Memoriale
Termine che traduce approssimativamente la parola greca anamnesis e quella ebraica zikkaron. Designa il culto ebraico e cristiano come esperienza che attraverso un "raccontare" e un "fare rituale" ( che "ricordano", "fanno memoria" del passato ) rende presente e operante, qui e adesso, l'evento della salvezza. |
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In senso corrente, la parola significa un « dossier », una serie di appunti per ricordare. In senso religioso, il termine ha una profondità maggiore. Il « far memoria » è essenziale ad ogni persona e ad ogni comunità, a maggior ragione alla comunità cristiana, la quale vive della memoria tramandata ( tradizione ) dei primi testimoni oculari e degli Apostoli. « Far memoria » però nel mondo ebraico significa molto di più che « far ritornare alla mente », quasi rivedendo una fotografia del passato; implica invece un atteggiamento vitale-pratico, quasi un « ricordarsi di dover fare ». Ma c'è ancora un altro senso del « far memoria », espresso dalla parola « memoriale » ( in ebraico « zikkaron » ): non è tanto l'uomo che deve ricordare nella sua memoria, ma egli nella liturgia fa ricordare a Dio la Sua fedeltà e le Sue grandi opere, quasi « stimola » la memoria fedele di Dio, perché Egli compia nel presente quello che sempre ha compiuto nel passato. |
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Catechismo della Chiesa Cattolica |
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| L'ingresso messianico di Gesù a Gerusalemme | 559 |
| Alla Cena Gesù ha anticipato l'offerta libera della sua vita | 610 |
| Lo Spirito Santo ricorda il Mistero di Cristo | 1099 |
| Il Giorno del Signore | 1166 |
| Il sacramento dell'Eucaristia | 1323 |
| Come viene chiamato questo sacramento? | 1330 |
| Il sacrificio sacramentale azione di grazie, memoriale, presenza | 1356ss |
| Il banchetto pasquale | 1382 |
| Come si celebra questo sacramento? | 1517 |
| La celebrazione del Matrimonio | 1621 |
| Il giorno di sabato | 2170 |
| Comp. 120; 271; 275; 280 | |