Deuteronomio

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Capitolo 27

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

La legge è scritta. Cerimonie cultuali

1 Mosè e gli anziani d'Israele diedero quest'ordine al popolo: « Osservate tutti i comandi che oggi vi dò.
2 Quando avrete passato il Giordano per entrare nel paese che il Signore vostro Dio sta per darvi, erigerai grandi pietre e le intonacherai di calce.
3 Scriverai su di esse tutte le parole di questa legge, quando avrai passato il Giordano per entrare nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti, paese dove scorre latte e miele, come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto.
Gs 8,3
4 Quando dunque avrete passato il Giordano, erigerete sul monte Ebal queste pietre, che oggi vi comando, e le intonacherete di calce.
Gs 8,30-31
5 Là costruirai anche un altare al Signore tuo Dio, un altare di pietre non toccate da strumento di ferro.
6 Costruirai l'altare del Signore tuo Dio con pietre intatte e sopra vi offrirai olocausti al Signore tuo Dio,
Es 20,25
7 offrirai sacrifici di comunione e là mangerai e ti gioirai davanti al Signore tuo Dio.
Dt 12,11
8 Scriverai su quelle pietre tutte le parole di questa legge con scrittura ben chiara ».
9 Mosè e i sacerdoti leviti dissero a tutto Israele: « Fa' silenzio e ascolta, Israele!
Oggi sei divenuto il popolo del Signore tuo Dio.
10 Obbedirai quindi alla voce del Signore tuo Dio e metterai in pratica i suoi comandi e le sue leggi che oggi ti dò ».
11 In quello stesso giorno Mosè diede quest'ordine al popolo:
12 « Quando avrete passato il Giordano, ecco quelli che staranno sul monte Garizim per benedire il popolo: Simeone, Levi, Giuda, Issacar, Giuseppe e Beniamino;
Gs 8,33-35
Lc 6,20-26
13 ecco quelli che staranno sul monte Ebal, per pronunciare la maledizione: Ruben, Gad, Aser, Zàbulon, Dan e Nèftali.
14 I leviti prenderanno la parola e diranno ad alta voce a tutti gli Israeliti:
15 Maledetto l'uomo che fa un'immagine scolpita o di metallo fuso, abominio per il Signore, lavoro di mano d'artefice, e la pone in luogo occulto! Tutto il popolo risponderà e dirà: Amen.
Es 20,4+
16 Maledetto chi maltratta il padre e la madre! Tutto il popolo dirà: Amen.
Es 21,17+
17 Maledetto chi sposta i confini del suo prossimo! Tutto il popolo dirà: Amen.
Dt 19,14
18 Maledetto chi fa smarrire il cammino al cieco! Tutto il popolo dirà: Amen.
Lv 19,14
19 Maledetto chi lede il diritto del forestiero, dell'orfano e della vedova!
Tutto il popolo dirà: Amen.
Es 22,20s+
20 Maledetto chi si unisce con la moglie del padre, perché solleva il lembo del mantello del padre!
Tutto il popolo dirà: Amen.
Dt 23,1
21 Maledetto chi si unisce con qualsiasi bestia! Tutto il popolo dirà: Amen.
Es 22,18+
Lv 18,23
22 Maledetto chi si unisce con la propria sorella, figlia di suo padre o figlia di sua madre!
Tutto il popolo dirà: Amen.
Lv 18,9
23 Maledetto chi si unisce con la suocera!
Tutto il popolo dirà: Amen.
Lv 18,8
24 Maledetto chi uccide il suo prossimo in segreto!
Tutto il popolo dirà: Amen.
Es 20,13+
25 Maledetto chi accetta un regalo per condannare a morte un innocente!
Tutto il popolo dirà: Amen.
Es 23,8+
26 Maledetto chi non mantiene in vigore le parole di questa legge, per metterla in pratica!
Tutto il popolo dirà: Amen.
Gal 3,10
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Abbreviazioni
27,1-28,68 Benedizioni e maledizioni.
Conclusione dell'alleanza
27,1-26 La legge scritta e la celebrazione del sacrificio
Questo capitolo comprende tre elementi eterogenei: vv 1-8; vv. 9-10; vv. 11-26.
I vv 9-10 potrebbero essere stati la continuazione di Dt 26,19.
Le altre due sezioni sono inserzioni.
Esse non stabiliscono leggi generali, ma prescrivono atti cultuali che si ricollegano al santuario di Sichem.
Qui vengono utilizzate, ritoccandole, antiche tradizioni sichemite: non poteva essere il Dt a prescrivere la costruzione di un altare e l'offerta di sacrifici sull'Ebal ( o il Garizim ), v 4s, e la legge scritta sulle pietre ( v 8 ) deve essere un testo più breve del Dt che sarà scritto su un libro ( cf. Dt 32,24-26 ).
Le cerimonie dei vv 11-26 hanno la stessa ambientazione all'esterno del santuario unico ( cf. nota al v 11 ).
27,4 sul monte Ebal: il sam. ha: « sul monte Garizim »; forse è la lezione primitiva, modificata in seguito dalla polemica contro i samaritani il cui luogo di culto era sul Garizim e conservava, probabilmente, l'antica tradizione.
D'altronde, nei vv 12-13 come in Dt 11,29, le benedizioni vengono pronunziate sul Garizim.
27,11-26 Questa scena, in origine indipendente, si svolge a Sichem.
Le due montagne del Garizìm e dell'Ebal fanno da cornice e richiamano simbolicamente le due possibilità che sono poste di fronte al popolo.
Il Garizìm, trovandosi a sud, rappresenta la destra e quindi la benedizione; l'Ebal, posto a sinistra, la maledizione.
27,11 La sezione 11-26 unisce due cerimonie:
1. vv 12-13: le tribù, suddivise in due gruppi, pronunciano in modo alternato le benedizioni e le maledizioni.
2. vv 14-26: i leviti proclamano dodici maledizioni, cui tutto il popolo risponde: amen.
La prima e l'ultima sono evidentemente deuteronomistiche: le altre dieci esprimono antiche proibizioni che trovano paralleli nel codice dell'alleanza e nello strato antico di Lv 18