L'itinerario della salvezza

5-4-2003

Che ci è presentato nel sacramento dell'Eucaristia è il mistero della comunione con Dio

Don Mauro Agreste

Indice

1) Lucifero e Michele suo antagonisti
2) Gli angeli, l'angelo custode
3) Gli angeli ribelli
4) Il diavolo, padre di tutti i vizi. Vizi e virtù
5) Occasione per qualche catechesi
6) Strumenti siamo noi, i catechisti
7) La salvezza. L'Immacolata concezione. Maria, la prima redenta
8) La salvezza è offerta a tutti, perché tutti siamo in pericolo di morte
9) Se tu scegli Dio …, se tu scegli te stesso… causa - effetto
10) Come si è realizzata la salvezza?
11) L'itinerario della salvezza
12) L'Eucaristia ci giustifica, ci rende figli nel Figlio
13) Desiderio assoluto di Dio, di essere in comunione totale con Lui
14) Sentirci salvati a tutti i livelli della persona umana

1) Lucifero e Michele suo antagonisti

Nell'atto di Lucifero che cosa accade? Che Lucifero si fa Dio.

Se voi considerate da che cosa scaturiscono tutti gli altri singoli peccati, anche senza essere necessariamente peccati gravi, noi saremo facilmente indotti a pensare ad una riconducibilità a questo unico ceppo di peccato che è il sostituirsi a Dio.

Pensate un po' al nome dell'antagonista di Lucifero, chi è l'antagonista di Lucifero?

San Michele arcangelo, in aramaico Micaia significa chi è come Dio.

Voi vedete che c'è proprio una contrapposizione netta tra Lucifero che dice: io prendo il posto di Dio e Michele che dice che non c'è nessuno come Dio.

Lucifero che crea questa repubblica autonoma immersa nell'oceano infinito dell'amore di Dio, ma assolutamente isolata che si chiama inferno.

Non è una repubblica, è un'anarchia, però a volte repubblica e anarchia un po' coincidono … questa è una battuta.

E invece la proclamazione della assoluta alterità di Dio, operata da Michele e da tutti gli altri angeli fedeli a Dio.

2) Gli angeli, l'angelo custode

Chi è come Dio? Questa affermazione non è semplicemente una affermazione razionale, è un'affermazione di contemplazione; è lo stupore nella onniscienza, nell'onnipotenza, nella bellezza, nello splendore di Dio.

È come se l'angelo Michele abbia compiuto questo atto di fede.

È chiaro gli angeli non hanno fede, perché gli angeli vedono Dio continuamente, è vero?

Però a loro è stato posto una possibilità perché sono degli esseri personali, se sono degli esseri personali vuol dire che hanno una libertà, che è diversa dalla libertà dell'essere umano, perché l'essere umano è creato spirito e corpo eccetera come abbiamo visto.

L'essere spirituale, che noi definiamo angelico, anche se angelo è già la funzione, non è l'essenza.

Angelo in greco vuol dire inviato, angelos, è chiaro è una funzione.

Però essendo degli esseri personali sono dotati di una loro libertà, è vero o non è vero?

Come si esprime la libertà angelica? Questo è un problema di Dio e degli angeli.

Sulla scrittura ci è rivelato quello che è accaduto, solo quello che a noi può interessare, non tutto quello che riguarda la storia degli angeli, è vero?

Quello che riguarda la storia degli angeli, è storia che si vede Dio con i suoi angeli.

Per quello che riguarda noi, bene sappiamo che c'è un angelo custode, per esempio la storia di Raffaele, l'arcangelo San Raffaele che significa medicina di Dio eccetera, quindi ci sono delle rivelazioni bibliche sulle presenze di questi spiriti personali, anche se non ci è rivelato tutto quello che loro riguarda, è vero o non è vero?

Però nel libro di Daniele, nell'Apocalisse, in vari altri casi, persino nel Vangelo si dice che Gesù nell'orto degli ulivi era servito dagli angeli, quindi è verità di fede che queste creature personali esistano; che abbiano un loro ruolo nella storia divina, ma interagiscono anche nella storia umana, nella storia della salvezza.

Varie volte nella scrittura sono presentati, dunque bisogna che noi abbiamo chiare queste cose.

3) Gli angeli ribelli

Ma non sono presentati semplicemente gli spiriti fedeli a Dio, sono presentati anche gli spiriti infedeli a Dio, che noi chiamiamo angeli ribelli.

