|  | Isaia |  | 
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
| Caduta di Babilonia | |||||
| 1 A terra è Bel, rovesciato è Nebo; i loro idoli sono per gli animali e le bestie, caricati come loro fardelli, come peso sfibrante. | 
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| 2 Sono rovesciati, sono a terra insieme, non hanno potuto salvare chi li portava ed essi stessi se ne vanno in schiavitù. | |||||
| 3 Ascoltatemi, casa di Giacobbe e voi tutti, superstiti della casa di Israele; voi, portati da me fin dal seno materno, sorretti fin dalla nascita. | 
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| 4 Fino alla vostra vecchiaia io sarò sempre lo stesso, io vi porterò fino alla canizie. Come ho già fatto, così io vi sosterrò, vi porterò e vi salverò. | |||||
| 5 A chi mi paragonate e mi assomigliate? A chi mi confrontate, quasi fossimo simili? | 
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| 6 Traggono l'oro dal sacchetto e pesano l'argento con la bilancia; pagano un orefice perché faccia un dio, che poi venerano e adorano. | 
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| 7 Lo sollevano sulle spalle e lo portano, poi lo ripongono sulla sua base e sta fermo: non si muove più dal suo posto. Ognuno lo invoca, ma non risponde; non libera nessuno dalla sua angoscia. | |||||
| 8 Ricordatevelo e agite da uomini; rifletteteci, o prevaricatori. | 
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| 9 Ricordatevi i fatti del tempo antico, perché io sono Dio e non ce n'è altri. Sono Dio, nulla è uguale a me. | |||||
| 10 Io dal principio annunzio la fine e, molto prima, quanto non è stato ancora compiuto; io che dico: « Il mio progetto resta valido, io compirò ogni mia volontà! ». | 
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| 11 Io chiamo dall'oriente l'uccello da preda, da una terra lontana l'uomo dei miei progetti. Così ho parlato e così avverrà; l'ho progettato, così farò. | 
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| 12 Ascoltatemi, voi che vi perdete di coraggio, che siete lontani dalla giustizia. | |||||
| 13 Faccio avvicinare la mia giustizia: non è lontana; la mia salvezza non tarderà. Io dispenserò in Sion la salvezza a Israele, oggetto della mia gloria. | |||||
|  | Indice |  | 
| 46,1-13 | Rovina degli dèi e intervento del Signore Il profeta intravede la presa di Babilonia da parte di Ciro. Gli dèi del pantheon assirobabilonese, Bel, dio del cielo, e Nebo, dio della saggezza, sono schiacciati. I babilonesi fuggono, portando i loro dèi, cioè gli idoli che li rappresentano. 46,1 Bel: nella lingua babilonese significa "Signore"; era il titolo di Marduc, il dio supremo di Babilonia. Nebo, suo figlio, era venerato come scriba e segretario degli dèi. Il crollo degli idoli può avere un significato simbolico: la conquista da parte di Ciro il Grande è una sconfitta degli dèi che avrebbero dovuto proteggere la città. | 
| 46,3 | Al contrario degli idolatri che « portano » con sè i loro dèi nella fuga, è Jahve che ha « portato » Israele fin dalle origini. - fin dal seno materno … fin dalla nascita: alla lettera « dalle viscere … dal seno ». | 
| 46,5 | L'opposizione tra gli dèi babilonesi vinti e Jahve, Dio di Israele trionfante, conduce il profeta a riprendere l'argomento della potenza incomparabile del vero Dio ( cf. Is 44,7; Is 41,21-29; Is 42,8; Is 43,8-13 ). | 
| 46,6 | bilancia: alla lettera « canna », cioè l'asta della bilancia. | 
| 46,8a | Senso incerto. Si corregge talvolta in « siate confusi », ma il greco ( « siate fermi » ) seguito qui da BJ e BC, sembra appoggiare la traduzione proposta. | 
| 46,11 | l'uccello da preda: probabilmente un altro riferimento al re persiano Ciro, che piomba sui suoi nemici come un uccello da preda. Il termine non è peggiorativo. |