1 Samuele

Indice

Capitolo 14

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

Gionata attacca l'appostamento

1 Un giorno Gionata, figlio di Saul, disse al suo scudiero: « Su vieni, portiamoci fino all'appostamento dei Filistei che sta qui di fronte ».
Ma non disse nulla a suo padre.
2 Saul se ne stava al limitare di Gàbaa sotto il melograno che si trova in Migròn; la sua gente era di circa seicento uomini.
3 Achià figlio di Achitùb, fratello di Icabòd, figlio di Pincas, figlio di Eli, sacerdote del Signore in Silo, portava l'efod e il popolo non sapeva che Gionata era andato.
1 Sam 4,21
1 Sam 2,28+
1 Sam 14,18
4 Tra i varchi per i quali Gionata cercava di passare, puntando sull'appostamento dei Filistei, vi era una sporgenza rocciosa da una parte e una sporgenza rocciosa dall'altra parte: una si chiamava Bòzez, l'altra Sène.
5 Una delle rocce sporgenti era di fronte a Micmas a settentrione, l'altra era di fronte a Gàbaa a meridione.
6 Gionata disse allo scudiero: « Su, vieni, passiamo all'appostamento di questi non circoncisi; forse il Signore ci aiuterà, perché non è difficile per il Signore salvare con molti o con pochi ».
1 Sam 17,47
Gdc 7,4-7
7 Lo scudiero gli rispose: « Fa' quanto hai in animo. Avviati a va'!
Eccomi con te: come il tuo cuore, così è il mio ».
8 Allora Gionata disse: « Ecco, noi passeremo verso questi uomini e ci mostreremo loro.
9 Se ci diranno: Fermatevi finché veniamo a raggiungervi, restiamo in basso e non saliamo da loro.
10 Se invece ci diranno: Venite su da noi!, saliamo, perché il Signore ce li ha messi nelle mani e questo sarà per noi il segno ».
11 Quindi i due si lasciarono scorgere dall'accampamento filisteo e i Filistei dissero: « Ecco gli Ebrei che escono dalle caverne dove si erano nascosti ».
1 Sam 13,6
12 Poi gli uomini della guarnigione dissero a Gionata e al suo scudiero: « Salite da noi, che abbiamo qualche cosa da dirvi! ».
Gionata allora disse al suo scudiero: « Sali dopo di me, perché il Signore li ha messi nelle mani di Israele ».
13 Gionata saliva aiutandosi con le mani e con i piedi e lo scudiero lo seguiva; quelli cadevano davanti a Gionata e, dietro, lo scudiero li finiva.
14 Questa fu la prima strage nella quale Gionata e il suo scudiero colpirono una ventina di uomini, entro quasi metà di un campo arabile.

Battaglia generale

15 Si sparse così il terrore nell'accampamento, nella regione e in tutto il popolo.
Anche la guarnigione e i suoi uomini d'assalto furono atterriti e la terra tremò e ci fu un terrore divino.
1 Sam 13,16-23
1 Sam 11,7
16 Le vedette di Saul che stavano in Gàbaa di Beniamino guardarono e videro la moltitudine che fuggiva qua e là.
17 Allora Saul ordinò alla gente che era con lui: « Su, cercate e indagate chi sia partito da noi ».
Cercarono ed ecco non c'erano né Gionata né il suo scudiero.
18 Saul disse ad Achia: « Avvicina l'efod! ».
- egli infatti allora portava l'efod davanti agli Israeliti -.
1 Sam 2,28+
19 Mentre Saul parlava al sacerdote, il tumulto che era sorto nel campo filisteo andava propagandosi e crescendo.
Saul disse al sacerdote: « Ritira la mano ».
20 A loro volta Saul e la gente che era con lui alzarono grida e mossero all'attacco, ma ecco trovarono che la spada dell'uno si rivolgeva contro l'altro in una confusione molto grande.
21 Anche quegli Ebrei che erano con i Filistei da qualche tempo e che erano saliti con loro all'accampamento, si voltarono, per mettersi con Israele che era là con Saul e Gionata.
22 Inoltre anche tutti gli Israeliti che si erano nascosti sulle montagne di Efraim, quando seppero che i Filistei erano in fuga, si unirono a inseguirli e batterli.
23 Così il Signore in quel giorno salvò Israele e la battaglia si estese fino a Bet-Aven.