Gli angeli ribelli, che sono i diavoli, dal greco diaballein, divisori.

C'è una confusione nella gente: il diavolo è una cosa, l'angelo un'altra.

Ma assolutamente non è vero, è vero quanto hai detto tu adesso, sono stati gli angeli che poi si sono ribella ti a Dio.

Diavolo è una conseguenza verbale, letterale della parola.

Di fatto chi è che è nemico di Dio, che noi chiamiamo diavolo, è principalmente l'angelo ribelle.

La maggior parte non sapeva che diavolo è l'angelo ribelle.

Di fatto diavolo è un termine che non si trova nella Bibbia; nell'Antico Testamento si parla di angelo, di angelo ribelle proprio.

E quindi, io ho fatto fatica per far capire che di fatto c'è il peccato e il tentatore è l'angelo ribelle, detto diavolo in quanto separa.

E quindi noi, che ci vogliamo credere o no, siamo continuamente provocati nel male, dai numerosi angeli ribelli che per rabbia, per ribellione hanno sempre costantemente controbattuto Dio utilizzando noi come strumenti.

Ho fatto una fatica, una fatica immensa per far capire che comunque noi siamo soggetti al male a causa di questi angeli ribelli, che sono diabolici.

Su questo punto vorrei sottolineare una cosa, non cadiamo nell'eccesso opposto di vedere il diavolo da tutte le parti, ma non cadiamo neanche nell'eccesso di non vederlo da nessuna parte.

4) Il diavolo, padre di tutti i vizi. Vizi e virtù

Ricordatevi che il diavolo è il padre di tutti i vizi, ci siamo?

Quindi se è il padre di tutti i vizi, lui li ha questi vizi?- " E certo" - Avrà anche la pigrizia?

Quindi il diavolo è anche pigro, è costretto ad agire, ma è anche pigro.

- " Perché non diciamo sempre l'angelo ribelle?" -

Aspetta, no perché l'angelo ribelle è una circonlocuzione troppo lunga e poi dopo non ce n'è uno solo.

C'è lui che è il capo, con tutti i suoi satelliti.

Allora se ha tutti i vizi, anche la pigrizia, significa che gli sforzi che lui fa li compie anche a malincuore , ma in vista di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo.

Quindi qual è la sua tattica? È l'opposto della virtù che si chiama vizio.

Se la virtù è la ripetizione protratta nel tempo fino a creare un habitus, dice San Tommaso d'Aquino, cioè un'abitudine che diventa una struttura di vita, una struttura mentale, che però si manifesta con delle azioni, che noi chiamiamo le virtù, i vizi sono praticamente l'opposto, una struttura di pensiero che ti conforma ad agire sempre in quel modo lì.

Quindi il diavolo che è pigro, qual è il suo sforzo? È quello di crearti il vizio, così che lui non sia continuamente costretto a tentarti.

- " e poi ti fa sentire in colpa perché sei stato tu e ti lascia da solo" -

Esatto, ma quello è già il compito dell'altra cerchia, ci sono quelli che dipendono da Satana e quelli che dipendono da Lucifero.

Allora i satanici sono quelli della tentazione, i Luciferiani sono invece quelli del senso di colpa.

Quindi attenzione, c'è proprio una struttura, delle cose pazzesche, adesso a noi non interessa molto.

Ma Satana e Lucifero non è la stessa cosa?" - E no, il capo è Lucifero.

Va bene andiamo un pochino avanti.

5) Occasione per qualche catechesi

Sono contento che questo tema, ad una certo momento, vi dia anche occasione per dare qualche tipo di catechesi, perché voi, facendo queste domande, intanto vi fate un'idea di quello che la gente comune crede e capisce, e questo vi darà anche occasione di cambiare il vostro linguaggio.

Perché tu capisci che parlando con un linguaggio aulico, nessuno ti capisce, dovrai parlare con un linguaggio molto semplice per farti capire dagli altri.

Non dobbiamo stupirci, ormai il tempo della formazione cristiana è passato.

Prima del Concilio, al mattino c'era una Messa, al pomeriggio non c'era, perché c'era il digiuno dalla mezzanotte, e cosa c'era dunque al pomeriggio?

C'era il vespro con la benedizione, e nella benedizione c'era sempre la dottrina, e lì si spiegava il catechismo e tutti andavano e imparavano.

