Cantico dei Cantici

Indice

Capitolo 7

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

Il coro

1 « Volgiti, volgiti, Sulammita, volgiti, volgiti: vogliamo ammirarti ».
« Che ammirate nella Sulammita durante la danza a due schiere? ».

Lo sposo

2 « Come sono belli i tuoi piedi nei sandali, figlia di principe! Le curve dei tuoi fianchi sono come monili, opera di mani d'artista.
3 Il tuo ombelico è una coppa rotonda che non manca mai di vino drogato.
Il tuo ventre è un mucchio di grano, circondato da gigli.
4 I tuoi seni come due cerbiatti, gemelli di gazzella.
Ct 4,5
5 Il tuo collo come una torre d'avorio; i tuoi occhi sono come i laghetti di Chesbòn, presso la porta di Bat-Rabbìn; il tuo naso come la torre del Libano che fa la guardia verso Damasco.
6 Il tuo capo si erge su di te come il Carmelo e la chioma del tuo capo è come la porpora; un re è stato preso dalle tue trecce ».
7 Quanto sei bella e quanto sei graziosa, o amore, figlia di delizie!
8 La tua statura rassomiglia a una palma e i tuoi seni ai grappoli.
9 Ho detto: « Salirò sulla palma, coglierò i grappoli di datteri; mi siano i tuoi seni come grappoli d'uva e il profumo del tuo respiro come di pomi ».

La sposa

10 « Il tuo palato è come vino squisito, che scorre dritto verso il mio diletto e fluisce sulle labbra e sui denti!
11 Io sono per il mio diletto e la sua brama è verso di me.
Gen 3,16
12 Vieni, mio diletto, andiamo nei campi, passiamo la notte nei villaggi.
13 Di buon mattino andremo alle vigne; vedremo se mette gemme la vite, se sbocciano i fiori, se fioriscono i melograni: là ti darò le mie carezze!
14 Le mandragore mandano profumo; alle nostre porte c'è ogni specie di frutti squisiti, freschi e secchi; mio diletto, lo ho serbati per te ».
Indice

Abbreviazioni
7,1-10 Nella sposa tutto è bellezza e armonia
7,1 L'amata è chiamata ora con il nome di Sulammita: il termine porta in sé un'assonanza con Salomone e illumina così la simbologia regale, che fa da sfondo al Cantico.
L'assonanza con shalòm ( "pace" ) rimanda all'idea di benessere, perfezione, compiutezza, il nome appare solo in questo passo e resta perciò inspiegabile; qualcuno ha voluto vedervi un'allusione alla sunamita che riscaldava Davide e di cui 1 Re 1,2-4 esalta la bellezza, oppure una forma femminile derivata dal nome Salomone, « colei che appartiene a Salomone »,
il quale rappresenta l'amato ( cf. Ct 3,7-11 ).
- la danza a due schiere: la Sulammita è immaginata qui mentre canta tra due cori che scandiscono le sue evoluzioni ripetendo « volgiti » ( vedi inizio del v ).
È un tipo comune di danza orientale, non necessariamente legata alle feste nuziali.
Ciò spiega perché la descrizione che segue comincia dai piedi della danzatrice;
il testo potrebbe essere stato recitato dal coro e non dall'amato;
costui appare con certezza nel brano seguente ( vv 7-10 ).
7,1-6 Un richiamo del coro e un intervento del poeta ( piuttosto che dell'amato ) introducono una nuova descrizione dell'amata ( vv 2-6).
È simmetrica a Ct 4,1-6, di cui riprende alcuni elementi ( i due cerbiatti gemelli,
la torre ), ma è più sensuale e l'ordine è differente: va dal basso in alto.
I termini nel paragone sono disparati: monili, coppa, cerbiatti, torre, quindi particolarità geografiche.
Non vi si può vedere una descrizione allegorica della terra santa:
l'amata ha gli occhi in Transgiordania ( Chesbòn ),
il naso nel Libano e la testa sul Carmelo.
Sono iperboli, che esprimono l'ammirazione suscitata dalla sua contemplazione.
7,5 Chesbon: località della Transgiordania, corrisponde all'attuale Tell Hesban,
circa 20 chilometri da Amman.
La porta di Bat-Rabbìm ( "la porta della figlia dei molti" )
è da collocare probabilmente in questa stessa città.
7,6 Carmelo ( "giardino" ): monte sulla costa mediterranea; nel linguaggio poetico della Bibbia è simbolo di bellezza e di imponenza.
tue trecce: traduzione incerta; se è giusta, vi si può paragonare un canto d'amore egiziano: « con i suoi capelli ha lanciato contro di me le sue reti ».
Su re di questo v e su figlia di principe del v 2, cf. Ct 1,4.12
7,7 figlia di delizie: con sir. e Aquila; il TM ha: « nelle delizie ».
I vv 7-10 esprimono un moto appassionato verso il possesso fisico dell'amata.
7,8 palma: tre donne nella bibbia ( Gen 38,6; 2 Sam 13,1; 2 Sam 14,27 )
si chiamano Tamar, « palma », simbolo della bellezza femminile, come è detto esplicitamente dalle due ultime citazioni.
7,10 L'amata riprende l'ultima parola dell'amato ( vino ) e afferma la reciprocità del loro amore.
BJ fa iniziare la risposta dell'amata al v 10b; BC con volg. al v seguente.
7,10c sulle labbra e sui denti: con i LXX, sir., volg. e Aquila; il testo è incerto;
BJ traduce il TM: « sulle labbra di quelli che dormono ».
7,11-14 Canto d'amore
Allusione a Gen 3,16, dove la stessa parola molto rara esprime l'attrazione della donna verso suo marito.
7,12 nei campi: evocazione della primavera come in Ct 2,10-14, ma qui l'invito viene dall'amata.
I giardini sono il quadro favorito delle scene d'amore egiziane.
7,13 le mie carezze: bisogna dare alla parola il suo significato reale ( come per esempio BJ: « i miei amori » ), richiesto del resto dal contesto del v seguente: le mandragore erano ritenute come eccitanti d'amore e portatrici di fecondità ( cf. Gen 30,14-16);
i frutti riservati all'amato evocano non la primavera, ma l'autunno, il tempo dell'amore consumato
7,14 le mandragore: con i loro frutti gialli dolci e dall'intenso profumo, erano considerate un afrodisiaco.