Qoelet

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Capitolo 8

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

1 Chi è come il saggio?
Chi conosce la spiegazione delle cose? La sapienza dell'uomo ne rischiara il volto, ne cambia la durezza del viso.
2 Osserva gli ordini del re e, a causa del giuramento fatto a Dio,
Rm 13,1s
3 non allontanarti in fretta da lui e non persistere nel male; perché egli può fare ciò che vuole.
4 Infatti, la parola del re è sovrana; chi può dirgli: « Che fai? ».
5 Chi osserva il comando non prova alcun male; la mente del saggio conosce il tempo e il giudizio.
6 Infatti, per ogni cosa vi è tempo e giudizio e il male dell'uomo ricade gravemente su chi lo fa.
7 Questi ignora che cosa accadrà; chi mai può indicargli come avverrà?
Qo 10,14
8 Nessun uomo è padrone del suo soffio vitale tanto da trattenerlo, né alcuno ha potere sul giorno della sua morte, né c'é scampo dalla lotta; l'iniquità non salva colui che la compie.
Sap 2,1
9 Tutto questo ho visto riflettendo su ogni azione che si compie sotto il sole, quando l'uomo domina sull'altro uomo, a proprio danno.
10 Frattanto ho visto empi venir condotti alla sepoltura; invece, partirsene dal luogo santo ed essere dimenticati nella città coloro che avevano operato rettamente.
Anche questo è vanità.
11 Poiché non si dà una sentenza immediata contro una cattiva azione, per questo il cuore dei figli dell'uomo è pieno di voglia di fare il male;
12 poiché il peccatore, anche se commette il male cento volte, ha lunga vita.
Tuttavia so che saranno felici coloro che temono Dio, appunto perché provano timore davanti a lui,
13 e non sarà felice l'empio e non allungherà come un'ombra i suoi giorni, perché egli non teme Dio.
Qo 6,12+
14 Sulla terra si ha questa delusione: vi sono giusti ai quali tocca la sorte meritata dagli empi con le loro opere, e vi sono empi ai quali tocca la sorte meritata dai giusti con le loro opere. Io dico che anche questo è vanità.
Sal 73
Ger 12,1s
15 Perciò approvo l'allegria, perché l'uomo non ha altra felicità, sotto il sole, che mangiare e bere e stare allegro. Sia questa la sua compagnia nelle sue fatiche, durante i giorni di vita che Dio gli concede sotto il sole.
Qo 2,24+
16 Quando mi sono applicato a conoscere la sapienza e a considerare l'affannarsi che si fa sulla terra - poiché l'uomo non conosce riposo né giorno né notte -
17 allora ho osservato tutta l'opera di Dio, e che l'uomo non può scoprire la ragione di quanto si compie sotto il sole; per quanto si affatichi a cercare, non può scoprirla. Anche se un saggio dicesse di conoscerla, nessuno potrebbe trovarla.
Qo 3,11+
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Abbreviazioni
8,1-15 L'uomo non può conoscere il senso delle cose, né la propria sorte
8,2 osserva: prima dí questa parola, il TM aggiunge: « io »,
forse nel senso di « io dissi ».
- giuramento fatto a Dio: BJ traduce: « il giuramento divino », che può intendersi come impegno preso da Dio verso il re ( 2 Sam 7; Sal 89 ), oppure il giùramento fatto a Dio, sia da parte del re, sia da parte dei sudditi.
8,7 che cosa accadrà: nel senso che ciò che succede all'uomo gli sembra tanto più grande quanto più è difficile da spiegare.
8,8 l'iniquità: alcuni correggono « iniquità » ( resha` ) in « ricchezza » ( `osher )
e traducono « la ricchezza non salva colui che la possiede ».
8,10 venir condotti: con i LXX e sir.; il TM ha: « ed essi vanno ».
- essere dimenticati nella città: con il TM e sir.;
LXX e volg. suggeriscono: « si loderà nella città il modo con cui hanno agito », che può essere paragonato a Gb 21,32-33; ma tale supposizione è inutile: il tema dell'uguaglianza di tutti davanti alla morte e all'oblio fa parte del pensiero di Qo.
8,16-17 Il fallimento della sapienza umana
La riflessione che qui inizia si conclude in Qo 9,12 e ha come tema la limitatezza del sapere umano e la sua incapacità a penetrare i misteri che circondano l'uomo.