|  | Siracide |  | 
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
| Proverbi | |||||
| 1 Di tre cose mi compiaccio e mi faccio bella, di fronte al Signore e agli uomini: concordia di fratelli, amicizia tra vicini, moglie e marito che vivono in piena armonia. | |||||
| 2 Tre tipi di persone io detesto, la loro vita è per me un grande orrore: un povero superbo, un ricco bugiardo, un vecchio adultero privo di senno. | |||||
| I vecchi | |||||
| 3 Nella giovinezza non hai raccolto; come potresti procurarti qualcosa nella vecchiaia? | |||||
| 4 Come s'addice il giudicare ai capelli bianchi, e agli anziani intendersi di consigli! | |||||
| 5 Come s'addice la sapienza ai vecchi, il discernimento e il consiglio alle persone eminenti! | 
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| 6 Corona dei vecchi è un'esperienza molteplice, loro vanto il timore del Signore. | |||||
| Proverbio numerico | |||||
| 7 Nove situazioni io ritengo felici nel mio cuore, la decima la dirò con le parole: un uomo allietato dai figli, chi vede da vivo la caduta dei suoi nemici; | |||||
| 8 felice chi vive con la sua moglie assennata, colui che non pecca con la sua lingua, chi non deve servire a uno indegno di lui; | 
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| 9 fortunato chi ha trovato la prudenza, chi si rivolge a orecchi attenti; | |||||
| 10 quanto è grande chi ha trovato la sapienza, ma nessuno supera chi teme il Signore. | |||||
| 11 Il timore del Signore è più di ogni cosa; chi lo possiede a chi potrà essere paragonato? | |||||
| Le donne | |||||
| 12 Qualunque ferita, ma non la ferita del cuore; qualunque malvagità, ma non la malvagità di una donna; | |||||
| 13 qualunque sventura, ma non la sventura causata dagli avversari; qualunque vendetta, ma non la vendetta dei nemici. | |||||
| 14 Non c'è veleno peggiore del veleno di un serpente, non c'è ira peggiore dell'ira di un nemico. | |||||
| 15 Preferirei abitare con un leone e con un drago piuttosto che abitare con una donna malvagia. | 
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| 16 La malvagità di una donna ne altera l'aspetto, ne rende il volto tetro come quello di un orso. | |||||
| 17 Suo marito siede in mezzo ai suoi vicini e ascoltandoli geme amaramente. | |||||
| 18 Ogni malizia è nulla, di fronte alla malizia di una donna, possa piombare addosso la sorte del peccatore! | |||||
| 19 Come una salita sabbiosa per i piedi di un vecchio, tale la donna linguacciuta per un uomo pacifico. | |||||
| 20 Non soccombere al fascino di una donna, per una donna non ardere di passione. | |||||
| 21 Motivo di sdegno, di rimprovero e di grande disprezzo è un donna che mantiene il proprio marito. | |||||
| 22 Animo abbattuto e volto triste e ferita al cuore è una donna malvagia; | |||||
| 23 mani inerti e ginocchia infiacchite, tale colei che non rende felice il proprio marito. | |||||
| 24 Dalla donna ha avuto inizio il peccato, per causa sua tutti moriamo. | 
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| 25 Non dare all'acqua un'uscita né libertà di parlare a una donna malvagia. | |||||
| 26 Se non cammina al cenno della sua mano, toglila dalla tua presenza. | |||||
|  | Indice |  | 
| 25,1-12 | Proverbi numerici Le massime qui raccolte ruotano intorno al numero tre ( vv. 1-2 ) e al numero dieci ( v. 7-12 ). 25,1 Con sir. e lat.; il gr. legge: « In tre cose ero grande e restai grande davanti al Signore e agli uomini ». Sarebbe un discorso della sapienza. | 
| 25,8b | chi non ara: questo stico manca nel greco ed è recuperato dall'ebraico. 25,8 Tra 8a e 8b, BJ con sir. e ebr. ( mutilo ) inserisce lo stico: « colui che non ara con un bue e un asino », che potrebbe intendersi sia in senso proprio ( cf. Lv 19,19; Dt 22,10 ) sia in senso metaforico ( cf. Sir 2,10; Sir 6,14 ); è immagine di coppia mal assortita. BC con gr. omette. | 
| 25,11 | Greco 248 e lat. aggiungono: « 12Il timore del Signore è l'inizio dell'amore, ma è mediante la fede che si comincia ad aderirgli ». | 
| 25,14(15) | veleno: con sir.; gr. e lat. hanno: « testa » ( la parola ebraica rôsh significa « testa » e « veleno » ). | 
| 25,16(17) | L'ebr. ha: « cambia il viso di suo marito e lo fa assomigliare a un orso ». | 
| 25,17 | Il testo ebraico reca: "La cattiveria di una donna àltera l'aspetto del marito / e ne rende tetro il volto come quello di un orso". 25,17(18) ascoltandoli: con gr.; BJ con 1 ms greco, ebr. e sir. traduce: « suo malgrado ». | 
| 25,24 | Allusione al primo peccato. Anche san Paolo sottolinea la colpevolezza di Eva ( 2 Cor 11,3; 1 Tm 2,14; ma cf. Rm 5,12 ). | 
| 25,26 | Alla lettera: « se non cammina secondo la tua mano, tagliala dalla tua carne » ( cf. Gen 2,24; Ef 5,31 ). È risaputo che la legge mosaica permetteva il divorzio ( Dt 24,1-4; cf. Mt 19,3-9p ). |