Interventi presso l'Ufficio Catechistico Regionale

2° Intervento

Per identificare bene la fisionomia del catechista forse potrebbero essere più utili certe categorie biblico - evangeliche che secondo me delineano in pienezza la fisionomia del catechista.

Allora più che catechista sarebbe bene parlare di uno che è insieme discepolo e apostolo di Cristo.

Quando diciamo discepolo diciamo colui che si mette veramente alla scuola di Cristo, vive pienamente di Lui, vive veramente in comunione con Lui.

Qui c'è tutto il problema dell'ascolto di Cristo, della Sua parola, della comunione con Cristo, della partecipazione piena alla Sua vita, perciò della totalità della ricchezza cristiana, del cristiano, nel suo rapporto con Cristo.

Da qui si comprende come allora come il catechista da discepolo di Cristo diventa apostolo e allora diventa apostolo, annunciatore, tutto quello che comporta la categoria dell'apostolato, non semplicemente perché ha scelto in quella occasione o rispetto a quelle determinate persone di compiere qualche volta e in qualche modo un'opera di apostolato, ma perché l'apostolo diventa la tipica professione, non semplice dilettantismo, professione che il discepolo, che vive in pienezza della realtà del discepolato deve esercitare.

I modi saranno diversi, ci sono diversi tipi di catechisti, a seconda

della preparazione, a seconda dell'ambiente, della città, ma mi pare che la cosa fondamentale sia proprio questa: si tratta, prima di tutto per essere veri apostoli, di essere prima di tutto discepoli di Cristo nel senso migliore della parola.

Allora il discepolo diventa, da un punto di vista più dinamico verso Dio e verso i fratelli, diventa l'apostolo, cioè è il discepolo che esercita pienamente la professione, in senso dinamico, del discepolato e questa professione dinamica del discepolato è l'apostolato.

Credo che forse converrebbe quasi sostituire alla parola catechista, per dire la sua testimonianza, la sua esigenza di partecipare lui prima alla vita di Cristo, per poter essere catechista non soltanto per fama catechista, come diceva giustamente lei, credo che forse le parole più direttamente evangeliche discepolo e apostolo sarebbero più pregnanti, più ricche di significato e permettono di evitare subito ogni equivoco sul significato della parola.

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