Adesso la gente non sa più niente, si fermano al catechismo degli otto anni e che cosa sanno dopo? È vero o non è vero?

"Io ho sentito una mamma che quando è venuta a prendere il bambino il giorno delle Ceneri e ha visto che aveva la cenere in testa ha detto: allora davvero gli avete messo la cenere in testa?

Certo le ho risposto. Ma cos'è un segno di scaramanzia ?

Io mi sono reso conto che la Chiesa dovrebbe fare qualche passo per andare incontro a chi le cose davvero non le sa.

Ma gli strumenti ce li ha la Chiesa?

6) Strumenti siamo noi, i catechisti

Gli strumenti siete voi carissimi, che vi state preparando e dovremo anche vedere in quale forma e in quale modo perché ad un certo momento come catechisti sarà forse opportuno che voi vi mettiate anche a disposizione dei vostri genitori.

Perché per esempio non invitate le mamme dei vostri bambini a restare in classe con i loro bambini, con la scusa di dare degli aiuti a scrivere, se per caso non ce la fanno.

Voi parlate ai bambini, ma intanto imparano le mamme.

Non ci avete mai pensato a questo? Voi parlate ai bambini con un linguaggio molto semplice da bambini …

Voi vedrete quante mamme verranno da voi dicendo, ma davvero?

Tante cose che sta spiegando adesso io non le ho mai sapute o non me le ricordavo.

Voi fate questa esperienza e vedrete e non abbiate paura di avere delle mamme laureate, perché la laurea non ti dà la conoscenza della Catechesi, voi non state spiegando filosofia, voi state spiegando la dottrina cristiana, quindi possibilissimo che una persona plurilaureata non sappia, per esempio, che esiste il diavolo, l'ha testimoniato prima lei.

- "Come l'avevi chiamato la prima volta il diavolo?" -

Anubi, sì ma quello è solo un modo buffo per dirlo.

- " Il risultato per il catechista è che per convincere il Figlio, bisogna convincere i genitori, a farlo diventare chierichetto, e allora devi andare a parlare con i genitori.

Quando parli con i genitori capiscono come sei tu e a cosa credi."

"Io conosco tanti genitori che loro non vanno in Chiesa, li portano nelle scuole cattoliche, li portano di corsa tra una cosa e l'altra anche al catechismo.

Accettiamo almeno questo, è già tanto che facciano questo perché andare in una scuola cattolica, che non è ancora sovvenzionata da questa benedetta legge purtroppo, significa anche pagare, quindi fare sacrifici."

" Senti diciamo le cose come stanno: andare in una scuola cattolica fa ancora fine, eh scusami." -

7) La salvezza. L'Immacolata concezione. Maria, la prima redenta

Allora dobbiamo incominciare il tema della salvezza.

Vi dirò semplicemente una cosa, noi tutti siamo dei salvati, cosa significa essere salvati?

- "Passare da una situazione di paura e di angoscia ad una situazione di pace, di gioia, di tranquillità."

- Molto bene, chi è salvato? Tutti quelli che sono in pericolo, se uno non è in pericolo non ha bisogno di essere salvato.

Su una nave che affonda tu sei salvato, e quindi sei conservato in vita, puoi essere salvato dalla nave che affonda in due modi; anche questa è una verità lapalissiana, vi farà ridere però è una verità.

In un modo tu sei salvato, perché vieni preso da questa nave che affonda e sei salvato, però tu sei su quella nave che affonda, giusto?

Nell'altro modo tu sei salvato dalla nave che affonda perché sei suo molo, e quindi sei già salvo.

Dogma dell'immacolata concezione, 8 dicembre.

Il Santo Padre Pio IX nel 1854, proclama il dogma dell'Immacolata concezione.

Per un mirabile progetto della divina Grazia, in virtù della salvezza che avrebbe operato il figlio, Maria è la prima tra le redente.

Questo dogma si chiama Immacolata Concezione, cioè Dio ha anticipato per Maria Santissima, nell'istante stesso del concepimento, che cosa? La grazia della redenzione.

Maria è redenta, in che senso? - " Maria è sul molo mentre la nave affondava."

- Esatto, avete capito perché vi ho fatto questo esempio?

Lei è una salvata come tutti gli altri, sebbene questa idea ci risulti un po' strana, ragioniamo un attimo, è la verità.

