Discorsi sui tempi Liturgici

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Nella veglia di Pasqua

1 - Veglia santa e solenne: il cristiano deve passarla pregando
2 - Vegliamo a Cristo sepolto per conseguire la vita per la quale è morto

1 - Veglia santa e solenne: il cristiano deve passarla pregando

Quando il Signore nostro Gesù Cristo, venuta la pienezza dei tempi, fu sul punto di affrontare la passione per la nostra salvezza eterna, diede ai suoi discepoli questo ammonimento: Vegliate e pregate per non entrare in tentazione. ( Mt 26,41 )

Il cristiano deve perciò aver sempre cura che il sonno non gli porti via ogni singola notte, secondo l'esempio dell'Apostolo che dice: Nelle veglie frequenti; ( 2 Cor 11,27 ) però per questa notte è fissata la più sacra e la più santa delle veglie, perché il mondo intero vegli in onore di Cristo; di modo che ciò che la divina misericordia ha compiuto una volta per tutte, la devozione degli uomini lo celebri con solenne anniversario e non ne cancelli il ricordo per dimenticanza.

Cristo infatti è morto una volta per tutte, giusto per gli ingiusti. ( 1 Pt 3,18 )

Ora però, risuscitato dai morti, non muore più, la morte non ha più potere su di lui.

Per quanto infatti riguarda il fatto che morì, egli morì al peccato una volta per tutte; per quanto invece riguarda il fatto che vive, egli vive per Iddio.

Così anche noi consideriamoci morti per il peccato, ma viventi per Dio in Cristo Gesù. ( Rm 6,9.11 )

Affinché questo sacramento così grande la memoria lo potesse conservare sempre vivo, era necessario che la notte dell'anno in cui esso è avvenuto non passasse come tutte le altre; esso anzi torna nella mente delle anime pie con una celebrazione quanto mai solenne.

I Giudei avevano messo a morte il Cristo proprio con l'intento di cancellarne dalla terra il ricordo.

Invece, a parte la pena eterna, ecco intanto che cosa ci hanno guadagnato: che nel glorificare il ricordo di lui, anche della loro scelleratezza il mondo non si dimentica; in tutto l'orbe terreno chiunque si rallegri per lo splendore di questa notte aborrisce nello stesso tempo le tenebre dei Giudei.

Ma se la loro scelleratezza è per noi un abominio, il bene smisurato che il Signore ci ha procurato tramite il loro misfatto conserviamolo fedelmente e celebriamolo solennemente.

2 - Vegliamo a Cristo sepolto per conseguire la vita per la quale è morto

Perciò, carissimi fratelli, nel celebrare la veglia proprio in questa notte, in cui ricordiamo il Signore sepolto, stiamo ben desti per tutto quel tempo in cui egli per noi dormì.

Egli stesso già molto tempo prima, annunciando per mezzo del Profeta la sua passione, aveva detto: Io mi addormento, poi mi risveglio, perché il Signore mi protegge. ( Sal 3,6 )

Dicendo Signore, si riferisce al Padre.

Noi dunque facciamo veglia nella notte in cui egli dormì, per poter vivere per la morte che patì; celebriamo la veglia sul suo sonno momentaneo perché, vegliando lui per noi, rimaniamo infaticabilmente, risuscitati anche noi, nella veglia dell'eternità.

Inoltre è questa la notte in cui egli è risuscitato, e noi aspettiamo svegli il momento della sua risurrezione.

È stato messo a morte per i nostri peccati e dormì; ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione. ( Rm 4,25 )

Perciò noi in questa medesima notte in cui egli dormì partecipiamo a questa veglia, affinché nella sua veglia siamo finalmente liberi e sicuri dal medesimo sonno.

E aspettiamo svegli l'ora in cui egli si risveglierà affinché nella giustificazione nostra, per la quale egli è risorto, non ci capiti, subentrando della negligenza, di dormire non tanto nel corpo, ma nel cuore.

Perciò, o carissimi, vegliamo e preghiamo per non entrare in tentazione.

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