiacono piene.

Perciò tra gli ordini si ha una certa continuità.

7. Le funzioni materiali dell'accolito riguardano più da vicino quelle degli ordini maggiori che quelle dell'esorcista, sebbene queste siano in qualche modo spirituali, poiché gli accoliti esercitano il loro ministero sui vasi che contengono la materia del sacramento, cioè il vino, che per essere un liquido ha bisogno di un vaso che lo contenga.

Per questo l'accolitato è il più alto tra gli ordini minori.

8. È evidente che la funzione degli accoliti è più vicina agli atti principali dei ministri superiori di quanto lo sia quella degli altri ordini minori.

E lo stesso si dica per le funzioni secondarie che predispongono il popolo con l'insegnamento: poiché l'accolito portando i lumi esprime visibilmente la dottrina del nuovo Testamento, mentre il lettore la esprime leggendo le figure dell'antico Testamento.

Perciò l'accolito è superiore.

- E così pure l'esorcista.

Poiché come la funzione del lettore si rapporta ai ministeri secondari del diacono e del suddiacono, così la funzione dell'esorcista si rapporta al ministero secondario del sacerdote, che consiste nel legare e nello sciogliere, e con il quale l'uomo viene liberato totalmente dalla schiavitù del demonio.

Da ciò risulta dunque la perfetta gradazione gerarchica dell'ordine

Cooperano infatti col sacerdote nel suo ministero principale, che è la consacrazione del corpo di Cristo, solo i tre ordini superiori.

In quello secondario invece, che consiste nello sciogliere e nel legare, cooperano con lui tanto i superiori quanto gli inferiori.

9. Alcuni dicono che con l'ordinazione viene conferito all'ostiario un potere divino per impedire ai profani l'ingresso nella chiesa simile a quello che si manifestò in Cristo quando scacciò i mercanti dal tempio [ Gv 2,15 ].

- Ma ciò appartiene più a un carisma che a un sacramento.

Perciò rispondiamo che egli riceve il potere di compiere le sue funzioni per ufficio: sebbene queste possano essere compiute anche da altri, ma non per ufficio.

Come si può celebrare la messa anche in un edificio non consacrato, sebbene la consacrazione della chiesa sia ordinata a tale atto di culto.

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