Che cosa pensò Dio del voto e del sacrificio di Iefte?

Giudici 11,30-40

Iefte ricevette lo Spirito di Dio per poter sconfiggere gli Ammoniti ( Gdc 11,29 ).

Prima della battaglia fece un voto a Dio di sacrificare la prima persona che sarebbe uscita da casa sua se Dio gli avrebbe dato la vittoria.

Dopo la battaglia, uscì sua figlia, che Iefte poi sacrificò.

Quello che è chiaro è che il sacrificio umano è abominevole per Dio ( Lv 18,21; Lv 20,2-5; Dt 12,31; Dt 18,10 ).

Dio non richiese né approvò il voto e il sacrificio di Iefte.

Semplicemente, Iefte sbagliò e fece una cosa terribile.

Possiamo comunque chiederci ancora due cose.

Prima di tutto, Iefte aveva ricevuto lo Spirito di Dio, non doveva impedirgli di fare una così grande idiozia?

La risposta è no, il fatto che "lo Spirito del Signore venne su Iefte" non vuol dire che diventò perfetto, ma che ricevette lo Spirito per avere la potenza divina per compiere i propositi di Dio.

Poteva anche fare quello che voleva, infatti un messaggio del libro dei Giudici è che "ognuno faceva quello che gli pareva meglio" ( Gdc 21,25 ), anche i giudici stessi.

Nello stesso modo anche noi in cui abita lo Spirito Santo sbagliamo spesso.

Secondo, perché Dio non impedì a Iefte di sacrificare sua figlia?

Certamente poteva impedirglielo, ma di solito Dio lascia che noi sbagliamo, con tutte le conseguenze che i nostri sbagli portano.

Non per questo Dio è responsabile o colpevole per i nostri errori.

La tragedia del voto sciocco di Iefte ci ricorda della perversità della saggezza umana quando non dipendiamo dal Dio vivente, e che abbiamo bisogno di un salvatore perfetto come Gesù e non uno imperfetto come Iefte e gli altri giudici.

Per una discussione del problema generale di cui questo è un caso particolare, vedi la domanda generale, "I seguaci di Dio non fece delle cose terribili?".