|  | Siracide |  | 
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
| Doveri verso i genitori | ||||||
| 1 Figli, ascoltatemi, sono vostro padre; agite in modo da essere salvati. | 
 | |||||
| 2 Il Signore vuole che il padre sia onorato dai figli, ha stabilito il diritto della madre sulla prole. | ||||||
| 3 Chi onora il padre espia i peccati; | ||||||
| 4 chi riverisce la madre è come chi accumula tesori. | ||||||
| 5 Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera. | ||||||
| 6 Chi riverisce il padre vivrà a lungo; chi obbedisce al Signore dà consolazione alla madre. | ||||||
| 7 Chi teme il Signore rispetta il padre e serve come padroni i genitori. | ||||||
| 8 Onora tuo padre a fatti e a parole, perché scenda su di te la sua benedizione. | 
 | |||||
| 9 La benedizione del padre consolida le case dei figli, la maledizione della madre ne scalza le fondamenta. | 
 | |||||
| 10 Non vantarti del disonore di tuo padre, perché il disonore del padre non è gloria per te; | ||||||
| 11 la gloria di un uomo dipende dall'onore del padre, vergogna per i figli è una madre nel disonore. | 
 | |||||
| 12 Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia, non contristarlo durante la sua vita. | 
 | |||||
| 13 Anche se perdesse il senno, compatiscilo e non disprezzarlo, mentre sei nel pieno vigore. | ||||||
| 14 Poiché la pietà verso il padre non sarà dimenticata, ti sarà computata a sconto dei peccati. | ||||||
| 15 Nel giorno della tua tribolazione Dio si ricorderà di te; come fa il calore sulla brina, si scioglieranno i tuoi peccati. | ||||||
| 16 Chi abbandona il padre è come un bestemmiatore, chi insulta la madre è maledetto dal Signore. | 
 | |||||
| L'umiltà | ||||||
| 17 Figlio, nella tua attività sii modesto, sarai amato dall'uomo gradito a Dio. | ||||||
| 18 Quanto più sei grande, tanto più umiliati; così troverai grazia davanti al Signore; | 
 | |||||
| 19 perché grande è la potenza del Signore | ||||||
| 20 e dagli umili egli è glorificato. | 
 | |||||
| 21 Non cercare le cose troppo difficili per te, non indagare le cose per te troppo grandi. | 
 | |||||
| 22 Bada a quello che ti è stato comandato, poiché tu non devi occuparti delle cose misteriose. | ||||||
| 23 Non sforzarti in ciò che trascende le tue capacità, poiché ti è stato mostrato più di quanto comprende un'intelligenza umana. | ||||||
| 24 Molti ha fatto smarrire la loro presunzione, una misera illusione ha fuorviato i loro pensieri. | ||||||
| L'orgoglio | ||||||
| 25 Un cuore ostinato alla fine cadrà nel male; chi ama il pericolo in esso si perderà. | 
 | |||||
| 26 Un cuore ostinato sarà oppresso da affanni, il peccatore aggiungerà peccato a peccato. | ||||||
| 27 La sventura non guarisce il superbo, perché la pianta del male si è radicata in lui. | ||||||
| 28 Una mente saggia medita le parabole, un orecchio attento è quanto desidera il saggio. | ||||||
| Carità verso i poveri | ||||||
| 29 L'acqua spegne un fuoco acceso, l'elemosina espia i peccati. | 
 | |||||
| 30 Chi ricambia il bene provvede all'avvenire, al momento della sua caduta troverà un sostegno. | ||||||
|  | Indice |  | 
| 3,1-16 | Onorare il padre e la madre Il rapporto figli-genitori è tema frequente nella letteratura sapienziale. La società antica trovava in questo rapporto armonioso ( spesso però anche rapporto di dipendenza ) uno dei suoi elementi costitutivi. Questo breve testo, nel quale l'autorità del padre è associata a quella della madre, può essere considerato un commento al quarto comandamento del decalogo. | 
| 3,7 | Greco 248 e lat. aggiungono: « Chi teme il Signore, onora suo padre ». - come padroni: con il gr.; BJ congettura: « come il suo Signore ». | 
| 3,17-25 | L'umiltà 3,17a Il testo ebraico reca: "Figlio mio, nella ricchezza cammina con modestia". 3,17b BJ traduce: « sarai più amato di un uomo munifico »; alla lettera l'ebr. ha: « che dona regali »; il gr. ha: « gradito ». | 
| 3,18 | Greco 248 e sir. aggiungono: « 19Numerosi sono gli uomini alteri e superbi, ma agli umili ( Dio ) rivela i suoi segreti ». | 
| 3,20 | Si sottolinea la condiscendenza di Dio, che si mette a disposizione dei più umili. Ma l'ebr. ( « poiché grande è la misericordia di Dio, agli umili svela i suoi segreti » ) esprime un'idea più frequente nell'AT: Dio ricolma di grazie colui che si umilia ( Pr 3,34; Sal 25,14; cf. Mt 11,25; Lc 1,52 ). | 
| 3,21 | Contro la curiosità ( vv 21-24 ): la legge deve bastare allo studio del saggio. | 
| 3,23 | in ciò che trascende le tue possibilità: con l'ebr.; gr. ha: « nelle tue opere superflue ». | 
| 3,24a | L'ebr. ha: « perché numerosi sono i pensieri degli uomini ». 3,24b Greco 248 aggiunge: « 25Privo di pupilla, tu manchi di luce; se sei senza scienza, non tentar di persuadere ». Omesso questo v, BC cambia la numerazione fino al v 31. | 
| 3,25 | Gr. e BJ, v 26. L'ebr. ha: « e chi ama la felicità, da essa sarà condotto ». | 
| 3,30 | Gr. e BJ, v 31. Il testo non precisa se si tratta di ricambiare il bene con il bene, o anche il male con il bene. |