Supplemento alla III parte

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Articolo 3 - Se in qualche modo alla risurrezione coopereranno gli angeli

Pare che gli angeli non coopereranno in alcun modo alla risurrezione.

Infatti:

1. La risurrezione dei morti richiede maggiore virtù che la generazione degli uomini.

Ma quando gli uomini vengono generati, l'anima non è infusa nel corpo mediante gli angeli.

Quindi neppure la risurrezione, che è il ricongiungimento dell'anima con il corpo, avverrà attraverso il ministero degli angeli.

2. Se un tale ministero fosse affidato a qualche ordine di angeli, spetterebbe in modo particolare alle Virtù, che hanno il compito di compiere i miracoli.

Invece nei testi riferiti dalle Sentenze [ 4,43,2 ] non si parla di esse, ma degli Arcangeli.

Quindi la risurrezione non avverrà con il concorso ministeriale degli angeli.

In contrario:

Sta scritto [ 1 Ts 4,16 ]: « Il Signore stesso, alla voce dell'arcangelo, discenderà dal cielo.

E prima risorgeranno i morti in Cristo ».

Perciò la risurrezione dei morti si compirà attraverso il ministero degli angeli.

Dimostrazione:

Secondo l'affermazione di S. Agostino [ De Trin. 3,4.9 ], « come i corpi più vili e inferiori sono governati con un certo ordine da quelli più sottili e più potenti, così tutti i corpi sono governati da Dio mediante lo spirito vivente e razionale ».

E la stessa dottrina è ribadita da S. Gregorio [ Dial. 4,6 ].

Perciò in tutte le sue opere relative ai corpi Dio si serve del ministero degli angeli.

Ora, nella risurrezione c'è qualcosa che riguarda la trasmutazione dei corpi, cioè la raccolta delle ceneri e la loro preparazione per la ricostituzione del corpo umano.

Così dunque per quest'opera Dio si servirà del ministero degli angeli.

L'anima invece, come è immediatamente creata da Dio, così si unirà al corpo per un intervento immediato di Dio, senza alcuna cooperazione degli angeli.

E parimenti lui solo effettuerà la glorificazione del corpo, allo stesso modo in cui glorifica immediatamente l'anima.

- E questo ministero angelico da alcuni, come dice il testo delle Sentenze [ l. cit. ], viene denominato voce.

Analisi delle obiezioni:

1. E così risolta anche la prima obiezioni.

2. Questo ministero è affidato principalmente a un Arcangelo, cioè a S. Michele, che è principe della Chiesa come lo era della Sinagoga, secondo quanto è scritto in Daniele [ Dn 10,21 ].

Egli però agirà sotto l'influsso delle Virtù e degli altri ordini angelici superiori.

Perciò al suo agire coopereranno in qualche modo anche tali ordini superiori.

E allo stesso modo coopereranno con lui gli angeli inferiori quanto alla risurrezione dei singoli, di cui essi sono i custodi.

E così quel suono di cui si parla potrà dirsi voce di uno come di molti angeli [ Sent., l. cit. ].

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