Una proibizione di Saul violata da Gionata

24 Gli Israeliti erano sfiniti in quel giorno e Saul impose questo giuramento a tutto il popolo: « Maledetto chiunque gusterà cibo prima di sera, prima che io mi sia vendicato dei miei nemici ».
E nessuno del popolo gustò cibo.
25 Tutta la gente passò per una selva dove c'erano favi di miele sul suolo.
26 Il popolo passò per la selva ed ecco si vedeva colare il miele, ma nessuno stese la mano e la portò alla bocca, perché il popolo temeva il giuramento
27 Ma Gionata non aveva saputo che suo padre aveva fatto giurare il popolo, quindi allungò la punta del bastone che teneva in mano e la intinse nel favo di miele, poi riportò la mano alla bocca e i suoi occhi si rischiararono.
28 Uno del gruppo s'affretto a dire: « Tuo padre ha fatto fare questo solenne giuramento al popolo: Maledetto chiunque toccherà cibo quest'oggi! sebbene il popolo fosse sfinito ».
29 Rispose Gionata: « Mio padre vuol rovinare il paese! Guardate come si sono rischiarati i miei occhi, perché ho gustato un poco di questo miele.
30 Dunque se il popolo avesse mangiato oggi qualche cosa dei viveri presi ai nemici, quanto maggiore sarebbe stata ora la rotta dei Filistei! ».

Colpa rituale del popolo

31 In quel giorno percossero i Filistei da Micmas fino ad Aialon e il popolo era sfinito.
32 Quelli del popolo si gettarono sulla preda e presero pecore, buoi e vitelli e li macellarono e li mangiarono con il sangue.
Gs 10,10-12
Lv 1,5+
33 La cosa fu annunziata a Saul: « Ecco il popolo pecca contro il Signore, mangiando con il sangue ».
Rispose: « Avete prevaricato! Rotolate subito qui una grande pietra ».
34 Allora Saul soggiunse: « Passate tra il popolo e dite a tutti: Ognuno conduca qua il suo bue e il suo montone e li macelli su questa pietra, poi mangerete; così non peccherete contro il Signore, mangiando le carni con il sangue ».
In quella notte ogni uomo del popolo condusse a mano ciò che aveva e là lo macellò.
35 Saul innalzò un altare al Signore.
Fu questo il primo altare che egli edificò al Signore.
Gdc 6,24

Gionata riconosciuto colpevole è salvato dal popolo

36 Quindi Saul disse: « Scendiamo dietro i Filistei questa notte stessa e deprediamoli fino al mattino e non lasciamo scampare uno solo di loro ».
Gli risposero: « Fa' quanto ti sembra bene ».
Ma il sacerdote disse: « Accostiamoci qui a Dio ».
37 Saul dunque interrogò Dio: « Devo scendere dietro i Filistei? Li consegnerai in mano di Israele? ». Ma quel giorno non gli rispose.
1 Sam 28,6
38 Allora Saul disse: « Accostatevi qui voi tutti capi del popolo.
Cercate ed esaminate da chi sia stato commesso oggi il peccato,
39 perché per la vita del Signore salvatore d'Israele certamente costui morirà, anche se si tratta di Gionata mio figlio ».
Ma nessuno del popolo gli rispose.
40 Perciò disse a tutto Israele: « Voi state da una parte: io e mio figlio Gionata staremo dall'altra ».
Il popolo rispose a Saul: « Fa' quanto ti sembra bene ».
41 Saul parlò al Signore: « Dio d'Israele, fa' conoscere l'innocente ».
Furono designati Gionata e Saul e il popolo restò libero.
42 Saul soggiunse: « Tirate a sorte tra me e mio figlio Gionata ».
Fu sorteggiato Gionata.
43 Saul disse a Gionata: « Narrami quello che hai fatto ».
Gionata raccontò: « Realmente ho assaggiato un po' di miele con la punta del bastone che avevo in mano. Ecco, morirò ».
44 Saul disse: « Faccia Dio a me questo e anche di peggio, se non andrai a morte, Gionata! ».
Rt 1,17+
45 Ma il popolo disse a Saul: « Dovrà forse morire Gionata che ha ottenuto questa grande vittoria in Israele? Non sia mai!
Per la vita del Signore, non cadrà a terra un capello del suo capo, perché in questo giorno egli ha agito con Dio ».
Così il popolo salvò Gionata che non fu messo a morte.
46 Saul cessò dall'inseguire i Filistei e questi raggiunsero il loro paese.

