Lettera N°65

Torino, febbraio 2019

Non ci ostacoli il ricordo dei peccati

A volte noi pensiamo che i nostri peccati, recenti o antichi, ci rendono incapaci di giungere alla perfezione.

È precisamente il contrario!

Essi ci sono perdonati a tal punto che non costituiscono più nessuno ostacolo tra noi e Dio.

È assolutamente falso che Egli conservi rancore per il nostro passato.

Ricordiamo quanto siamo poveri, deboli, difettosi; ora, proprio perché siamo tali, Dio non ricorda i nostri peccati.

"Aveva compassione della moltitudine": questo è il sentimento di Dio verso di noi quando ci vede inciampare e cadere.

Ha la stessa compassione che ha una madre verso il suo bambino.

Egli si rende conto della nostra debolezza, ci compatisce e ci dà tempo di correggere i nostri difetti.

Facciamo bene cio' che è in nostro potere; il resto riuscirà senz'altro.

( Daniel Considine )

Preghiera dei fedeli

Per l'anno 2019 la Chiesa ci invita a pregare per le seguenti intenzioni:

- per la Chiesa, perchè non dimentichi mai che la pace non nasce nelle false sicurezze offerte dal mondo, ma a Betlemme e in ogni povertà abitata da Dio.

- per i responsabili delle nazioni, perché antepongano sempre l'interesse dei popoli e il loro desiderio di pace, alla ricerca egoistica del prestigio e del potere.

- per tutti coloro che soffrono o non conoscono la pace, perché la carità dei cristiani e degli uomini di buona volontà tocchi i loro cuori con la tenerezza di Dio.

Gli "Aggregati" dell'Unione: Zelatori e ascritti

( Da un documento dell'Unione – segue 2°parte )

Sapete bene che non a prezzo di beni corruttibili, con oro o argento, foste riscattati dalla vana forma di vita ereditata dai padri, ma a prezzo del sangue prezioso dell'agnello illibato e immacolato, Cristo.

Egli fu sì predestinato prima della fondazione del mondo, ma venne manifestato in questi ultimi tempi per voi, voi che, per mezzo suo, credete in un Dio che lo risuscitò da morte e lo glorificò, cosicché la vostra fede è anche speranza in Dio.

Una volta purificate le vostre anime nell'obbedienza alla verità in vista di un fraterno amore senza finzione, amatevi gli uni gli altri con cuore puro, intensamente, essendo figli procreati non da un seme corruttibile, ma da uno incorruttibile, per mezzo della parola vivente e stabile di Dio.

Infatti ogni carne è come erba e ogni sua gloria come fiore d'erba; seccò l'erba e il fiore cadde, ma la parola del Signore rimane in eterno.

Questa è appunto la parola che fu evangelizzata in mezzo a voi. ( 1 Pt 1,18-25 ).

Rigettate dunque ogni genere di cattiveria, di inganno, di ipocrisia, di invidia e maldicenza.

Simili a bambini appena nati, siate avidi di un latte spirituale e puro per crescere, per esso, fino alla salvezza, se davvero avete gustato quant'è soave il Signore!

Avvicinandovi a Lui, pietra vivente rigettata dagli uomini, ma scelta e pregiata da Dio, anche voi, simili a pietre viventi, siate edificati come edificio spirituale per un sacerdozio santo, allo scopo di offrire vittime spirituali, bene accette a Dio per mezzo di Gesù Cristo.

Perciò si ha nella Scrittura: "Ecco, io pongo in Sion una pietra angolare, scelta, pregiata; e chi pone su essa la sua fede non resterà deluso.

A voi dunque l'onore, a voi che credete.

Ma per quelli che non hanno fede la pietra che i costruttori hanno scartato, questa è diventata pietra d'angolo, e pietra d'inciampo e roccia di scandalo: essi vi inciampano non dando retta alla parola, per la quale pure erano stati destinati.

Voi invece siete la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, popolo di acquisto, per annunciare le virtù di colui che dalle tenebre vi chiamò alla meravigliosa sua luce; voi che un tempo eravate non-popolo, ora invece siete il popolo di Dio; voi, i già esclusi dalla misericordia, siete ora invece figli di misericordia. ( 1 Pt 2,1-10 ).

Riflessioni circa la realtà degli Zelatori e degli Ascritti

Nelle nostre ultime Lettere di Comunione sono state riproposte delle precisazioni di Fr. Teodoreto circa i compiti e le finalità degli Zelatori e degli Ascritti.

Nel mese di settembre 2018, desiderando riprendere con nuovo slancio le nostre attività, contattai alcuni di voi per vedere insieme come fare, chiedendo di esprimermi il loro parere.

Purtroppo non mi è giunta ancora alcuna risposta, nè suggerimenti sul come migliorare il nostro camino, tenendo tuttavia presente che gli anni passano per tutti e che non si hanno più la forza e la capacità di fare tante cose rapidamente.

Occorre comunque reagire con fermezza per arrivare ad una concreta riflessione sul da farsi, in tempi ragionevolmente rapidi.

In particolare, per i Cenacoli decentrati in altre località, gradirei sapere come procede la diffusione dell'Adorazione a Gesù Crocifisso, in quali forme, con quale spirito viene fatta e se c'è armonia tra i vari membri.

Sarebbe inoltre opportuno che in ogni Cenacolo si costituisse un Gruppo di coordinamento, con l'elezione di un Responsabile, per stabilire le iniziative da portare avanti insieme.

Un fraterno saluto

Leandro