Giuditta

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Capitolo 4

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

Allarme in Giudea

1 Quando gli Israeliti che abitavano in tutta la Giudea sentirono per fama quanto Oloferne, il comandante supremo di Nabucodònosor, aveva fatto agli altri popoli e come aveva messo a sacco tutti i loro templi e li aveva votati allo sterminio,
2 furono presi da indescrivibile terrore all'avanzarsi di lui e furono costernati a causa di Gerusalemme e del tempio del Signore, loro Dio.
3 Oltre tutto, essi erano tornati da poco dalla prigionia e di recente tutto il popolo si era radunato in Giudea; erano stati consacrati gli arredi sacri e l'altare e il tempio dopo la profanazione.
4 Perciò spedirono messaggeri in tutto il territorio della Samaria, a Kona, a Bet-Coron, a Belmain, a Gèrico e ancora a Chiba, ad Aisora e alle strette di Salem,
5 e disposero di occupare in anticipo le cime dei monti più alti, di circondare di mura i villaggi di quelle zone e di raccogliere vettovaglie in preparazione alla guerra, tanto più che nelle loro campagne era appena terminata la mietitura.
6 Inoltre Ioakìm, sommo sacerdote in Gerusalemme in quel periodo di tempo, scrisse agli abitanti di Betulia e Betomestaim, situata di fronte a Esdrelon all'imbocco della pianura che si stende vicino a Dotain,
7 ordinando loro di occupare i valichi dei monti, perché di là si apriva la via d'ingresso alla Giudea e sarebbe stato facile arrestarli al valico, dove erano obbligati per la strettezza del passaggio a procedere tutti a due a due.
8 Gli Israeliti fecero come aveva loro ordinato il sommo sacerdote Ioakìm e il consiglio degli anziani di tutto il popolo d'Israele, che si trovava a Gerusalemme.

Le grandi suppliche

9 Nello stesso tempo ogni Israelita levò il suo grido a Dio con fervida insistenza e tutti si umiliarono con grande impegno.
10 Essi con le mogli e i bambini, i loro armenti e ogni ospite e mercenario e i loro schiavi si cinsero di sacco i fianchi.
Gn 3,7-8
11 Ogni uomo o donna israelita e i fanciulli che abitavano in Gerusalemme si prostrarono davanti al tempio e cosparsero il capo di cenere e, vestiti di sacco, alzarono le mani davanti al Signore.
12 Ricoprirono di sacco anche l'altare e alzarono il loro grido al Dio di Israele tutt'insieme senza interruzione, supplicando che i loro figli non venissero abbandonati allo sterminio, le loro mogli alla schiavitù, le città di loro eredità alla distruzione, il santuario alla profanazione e al ludibrio in mano alle genti.
Est 4,1s
13 Il Signore porse l'orecchio al loro grido e volse lo sguardo alla loro tribolazione, mentre il popolo digiunava da molti giorni in tutta la Giudea e in Gerusalemme davanti al santuario del Signore onnipotente.
Est 4,16
14 Ioakìm sommo sacerdote e tutti gli altri sacerdoti che stavano davanti al Signore e tutti i ministri del culto divino, con i fianchi cinti di sacco, offrivano l'olocausto perenne, i sacrifici votivi e le offerte volontarie del popolo.
Gl 2,17
15 Avevano cosparso di cenere i loro turbanti e invocano a piena voce il Signore, perché provvedesse benignamente a tutta la casa di Israele.
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Abbreviazioni
4,1-8,36 L'assedio di Betùllia e la sfida alla potenza di Dio
4,1-15 Resistenza e preghiere in Giudea
4,3 dopo la profanazione: al ritorno in patria dall'esilio babilonese, a partire dal 538, si ricostruì il tempio, che venne dedicato sotto Zorobabele nel 515.
Qui si allude piuttosto alla dedicazione seguita alla profanazione ordinata da Antioco IV nel 167 ( 1 Mac 4,36-61; 2 Mac 10,1-8 ).
L'autore qui fa astrazione dal tempo ( cf. introduzione ) per presentare, ancor vivo Nabucodònosor, il ritorno dall'esilio e il ripopolamento di Gerusalemme ( 539-400 ), forse addirittura la purificazione del tempio
successiva alla persecuzione di Antioco IV ( 165 ).
4,6 Ioakìm, sommo sacerdote: la figura del sommo sacerdote, dotato di poteri politici e militari, è recente, ed è tipica del post-esilio; sembra che il nome Ioakìm possa qui intendersi nel senso simbolico suggerito dall'etimologia ( "YHWH fortifica" ).
Betulia e Betomestaim: tutt'e due queste città restano sconosciute,
fuori di questo libro.
Betulia viene qui presentata come una posizione-chiave per il passaggio verso la Giudea ( v 7 e Gdt 8,21 ).
4,8 Prima dell'esilio non esisteva, accanto al sommo sacerdote,
nessun « consiglio degli anziani ».
Sembra invece che all'epoca greca fosse già un'istituzione permanente.
4,9 con grande impegno: dittografia, BJ omette.
4,11 le mani: conget.; il greco legge: « i loro sacchi »;
volg. presenta: « fecero prostrare i loro bambini davanti al tempio ».
4,12 anche l'altare: l'uso del sacco come abito di penitenza è normale,
ma questo gesto è insolito.
4,13 Volg. ricorda una missione del sommo sacerdote attraverso tutto Israele, per esortare alla preghiera, ricordando l'antica sconfitta di Amalek ( Es 17,9-13 ).