La revisione delle nostre Regole e Costituzioni La Sorgente - 6 luglio 1969 Adunanza Catechisti Congregati - Domenico Conti Desidero invitarvi oggi a fare alcune considerazioni concernenti il raduno degli Istituti Secolari che si terrà nel prossimo anno a Roma, in occasione del giubileo sacerdotale del Papa Paolo VI. È un periodo questo di estrema importanza, sia per noi personalmente, sia per l'Unione. 1 - La revisione delle Regole comporta maggiore disponibilità all'azione di Dio Rivedere le Regole e Costituzioni significa innanzitutto esaminare la propria posizione e la propria consapevolezza nei confronti della volontà di Dio, rendendosi più intelligentemente disponibili all'azione che Dio vuole compiere in noi e nel mondo per mezzo dell'Unione. Quindi sono avvenimenti di grazia che devono impegnare il nostro cuore e il nostro intelletto. Auguriamoci che il lavoro intrapreso non si concluda con delle affermazioni puramente scritte, ma ci aiuti a riformare e a migliorare la nostra vita catechistica, rendendola più rispondente e più fedele alla volontà di Dio. Non dobbiamo limitarci a ragionare, a cercare sotto un profilo conoscitivo, ma dobbiamo disporci ad accogliere la luce del Signore affinché Egli possa, attraverso di noi, attuare la riforma delle nostre Regole e Costituzioni. Riforma che comporta soprattutto un completamento dei capitoli che, per le vicende storiche che conoscete, rimasero incompleti al momento in cui il Cardinale di Torino volle approvare la Regola. 2 - Riforma come rinnovamento Tale riforma non comporta soltanto un completamento di qualche capitolo, ma anche il nostro rinnovamento, secondo l'invito del Vaticano II. Rinnovamento veramente auspicabile anche se il nostro Istituto Secolare, in quanto tale, non vi sarebbe strettamente tenuto; dobbiamo tuttavia aderire con docilità ed obbedienza all'invito della Chiesa che si è riunita in quella assise importantissima e fondamentale per la sua vita stessa. Approfondimento dell'opera di Fra Leopoldo e Fr Teodoreto Conosciamo le direttrici lungo le quali dobbiamo camminare: da una parte dobbiamo procedere a ritroso, riscoprendo lo spirito dei nostri fondatori: Fratel Teodoreto e Fra Leopoldo e approfondendo attraverso di essi l'Opera del Signore. Approfondimento delle necessità del mondo di oggi Dall'altra parte dobbiamo approfondire le necessità del mondo e della Chiesa di oggi in proporzione alla nostra vocazione. Pur non essendo nostro compito speculare su tutti i problemi ed i bisogni della Chiesa di oggi, dobbiamo tuttavia impegnarci nel capire e nel realizzare quanto il Signore ci chiede. Questo duplice procedere che si opera sui due versanti del nostro tempo presente, l'uno a monte e l'altro a valle, manifesta un unico impegno, che è quello di fedeltà alla volontà di Dio. Quindi è un tempo particolarmente prezioso che ci offre quasi un altro noviziato di particolare valore, un noviziato che durerà almeno due anni, un tempo di preghiera, di riflessione, di sacrificio, di disponibilità alla volontà di Dio, un tempo di superamento delle nostre miserie, dei nostri difetti, della nostra malizia, un tempo di rinnegamento di noi stessi, al fine di seguire più da vicino e più fedelmente il Signore ed approfondire fino in fondo la nostra intimità con Gesù Crocifisso. Non perdiamo di vista il significato profondo e la dimensione autentica di questo periodo che ci si apre di fronte, cercando di non soffermarci soltanto sugli aspetti più esteriori del leggere, del discutere, del decidere; ma impegnandoci in un approfondimento e in un rinnovamento della nostra vita interiore, rinnovamento verso il quale devono orientarsi le nostre letture, le nostre meditazioni. Disponiamoci ad arricchire la nostra vita di pietà, la nostra vita di apostolato, vincendo le tentazioni di evasione, l'imprudente desiderio di curiosità. Nostro compito è di approfondire il solco che ci è stato affidato, il solco nel quale è stato seminato il seme dell'Unione. Facciamo in modo che le nostre ricerche, le nostre letture siano orientate sempre in questa direzione. 3 - I testi fondamentali I testi fondamentali che si propongono alla nostra meditazione sono in primo luogo la S. Scrittura, gli scritti conciliari, i detti del libro di Fra Leopoldo, i pensieri di Fratel Teodoreto, pensieri che raccolgono il fondamento della spiritualità di S. Giovanni Battista de La Salle, per la cui comprensione vi consiglio la lettura del libro "A l'école de Saint J. B. de La Salle", libro che alcuni di voi hanno già spontaneamente richiesto. Proponiamoci perciò di meditare su tali scritti per arricchire la nostra vita spirituale e per affrontare i problemi odierni con semplicità cristiana e con spirito catechistico riferendoci sempre a Cristo Crocifisso. Disponiamoci con fedeltà ed obbedienza ad accogliere la volontà del Signore affinché possa, attraverso di noi, realizzare il Suo disegno per quelle che sono le necessità della Chiesa e le necessità del mondo in cui noi viviamo e del mondo futuro.