Come può il testo essere ispirato, se il manoscritto originale fu distrutto?

Geremia 36,20-28

Nei commenti su diversi brani, ho scritto che l'ispirazione della Bibbia vale per il manoscritto originale, non i manoscritti copiati che abbiamo adesso, che a volte contengono ovvi errori di trasmissione.

Per alcuni esempi, vedi i commenti su 2 Sam 21,19; 2 Re 24,8; Ger 27,1.

Però, in questo caso, il re Ioiachim bruciò il rotolo che era il manoscritto originale.

In realtà, non è un problema, perché Geremia scrisse un secondo rotolo con tutte le parole che erano nel rotolo bruciato ( Ger 36,28 ).

Dio poté ispirare le sue parole una seconda volta.

In ogni caso, sarebbe più preciso dire che non il manoscritto originale ma il testo originale della Bibbia è ispirato.

Senza dubbio, almeno alcuni autori consultarono diverse fonti ( Lc 1,1-3, i libri delle Cronache ), e forse fecero degli appunti, che poi usarono mentre sospinti dallo Spirito Santo ( 2 Pt 1,21 ) per scrivere un libro che Dio ispirò ( 2 Tm 3,16 ).

Questo libro che venne pubblicato e distribuito è il "testo originale" a cui vale la dottrina dell'ispirazione delle Scritture.

Quindi è il primo testo del libro di Geremia che è ispirato, e la distruzione della prima "edizione" delle parole di Geremia non è rilevante per l'ispirazione dell'edizione definitiva che Geremia scrisse.