Se Maria non fosse una redenta come tutti gli altri esseri umani, il Verbo fatto carne avrebbe fatto parte di una umanità ipotetica che non esiste, perché non è stata toccata dallo sfregio del peccato.

Dalla rivelazione biblica si dice di Adamo: da questo momento lavorerai la terra col sudore della tua fronte eccetera eccetera.

Maria andava a prendere l'acqua alla fonte? Sudava?

Avete capito che anche lei fa parte di questa natura umana, che fa fatica nel vivere.

- " Però noi stiamo sulla nave" -

Esatto, sono contento perché questo esempio è stato capito molto bene.

8) La salvezza è offerta a tutti, perché tutti siamo in pericolo di morte

Noi possiamo essere salvati dal peccato in tanti modi, siamo salvati dall'essere degli assassini?

- "No" - Come no? Certo che lo siamo.

Possiamo essere salvati in due modi, o perché Dio ci ferma attraverso qualcuno, oppure perché ci preserva dalla tentazione di assassinare qualcuno.

Siamo in ogni caso salvati.

È un discorso molto ampio, però ci serve a capire, non esiste un essere umano che non sia nella salvezza, che non riceva la salvezza da parte di Dio.

Questo significa che non esiste alcun essere umano che in realtà non sia già ammalato di questa morte, che si chiama il peccato.

Quindi la salvezza è offerta a tutti, perché tutti sono in pericolo di morte.

Se non ci fosse stata la salvezza operata da Gesù Cristo, per la ribellione che gli uomini hanno compiuto e che compiono quotidianamente nel dispiegarsi del tempo, e questa ribellione si chiama il peccato; se non ci fosse questa redenzione operata da Gesù Cristo, noi saremmo tutti perduti.

Come dire il dispiegarsi naturale degli eventi, che ci riguardano sarebbe il Paradiso o la lontananza da Dio che si chiama Inferno.

Perché se non avessimo ricevuto per grazia di Dio il senso di ritornare a Lui, di aderire a Lui, si chiama redenzione, noi naturalmente saremmo portati ad appagare noi stessi, perché dentro di noi c'è questo veleno che si chiama egoismo.

Un veleno che si è inserito nell'umanità allorquando l'umanità si è ribellata a Dio e ha detto " Dio? No no, Io".

Cioè rispetto il volere di Dio, che mi dice non ti ciberai dell'albero della conoscenza del bene e del male?

Ma neanche per idea, rispetto il mio volere, il mio io.

Ecco il veleno si chiama io, egocentrismo, egoismo come volete, è un veleno mortale, se non si trova l'antidoto di questo veleno, una persona è destinata a morire.

Come si chiama la morte spirituale? La morte spirituale, non il veleno spirituale? Inferno.

Gesù dice, non temete colui che può fare male al vostro corpo, ma temete colui che oltre ad avervi ucciso è capace di distruggere la vostra anima.

Nell'Apocalisse si parla della seconda morte, che è lo stagno di fuoco, cioè l'Inferno.

Quindi sono verità rivelate, dobbiamo rifletterci seriamente.

Tutti sono salvati, perché tutti hanno bisogno di essere salvati, se tutti hanno bisogno di essere salvati, vuol dire che tutti sono in pericolo di morte, vuol dire che tutti se non vengono salvati, cioè se non viene offerta loro la mano di Dio che gli dice, da questa parte figli miei, di qui c'è la salvezza, ecco tutti sono destinati a prendere la strada che va in basso, avete capito?

Quando dico destinati, non intendo dire la predestinazione, è totalmente diverso da quella che è la teoria eretica della predestinazione.

Intendo dire il normale sviluppo di un effetto, cioè da una causa si produce un effetto, ad ogni azione corrisponde una reazione, uguale e contraria insomma questo fa parte della fisica , nell'ambito della spiritualità è un'altra cosa.

9) Se tu scegli Dio …, se tu scegli te stesso … causa - effetto

Se tu scegli Dio la reazione, cioè l'effetto che tu avrai, sarà la crescita nella bontà, nella spiritualità eccetera eccetera; se tu scegli te stesso il risultato che avrai, l'egocentrismo, l'isolamento, l'odio, la vendetta, l'ira, la lussuria, eccetera eccetera tutti i vizi capitali.

Quindi come secondo effetto nel primo caso cosa avrai? La comunione con Dio che si chiama?

