Quaresima, 2019

Invito alla preghiera personale con l'intenzione per la Casa di Carità tramite l'Adorazione a Gesù Crocifisso o una coroncina a Maria SS.

Mio Signore Gesù Crocifisso, Ti adoro e Ti amo, perché per amore del Padre, nello Spirito Santo, con la tua croce hai redento il mondo.

Ti ringrazio di avermi amato, di aver sofferto tanti dolori e preso su di Te i miei peccati, di cui mi pento con tutto il cuore.

Signore Gesù, mio Maestro e Salvatore, unito a Maria, con gli Angeli e i Santi, adoro

le piaghe sanguinanti e gloriose delle tue mani benedicenti, che guariscono e salvano,

dei tuoi piedi feriti, che portano il Vangelo di pace,

del tuo cuore trafitto, che sulla croce ha vinto la morte.

Possa vedere in Te Crocifisso il volto di Dio, lasciarmi attrarre dal tuo amore, amando i fratelli come Tu li hai amati, e trovare in Te la forza del perdono e il conforto nella sofferenza.

Ti prego affinché la tra Chiesa sia sempre testimone di amore e centro di unità e di pace per tutti gli uomini

Grazie, o Padre,

per l'amore che Gesù ci rivela dalla Croce,

per il desiderio di incontrarTi e servirTi nei fratelli,

per la Fede nella benevola vicinanza del Tuo Spirito,

per la Carità di cui ci chiedi di essere testimoni,

per la Speranza nella Vita che ci attende.

Meditazione d'innanzi al Crocifisso

Ascolta il Signore che ti parla con misericordia:

"Forse ti ricopre di confusione la gravità della sofferenza che mi hai inflitto.

Non avere timore!

Questa croce non è un pungiglione per me, ma per la morte.

Questi chiodi non mi procurano tanto dolore, quanto imprimono più profondamente in me l'amore verso di te.

Queste ferite non mi fanno gemere, ma piuttosto fanno passare te all'interno della mia anima.

Il mio corpo pieno di dolorose contrazioni anziché accrescere la pena, allarga gli spazi del mio cuore per accoglierti.

Il mio sangue non è perduto per me, ma è donato in riscatto per te.

Vieni, dunque, accostati.

Sperimenta almeno la mia tenerezza che ricambia il male con il bene, le ingiurie con l'amore, ferite tanto grandi con un amore cosi immenso".

( San Pietro Crisologo )

L'agonia di Gesù nel Getsemani

( da uno relazione sui dolori di Gesù, del medico Piérre Barbet, inserita nel libro di mons. Fausto Rossi "Ancora nel Getsernani Egli cerca l'amore", 1986 ).

Gesù, entrato in agonia nel Getsemani - scrive l'evangelista Luca - pregava più intensarnente.

E diede in un sudore "come gocce di sangue" che cadevano fino a terra.

Il solo evangelista che riporta il fatto è un medico, Luca.

E lo fa con la precisione di un clinico.

Il sudar sangue, o ematoidrosi, è un fenomeno rarissimo.

Si produce in condizioni eccezionali: a provocarlo ci vuole una spossatezza fisica, accompagnata da una scossa morale violenta causata da una profonda emozione, da una grande paura.

Il terrore, lo spavento, l'angoscia terribile di sentirsi carico di tutti i peccati degli uomini devono avere schiacciato Gesù.

Tale tensione estrema produce la rottura delle finissime vene capillari che stanno sotto le ghiandole sudoripare, il sangue si mescola al sudore e si raccoglie sulla pelle; poi cola per tutto il corpo fino a terra.

Brani da La Risurrezione di A. Manzoni

È risorto: il capo santo

più non posa nel sudario;

È risorto: dall'un canto

dell'avello solitario

sta il coperchio rovesciato:

come un forte inebbriato

il Signor si risvegliò.

 

Era l'alba: e molli il viso,

Maddalena e l'altre donne

fean lamento sull'Ucciso:

ecco tutta di Sionne

si commosse la pendice,

e la scolta insultatrice

di spavento tramortì.

 

Dall'altar si mosse un grido:

godi, o Donna alma del cielo;

godi; il Dio cui fosti nido,

a vestirsi il nostro velo,

è risorto, come il disse:

per noi prega: Egli prescrisse,

che sia legge il tuo pregar.