Giudici

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Capitolo 15

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

Sansone brucia le messi dei Filistei

1 Dopo qualche tempo, nei giorni della mietitura del grano, Sansone andò a visitare sua moglie, le portò un capretto e disse: « Voglio entrare da mia moglie nella camera ».
Ma il padre di lei non gli permise di entrare
2 e gli disse: « Credevo proprio che tu l'avessi ripudiata e perciò l'ho data al tuo compagno; la sua sorella minore non è più bella di lei?
Prendila dunque al suo posto ».
3 Ma Sansone rispose loro: « Questa volta non sarò colpevole verso i Filistei, se farò loro del male ».
4 Sansone se ne andò e catturò trecento volpi; prese delle fiaccole, legò coda e coda e mise una fiaccola fra le due code.
5 Poi accese le fiaccole, lasciò andare le volpi per i campi di grano dei Filistei e bruciò i covoni ammassati, il grano tuttora in piedi e perfino le vigne e gli oliveti.
6 I Filistei chiesero: « Chi ha fatto questo? ».
Fu risposto: « Sansone, il genero dell'uomo di Timna, perché costui gli ha ripreso la moglie e l'ha data al compagno di lui ».
I Filistei salirono e bruciarono tra le fiamme lei e suo padre.
7 Sansone disse loro: « Poiché agite in questo modo, io non la smetterò finché non mi sia vendicato di voi ».
8 Li batté l'uno sull'altro, facendone una grande strage.
Poi scese e si ritirò nella caverna della rupe di Etam.

La mascella di asino

9 allora i Filistei vennero, si accamparono in Giuda e fecero una scorreria fino a Lechi.
2 Sam 23,11
10 Gli uomini di Giuda dissero loro: « Perché siete venuti contro di noi? ».
Quelli risposero: « Siamo venuti per legare Sansone; per fare a lui quello che ha fatto a noi ».
11 Tremila uomini di Giuda scesero alla caverna della rupe di Etam e dissero a Sansone: « Non sai che i Filistei ci dominano?
Che cosa ci hai fatto? ».
Egli rispose loro: « Quello che hanno fatto a me, io l'ho fatto loro ».
12 Gli dissero: « Siamo scesi per legarti e metterti nelle mani dei Filistei ».
Sansone replicò loro: « Giuratemi che voi non mi colpirete ».
13 Quelli risposero: « No, ti legheremo soltanto e ti metteremo nelle loro mani; ma certo non ti uccideremo ».
Lo legarono con due funi nuove e lo fecero salire dalla rupe.
14 Mentre giungeva a Lechi e i Filistei gli venivano incontro con grida di gioia, lo spirito del Signore lo investì; le funi che aveva alle braccia divennero come fili di lino bruciacchiati dal fuoco e i legami gli caddero disfatti dalle mani.
15 Trovò allora una mascella d'asino ancora fresca, stese la mano l'afferrò e uccise con essa mille uomini.
16 Sansone disse: « Con la mascella dell'asino, li ho ben macellati!
Con la mascella dell'asino, ho colpito mille uomini! ».
17 Quand'ebbe finito di parlare, gettò via la mascella; per questo, quel luogo fu chiamato Ramat-Lechi.
18 Poi ebbe gran sete e invocò il Signore dicendo: « Tu hai concesso questa grande vittoria mediante il tuo servo; ora dovrò morir di sete e cader nelle mani dei non circoncisi? ».
19 Allora Dio spaccò la roccia concava che è a Lechi e ne scaturì acqua.
Sansone bevve, il suo spirito si rianimò ed egli riprese vita.
Perciò quella fonte fu chiamata En-Korè: essa esiste a Lechi fino ad oggi.
20 Sansone fu giudice d'Israele, al tempo dei Filistei, per venti anni.
Gdc 16,31
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Abbreviazioni
15,6 suo padre: con il TM; BJ con mss e versioni traduce: « la casa di suo padre »
( cf. Gdc 14,15 ).
15,16 li ho ben macellati: hamôr hamartî, conget.;
il TM ha hamôr hamoratajim, incomprensibile.
C'è un gioco di parole tra hamôr, « asino », e hamar, « macellare ».
15,17 Ramat-Lechi: alla lettera « la parte alta della mascella ».
15,19 En-Korè: cioè « la fonte della pernice ».
Il nome ebraico di « pernice » significa: « colui che chiama ».
Questo nome geografico è spiegato dal grido di Sansone verso Dio ( v 18 ).
Il racconto precedente voleva spiegare il nome di Ramat-Lechi.