Regno di Saul

47 Saul si assicurò il regno su Israele e mosse contro tutti i nemici all'intorno: contro Moab e gli Ammoniti, contro Edom e i re di Zoba e i Filistei e dovunque si volgeva aveva successo.
2 Sam 8,2s
1 Sam 10,6s
48 Compì imprese brillanti, batté gli Amaleciti e liberò Israele dalle mani degli oppressori.
1 Sam 15
49 Figli di Saul furono Gionata, Isbàal e Malkisùa; le sue due figlie si chiamarono Merab la maggiore e Mikal la più piccola.
1 Sam 18,17-20
50 La moglie di Saul si chiamava Achinòam, figlia di Achimàaz.
Il capo delle sue milizie si chiamava Abner figlio di Ner, zio di Saul.
51 Kis padre di Saul e Ner padre di Abner erano figli di Abièl.
52 Durante tutto il tempo di Saul vi fu guerra aperta con i Filistei; se Saul scorgeva un uomo valente o un giovane coraggioso, lo prendeva la suo seguito.
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Abbreviazioni
14,2 Gàbaa: con il TM; BJ traduce « Gheba » ( cf. 1 Sam 13,16 ).
- in Migron: con il TM; BJ congettura: « vicino all'aia ».
14,7 così è il mio: con i LXX; il TM ha « con te ».
14,10 Si tratta dell'avvenimento, vicino o lontano, che manifesta la volontà divina.
Esso è annunciato da, Dio ( Es 3,12 ), o da un uomo di Dio ( 1 Sam 2,34;
1 Sam 10,7-9; 2 Re 19,29 ), o infine ( come in questo caso e Gen 24,12s;
Gdc 6,17-18.36-40; 2 Re 20,8-10 ) è proposto direttamente dall'interessato, per sollecitare il responso di Dio.
14,14 entro quasi metà di un campo arabile: questa seconda parte del v è corrotta; forse si potrebbe tradurre: « come nella metà di un solco, una misura »
( cioè antica misura di campo ).
14,16 Gàbaa: cf. 1 Sam 13,16; il TM ha « Gibea ».
- la moltitudine: con i LXX;
il TM ha « il tumulto » e aggiunge: « "Porta l'arca di Dio", perché l'arca di Dio era allora tra gli israeliti ».
14,18 l'efod: sull'efod divinatorio cf. 1 Sam 2,28+; Saul vuole consultare Dio prima di iniziare il combattimento ( cf. 1 Sam 30,7s e qui il v 37 ).
Uno scriba tardivo, pensando a Gdc 8,27, dove l'efod è oggetto di scandalo, ha corretto qui con: « arca di Dio ».
14,19 ritira la mano: il sacerdote sta tirando le sorti; Saul lo ferma e, senza più consultare, decide di iniziare il combattimento.
14,21 si voltarono: con i LXX; il TM è corrotto.
14,23 Bet-Aven: significa "casa del nulla" ( già in 1 Sam 13,5 ) ed è il soprannome dato dai profeti al santuario di Betel dopo che il re Geroboamo vi eresse un vitello d'oro;
Bet-El vuol dire "casa di Dio" e Bet-Aven ne è una storpiatura.
14,23b-30 Qui si mescolano due tradizioni:
1. Saul ha ordinato un digiuno fino alla sera ( v 24 ), il popolo lo osserva, poi si getta sul bottino senza osservare le prescrizioni rituali ( vv 31-35 );
2. Saul ha ordinato un digiuno ( v 24 ), Gionata, ignorando la proibizione, lo trasgredisce ( vv 25-30 ) e la sorte lo designa come colpevole ( vv 36-46 ).
Bet-Aven
: con il TM; BJ con versioni traduce: « Bet-Coron ».
14,24 nessuno del popolo gustò cibo: questo digiuno di circostanza è un mezzo per ottenere la vittoria, che è data da Dio.
