Padri/Agostino/DisTL/223d.txt Nella veglia di Pasqua 1 - Perché la veglia pasquale è la più importante di tutte Voi sapete bene, fratelli carissimi, voi così consapevoli di quello che fate, che la ragione per cui questa veglia è consacrata al Signore ed è la più importante di tutte quante le veglie che sono offerte al culto divino, è il fatto che in essa, con solennità annuale si rinnova la memoria del Salvatore, il quale è stato messo a morte per i nostri peccati ed è risuscitato per la nostra giustificazione. ( Rm 4,25 ) Così ora tutta la sua Chiesa, che ne costituisce il corpo, può cantare: Ed io mi rallegrerò nel Signore ed esulterò in Dio mio salvatore. ( Ab 3,18 ) 2 - Perché il Signore è risorto di notte Ci sarà anche per noi, passata la notte di questo secolo, la risurrezione della carne verso il regno, il cui modello è già stato presentato nel nostro capo. E di notte volle il Signore proprio perché, come dice l'Apostolo: Dio che disse: Dalle tenebre splenda la luce, ha fatto brillare la sua luce nei nostri cuori. ( 2 Cor 4,6 ) Lo splender della luce dalle tenebre il Signore lo ha simboleggiato col nascere di notte e anche col risorgere di notte. La luce [ che sorge ] dalle tenebre è Cristo [ che viene ] dai Giudei, ai quali è detto: La vostra madre è simile alla notte. ( Os 4,5 ) Però tra quella gente, che era simile alla notte, notte non fu la vergine Maria, che anzi fu la stella della notte; perciò ad indicare il suo parto fu una stella la quale condusse la remota notte, ossia i Magi dell'Oriente, ad adorare la luce; e così anche per questi si adempì il detto che dalle tenebre splendesse la luce. In questo modo sono sulla stessa linea la risurrezione e la nascita di Cristo: come in questo monumento nuovo nessun morto [ prima ] vi era stato posto e nessuno dopo, così in quell'utero verginale nessun mortale vi era stato prima generato e nessuno dopo. 3 - Nella veglia pasquale è figurata l'attesa della venuta del Signore Per questo dunque con questa nostra veglia non si aspetti più il Signore come se dovesse risorgere adesso, ma della sua risurrezione con l'annuale solennità se ne rinnovi solo la memoria, tuttavia la celebrazione è tanto grande che, pur essendo un ricordo di cose passate, con la medesima veglia vengono simboleggiate cose che stiamo realizzando ora, vivendole nella fede. Infatti per tutto questo tempo nel quale, come se fosse una notte, il secolo si viene dipanando, la Chiesa sta sveglia finché non venga il Signore, attenta con gli occhi della fede alle Sacre Scritture, come a lampade accese nella notte. Ecco perché l'apostolo Pietro dice: E abbiamo ancor più salda la parola dei Profeti a cui fate bene a volgere l'attenzione come a lampada che splenda in luogo oscuro, finché non spunti il giorno e non si levi nei vostri cuori la stella del mattino. ( 2 Pt 1,19 ) Per questo il Salvatore stesso ci comanda di vegliare spiritualmente quando, parlando della sua venuta repentina, dice: Vegliate perché non sapete né il giorno né l'ora. ( Mt 25,13 ) Perciò come adesso io, che sono venuto a voi nel nome del Signore, vi ho trovati svegli nel suo nome, così il Signore stesso, nel cui onore si celebra questa solennità, quando verrà troverà la sua Chiesa sveglia con la luce della mente, e così risveglierà anche quella che col corpo dorme nei sepolcri.