- " Paradiso" - Come secondo effetto nell'altro caso abbiamo l'Inferno.

Allora se Dio non fosse stato l'Emmanuele, il Dio con noi, se Dio non si fosse fatto carne, il normale sviluppo degli eventi ci avrebbe portati lontani da Dio.

Ma Dio si è fatto carne ha fatto una cosa nuova , dice Isaia.

Proprio nel deserto aprirò una strada, capitolo 55 se non erro, ecco quindi aprirà una strada nel deserto, qualche cosa di nuovo sta accadendo, dove c'è l'aridità io faccio nascere un prato fiorito.

Questa realtà nuova è quello che già c'era prima, ma era arido, Dio lo ha trasformato, e lo ha fatto esser una landa lussureggiante di felicità e di pace.

Allora questa realtà è la salvezza che Dio ha operato.

10) Come si è realizzata la salvezza?

Come si è realizzata questa salvezza di Dio? Si è operata nell'arco di millenni.

L'Incarnazione, meglio , il venire alla luce di Gesù nell'anno zero cioè nella pienezza dei tempi, non è stato un fungo che è nato così all'improvviso, è stato il coronamento di un processo che ha delle origini lontanissime, delle origini che sono ancor prima del peccato originale.

Delle origini che risalgono, per quello che ci riferisce la Rivelazione, dal giardino dell'Eden, quando i nostri progenitori, sono identificati con Adamo ed Eva, sono in continuo colloquio con Dio, quindi sono in comunione con Lui.

Quindi Dio è in comunione con loro.

Qui si instaura già veramente il nucleo della salvezza.

E il senso della salvezza è questa comunione con Dio, la rottura con il peccato, però questa ricostituzione che si chiama salvezza avviene già da subito.

Con i patriarchi Dio continua a rivelarsi.

Quindi è l'uomo che ha spezzato la comunione con Dio, non Dio con l'uomo; tanto è vero che Dio continuerà per tutta la storia della salvezza, a formare la mente e lo spirito dell'uomo, perché sia in grado di accogliere la portata, l'importanza di quell'evento straordinario, che noi chiamiamo l'Incarnazione.

Ma voi capite che l'Incarnazione è il finale di un processo che Dio ha preparato per migliaia di anni.

Tutti i profeti, la rivelazione biblica, l'Egitto, l'esodo, non sono tutti un cammino lentissimo e pazientissimo.

Provate ad immaginare quanta pazienza ha avuto Dio, nel farci fare un passettino microscopico alla volta, perché uno più lungo non saremmo stati in grado di capirlo.

Quindi attenzione c'è questa legge della gradualità, che non è la gradualità della legge.

Dio è Dio, e sin dai tempi più antichi della rivelazione scritta, cioè dal tempo di Mosè, Dio parla ai Leviti e dice siate santi perché io sono santo, quindi Dio non ha mai fatto un mistero di quello che è l'itinerario che vuole far fare a tutti gli uomini.

11) L'itinerario della salvezza

L'itinerario è essere santi.

Certo dobbiamo intenderci su che cosa intendiamo per essere santi.

Essere santi con l'aureola? Non si intende questo, si intende anche questo, ma significa prima di tutto essere separati da tutto ciò che non è bello, buono, santo, unico, vero come Dio.

Ecco questo in linea di principio generale.

Questo ci fa allontanare da tutto ciò che non è uomo; l'egoismo non fa parte della natura umana, fa parte del veleno che l'uomo ha assorbito con il peccato di ribellione.

Come si anestetizza questo veleno? Si anestetizza con una trasfusione di sangue divino.

Questo è il mio corpo, questo è il mio sangue, chi non mangia la mia carne, chi non beve il mio sangue non avrà parte nel regno dei cieli.

Cosa significa assumere la comunione eucaristica?

Significa assumere dentro di noi una conformazione a Cristo tale per cui come dice San Paolo, non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me.

Il Padre della Chiesa Sant'Ireneo, o Ippolito, adesso ho una piccola confusione, dice proprio che l'Eucarestia è l'unico alimento per così dire, che non viene assimilato ma che ci assimila.

Dunque voi capite che l'itinerario della salvezza non è una purità di tipo morale o di tipo legalistico, devo essere giusto secondo la legge.