14,25 c'erano favi di miele sul suolo: con i LXX; il TM alla lettera ha: « e c'era miele sulla faccia della campagna »; BJ ricostruisce per congettura: « ora c'era un favo di miele in pieno campo ».
- Le prime parole: « tutta la gente passò per una selva » sono omesse da BJ che le ritiene un doppione del v seguente.
14,28 sebbene il popolo fosse sfinito: glossa che anticipa il v 31; omessa da BJ.
14,31 percossero i filistei: i fili stei sono respinti attraverso la via ordinaria delle loro invasioni.
È veramente una grande vittoria: la montagna, cuore del regno, è liberata.
14,33 pietra: questa pietra servirà da altare ( cf. 1 Sam 6,14; Gdc 6,20; Gdc 13,19 ) per fare della macellazione una immolazione rituale ( cf. Lv 17,1+ ).
14,34 a mano ciò che aveva: con i LXX che alla lettera traducono: « ciò che era nella sua mano »; il TM ha: « il suo bue nella sua mano ».
14,36 Accostiamoci qui a Dio: per consultarlo con l'efod ( cf. 1 Sam 30,8 e sopra, v 18 ).
14,41 Saul parlò al Signore: Dio d'Israele, fa' conoscere l'innocente: con il TM; BJ traduce: « Saul disse allora: « Jahve, Dio d'Israele, perché oggi non hai risposto al tuo servo?
Se la colpa è su di me o sul mio figlio Gionata, Jahve, Dio d'Israele, da' urim; se la colpa è sul tuo popolo d'Israele, da' tummim ».
Il v, così ricostruito secondo le versioni ( l'ebraico è corrotto e salta dal primo « Israele » al terzo ), mostra il modo di consultare l'efod: esso conteneva due sorti ( bastoncini o dadi? ) che si chiamavano urim e tummim ( il significato delle parole è incerto ) e ai quali si attribuiva un valore convenzionale.
Quello che veniva estratto dava il responso divino.
Era dunque un responso per sì o per no ( cf. 1 Sam 23,10-12 ) e la consultazione era talvolta lunga.
Ai sacerdoti leviti spettava di maneggiare le sorti ( Nm 27,21; Dt 33,8 ).
Si cessò di adoperarli dopo il regno di Davide e il loro uso non fu più ripristinato
( cf. Esd 2,63 = Ne 7,65 ).
Il nome comunque rimase in uso per indicare un dettaglio del vestito del sommo sacerdote ( cf. Es 28,30; Lv 8,8 e Es 28,6+ ).
14,45 salvò: BJ traduce: « riscattò », come si riscatta una vittima dovuta a Jahve
( Es 13,13-15; Es 34,20; Lv 27,27 ).
14,47ss Sommario analogo a 1 Sam 7,13-15 ( Samuele ) e 2 Sam 8 ( Davide )
( cf. anche 2 Sam 3,2-5; 2 Sam 5,13-16; 2 Sam 20,23-26 ).
aveva successo: con le versioni; il TM ha: « egli faceva il male ».
14,49 Isbàal: BJ traduce: « Ishjo », cioè « l'uomo di Jahve ».
È il medesimo personaggio che è chiamato Isbàal, « l'uomo del Padrone »,
in 1 Cr 8,33 e Isboset, « l'uomo di vergogna », nell'ebraico di 2 Sam 2,8, ecc.;
« vergogna » sostituisce « baal », nome del Dio cananeo.
14,50-51 Quale era il rapporto fra Ner e Chis?
14,52 se Saul scorgeva un uomo valente o un giovane coraggioso, lo prendeva al suo seguito: inizio di un esercito regolare ( soldati di professione ) diverso dalla mobilitazione o dall'arruolamento in massa del popolo.