Carlo Tessitore

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Il suo rapporto con i Fratelli delle Scuole Cristiane

Fratel Teodoreto si adoperò con grande solerzia per far conoscere ai suoi Confratelli, in Italia e all'estero, l'Unione Catechisti, e per creare, nella famiglia lasalliana, un clima favorevole alla crescita dell'Istituto secolare, mantenendo, con i Fratelli meglio disposti verso l'iniziativa, una fruttuosa rete di relazioni.

Tessitore, fedele alla linea di Fratel Teodoreto, si sforzò di intensificare, ove possibile, il rapporto di collaborazione tra Fratelli e Catechisti.

Frutto di questa felice opera "diplomatica", fu la celebre circolare n. 328, emanata nel 1949 dall'allora Superiore Generale Fr. Athanase Emile, il cui scopo precipuo consisteva nel promuovere nuove sezioni dell'Unione nell'ambito delle Case dei Fratelli.

Incoraggiato da questi successi, il Presidente si applicò intensamente ad estendere l'Istituto nel mondo, coltivando fruttuosi rapporti epistolari con quei Fratelli delle Scuole Cristiane, che, assecondando l'invito del loro Superiore generale, desideravano inaugurare nuove sezioni dell'Unione all'interno dei gruppi di ex-allievi.

A tale scopo vennero promosse delle conferenze, rivolte ai Fratelli del Secondo Noviziato, dove Tessitore ebbe modo di esporre i suoi progetti.

«Una persona che sapeva anche capire e soprattutto organizzare l'impegno in aiuto dell'Unione Catechisti, una persona molto seria e convinta.

Tessitore ha cercato di ricongiungere la giovane congregazione con i FSC e con lui si sono approfonditi gli scambi di vedute, i rapporti…

In quanto non erano sempre facili ». ( Fratel Felice Cornetto, FSC ).

Significativi appaiono alcuni stralci ricavati dagli articoli apparsi sul Bollettino, che confermano la sua grande stima per l'Istituto dei FSC, nonché l'impegno a diffondere, tra i Fratelli, la conoscenza dell'Unione, e nel delineare i collegamenti che le due opere hanno intrecciato nel corso della loro missione apostolica, manifestando, così, una grande docilità agli impulsi della Provvidenza.

« L'Unione Catechisti ha una derivazione diretta dall'Istituto dei Fratelli, è piantata nello stesso ceppo, perché il suo fondatore è un Fratello d.S.C.; è nutrita alla stessa sorgente, che è la dottrina di S. Giov. Batt. de La Salle e la tradizione lasalliana; è a lui strettamente collegata anche nella sua struttura, perché un Fratello d.S.C. fa parte di tutti i suoi Consigli direttivi; cosicché nel definirne i rapporti, sorge spontanea alla mente l'idea di parentela. […]

L'Istituto dei Catechisti è affine a quello dei Fratelli, ma non uguale.

Attinge alla stessa sorgente, ma non in modo esclusivo.

Ha uno scopo analogo, ma non identico.

Ha dei metodi simili, ma non precisi.

In ciò che vi è di comune si rivela la fecondità dell'identica origine: in ciò che vi è di diverso appare il diverso compito e la giustificazione del sorgere del nuovo Istituto.

Da tutti gli elementi deriva una complementarietà reciproca veramente ammirabile, formatasi provvidenzialmente e in cui si riflette chiaramente un disegno divino, talché i due Istituti convengono reciprocamente, si potenziano a vicenda, riverberano come i raggi di due fiamme. […]

Nella divisione dei compiti che lo Spirito Santo assegna ad ogni uomo come ad ogni istituzione, ci pare di intendere che all'Istituto dei Fratelli sia stata affidata la missione di diffondere la verità per mezzo della Scuola. […]

Della verità piena però e quindi non limitata all'ordine naturale, ma illuminata dallo spirito di Fede, per cui le scuole sono cristiane e non soltanto umane. […]

Analoga è l'impostazione dei catechisti.

Anch'essi hanno per fine la diffusione capillare della verità rivelata, per mezzo del catechismo.

Ciò che non fanno nella scuola lo fanno nell'ambiente di famiglia, di lavoro e di società […].

I catechisti, uniti nel sacrificio della consacrazione a Dio […] continuano il lavoro dei Fratelli nella scuola, ne mostrano l'efficacia e vi aggiungono quello che solo la vita vissuta vi può aggiungere di esperienza ambientale ». ( Bollettino, lug.- die. 1951, cfr. anche lug.-dic. 1956 ).

Tessitore sottolinea con insistenza l'importanza fondamentale della collaborazione sorta tra Fratelli e Catechisti.

Nel Bollettino del gen.-apr. '39, ad esempio, viene pubblicata una cronistoria dei passaggi più salienti dello sviluppo dell'Istituto Secolare.

In particolare vi si evidenzia l'elezione di Fr. Francesco di Gesù quale Assistente Generale dei FSC per l'Italia ( 1934 ) "il quale mostrò subito di prediligere l'opera nostra e ne sposò la causa, promuovendo in tutte le case da lui dipendenti, la formazione di una Sezione dell'UC e perciò sorsero varie Sezioni a Roma, Milano, Genova, Tripoli, Bengasi, Viareggio, ecc.

" Si rileva anche, con toni quasi commossi, il "segnalatissimo favore dell'affiliazione all'Istituto" ottenuto per i membri congregati il 21 novembre 1935, da parte del Superiore Generale dei FSC, e un analogo provvedimento ottenuto dall'ordine dei Frati Minori per tutti i membri dell'Unione, Catechisti e Zelatori, il 4 ottobre 1936. "in questo modo" scrive Tessitore "l'Unione è diventata ricchissima di privilegi spirituali, attingendo direttamente a due fra i massimi Ordini religiosi della Chiesa".

È difficile stabilire quale e quanta parte abbia giocato il Presidente dell'Unione, nel promuovere gli scambi e i rapporti del nascente Istituto, con i due Ordini.

Un'attività intensa, sovente nascosta, che ha dato importanti frutti.

Peraltro, la conferenza, dal titolo "Il nostro Istituto Secolare", tenuta, nel 1951, ai novizi FSC di Bordighera, testimonia la forte predilezione nutrita da Tessitore per la congregazione di La Salle.

L'auspicio, allora formulato, di una più intensa collaborazione nel campo della didattica, si concretizzò molto più tardi, nel 1969, quando i Fratelli entrarono stabilmente nel Consiglio d'Amministrazione della "Casa di Carità".

Il Nuovo Statuto prevedeva che la scuola diventasse, a tutti gli effetti, un Ente avente come soci fondatori i Catechisti ed i Fratelli delle Scuole Cristiane.

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