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IV stazione | ![]() |
Simeone parlò a Maria, sua madre: "Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori.
E anche a te una spada trafiggerà l'anima".
Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore ( Lc 2,34-35.51 ).
Dice il Signore: "Trattieni la voce dal pianto, i tuoi occhi dal versare lacrime, perché c'è un compenso per le tue pene" ( Ger 31,16 ).
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Maria, donna forte e lucida, il tuo consenso ha liberato la nostra libertà.
Senza di esso, malgrado la fervida attesa del Padre, il Verbo non avrebbe potuto incarnarsi.
"Avvenga di me quello che hai detto" ( Lc 1,38 ): lo Spirito allora è potuto scendere su di te, prima Pentecoste, ed echeggiare il Cantico dei Cantici, quello della storia e quello dell'universo.
Maria, tu eri una giovanissima ragazza di Galilea.
Non potevi capire tutto e il tuo volto diventava serio e dolce quando in silenzio meditavi su tante meraviglie.
Forse più tardi hai dubitato nella tua preoccupazione di madre ( Mt 12,46.50 ).
Eppure si imponeva l'evidenza del compimento delle profezie, perché Dio spiega la potenza del suo braccio e ricolma di beni gli affamati ( Lc 1,51.53 ).
Allora tu hai seguito Gesù sul cammino della croce, una spada nel cuore.
Certamente piangevi, ma lui ti ha consolata: "non piangere, madre, perché dopo tre giorni risusciterò" ( Liturgia bizantina e tradizione iconografica ).
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Santa Maria, Madre di Dio, prega il Figlio per noi, quando la croce innumerevole dell'umanità diventa una spada nei nostri cuori.
Fa' che con te possiamo dare al mondo questo Dio escluso che tu hai saputo accogliere perché egli rinnovi tutto col suo amore.
Santa Maria, Madre di Dio, dona ad ognuno questa maternità dell'anima, che permette all'amore di risplendere.