Si parla di giustificazione nel Nuovo Testamento, che non è essere delle persone giuste, ma è essere resi giusti come Gesù Cristo è l'unico giusto.

Cosa significa l'unico giusto? Cioè l'unico essere umano come dovrebbero essere tutti gli esseri umani.

Che cosa c'è di specifico in Gesù Cristo che lo rende così unico? La sua assoluta, totale, indefettibile comunione con il Padre.

Da questo dipende tutto. Quindi vuol dire che l'itinerario della salvezza che ci è presentato nel mirabile sacramento dell'Eucarestia, è il mistero della comunione con Dio.

12) L'Eucaristia ci giustifica, ci rende figli nel Figlio

Ci viene manifestato in questo mistero eucaristico, dove il pane eucaristico è questa trasfusione di sangue divino dentro di noi, che ci fa essere giusti, ci giustifica, ci rende giusti come Gesù Cristo è giusto.

Ci fa essere figli nel Figlio, ci fa essere una cosa sola con il figlio, ci fa essere non più noi che viviamo ma Lui che vive in noi, cosicché non si può quasi più distinguere che cosa c'è di noi e che cosa c'è di Lui, anche se c'è perfetta distinzione tra noi e Lui.

Lo so che è un mistero, però è l'itinerario che ci è posto dinanzi, è una visione straordinariamente bella, straordinariamente grandiosa, stupefacente, forse ci spaventa un pochino.

Se noi dovessimo semplicemente fissare la nostra attenzione sull'enormità di questo itinerario, dovremmo restare stupefatti e commossi dalla gioia nel constatare che più di noi, tutto questo per noi lo desidera Dio.

E quindi il suo desiderio è talmente forte in noi, che perché noi riuscissimo a realizzare questo suo sogno, ci ha infuso la potenza del suo Spirito.

Quindi lo Spirito Santo, che abita dentro di noi, ci plasma dall'interno e ci fa essere figli di Dio.

Tutti coloro che hanno lo Spirito di Dio - Rm 8 - costoro sono figli di Dio.

Allora lo Spirito di Dio dentro di noi grida " Abba, Padre " ci fa essere nel vero senso della parola i figli di Dio, mi spiego?

13) Desiderio assoluto di Dio, di essere in comunione totale con Lui

E quindi questo desiderio che noi siamo con il Padre una cosa sola, non c'è nessuno più del Padre che lo desideri per noi.

Per quanto noi lo posiamo desiderare in una maniera spropositata, non riusciremo mai a desiderare la comunione con il Padre, quanto il Padre desidera che noi stiamo in comunione con Lui.

È impossibile. Il desiderio, tra virgolette, di Dio è assoluto, eterno e infinito, e quindi è di gran lunga anche solo quantitativamente maggiore della nostra capacità di desiderarlo.

Mi sono spiegato?

Ma questo desiderio in noi è amplificato, moltiplicato perché il Padre, perché noi desiderassimo avere una comunione totale con Lui, ci ha infuso lo Spirito Santo che dentro di noi grida Abba Padre, che continuamente chiama Dio come Padre, cioè lo cerca come colui che lo ama, che lo protegge, che lo guida, colui che è tutto per te.

Allora questo è un po' a grandi linee lo straordinario itinerario della salvezza, che si è dispiegato nella storia della salvezza, i cui eventi narrati nella scrittura sono un itinerario pedagogico tutto sommato, di insegnamento esperienziale di quanto Dio si occupi del suo popolo.

Però noi sappiamo che nella scrittura ogni volta che troviamo l'espressione popolo di Dio, noi possiamo sostituire il nostro proprio nome di battesimo, cioè Dio si occupa di me personalmente, nello stesso modo e anche con maggiore puntualità e interesse di quanto noi possiamo intuire essere scritto nella scrittura.

Mi sono spiegato fino a qui?

14) Sentirci salvati a tutti i livelli della persona umana

Problema , come facciamo a comunicare la salvezza operata in Gesù agli altri?

Primo punto dobbiamo essere noi consapevoli di questa salvezza.

Essere consapevoli di questa salvezza significa in primo luogo avere fatto l'esperienza della salvezza, avere fatto l'esperienza dello stupore di essere salvati.

Primo aspetto, sentirci dei salvati.

Sentirci salvati a tutti i livelli della persona umana, spirito mente e corpo, nessuno si sente salvato, se prima non si rende conto di essere stato salvato.